Un progetto esecutivo pronto a partire, la gara pronta per giugno, nessuna preoccupazione per i tanti ricorsi presentati dalle associazioni. L’iter per il nuovo ospedale Galliera di Genova parte dalla più stretta attualità, con il presidente Marco Bucci fermo e determinato nel dettare i tempi e nel non spostarsi di un centimetro di fronte ai molti ‘no’ arrivati in questi mesi sotto forma di ricorsi: “Ne abbiamo vinti sei, se ce ne sono altri li vinceremo. La città non si ferma”.
La pubblicazione della gara sarà un passaggio cruciale verso la realizzazione dell’opera dopo anni di discussioni e rallentamenti. Il progetto prevede una struttura moderna di 70 mila metri quadrati con 404 posti letto, 14 sale operatorie e un parco tecnologico avanzato. Il nuovo complesso sanitario sorgerà nella stessa area dell'attuale ospedale, a Carignano, con l'obiettivo di potenziare l'offerta sanitaria e migliorare l'accessibilità ai servizi per i cittadini. Ma, ovviamente, non mancano le complessità, le opposizioni, i ‘no’ e le curve sulla strada che porteranno al taglio del nastro del nuovo ospedale.
La storia
L’ospedale Galliera affonda le sue radici nel XIX secolo, quando la duchessa di Galliera, Maria Brignole Sale De Ferrari, decise di finanziare la costruzione di un ospedale moderno per i cittadini di Genova. Inaugurato il 4 marzo del 1888, divenne un punto di riferimento per la sanità ligure, distinguendosi per l’attenzione ai più bisognosi e per la qualità dell’assistenza medica offerta.
Nel corso dei decenni, il Galliera ha attraversato profonde trasformazioni, aggiornandosi per rispondere alle nuove esigenze sanitarie. Tuttavia, con il passare del tempo, la struttura storica ha mostrato segni di inadeguatezza rispetto agli standard moderni, spingendo le istituzioni a pianificare la realizzazione di un nuovo ospedale, più efficiente e all’avanguardia. Come prevedibile, la decisione di ristrutturare completamente il complesso ospedaliero, piuttosto che effettuare interventi mirati di ammodernamento, ha generato un profondo dibattito che ancora oggi anima la politica cittadina e il mondo dell’associazionismo locale.
I costi
Il progetto per il nuovo Galliera ha un budget di circa 190 milioni di euro, finanziati in gran parte dall’INAIL (155 milioni) e da altri fondi pubblici. Cifra imponente, specie nel momento in cui i conti della sanità pubblica (e, in particolare, ligure) sono sempre sotto la lente d’ingrandimento.
A pesare sui costi non ci sono solo le infrastrutture, ma anche la gestione dell'ospedale una volta completato. La domanda che molti si pongono è se questa sia la scelta più efficace in termini di investimento pubblico, considerando che altre strutture sanitarie della regione necessitano di ammodernamenti e risorse.
Inoltre, i costi iniziali potrebbero lievitare nel tempo, come spesso accade nei grandi progetti pubblici. Il rischio di una lunga attesa prima che l'ospedale sia operativo preoccupa non solo gli amministratori ma anche i cittadini, che vedono in questa operazione un potenziale cantiere infinito. E qui in ballo c’è la salute.
Il dibattito politico
Come ogni grande opera pubblica, il Nuovo Galliera non poteva non diventare terreno di scontro. La divisione è la più ovvia: da una parte le amministrazioni regionale e comunale che fanno squadra con i vertici del Galliera nel difendere strenuamente il progetto, dall’altro le opposizioni, le associazioni e i comitati che puntano il dito.
La barricate sono ben definite, non c’è margine di manovra e i ricorsi al Tar si moltiplicano. Bucci ha fatto chiaro riferimento ai sei già vinti e si è dimostrato sicuro per lo stesso esito futuro per eventuali nuove contestazioni. Dall’altra parte chi si oppone al progetto ritenendolo una “macroscopica speculazione edilizia”.
Il ‘no’ delle associazioni e i ricorsi
Tra gli attori più critici nei confronti del nuovo Galliera, spiccano le associazioni ambientaliste e i comitati di quartiere. Il nuovo ospedale, sostengono, impatterà pesantemente sulla viabilità di Carignano, già congestionato. La costruzione della struttura potrebbe inoltre compromettere il valore storico dell'area e ridurre ulteriormente gli spazi verdi a disposizione dei cittadini.
L'associazione ‘Italia Nostra’, in particolare, ha presentato un nuovo ricorso straordinario contro il Comune di Genova e l'ospedale Galliera, esprimendo preoccupazioni riguardo all'impatto ambientale e urbanistico dell'opera. In risposta, i vertici dell'ospedale e i rappresentanti politici di Regione e Comune hanno difeso il progetto, sottolineando la necessità di dotare la città di una struttura sanitaria moderna e adeguata alle esigenze attuali.
Anche sul fronte sanitario, alcune associazioni mettono in discussione la necessità di un nuovo ospedale di queste dimensioni, puntando invece l’attenzione sulle criticità della sanità pubblica ligure tra carenza di personale medico e infermieristico. La classica cattedrale nel deserto, quindi, che rischia di non operare a pieno regime per l’assenza di personale.
I tempi
Come ogni maxi progetto che si rispetti, anche quello per il nuovo Galliera ha visto mettersi in moto la roulette dei tempi.
L’ultima novità, come detto, riguarda la gara: secondo il presidente Bucci, sarà pronta a giugno. Anche se, va detto, inizialmente si era previsto l’avvio dei lavori entro la prima metà del 2025, con l’obiettivo di finire l’intervento e consegnare alla città il nuovo ospedale entro la fine del 2028. Ora tutto inevitabilmente slitta di qualche mese e l’anno segnato in rosso sul calendario è il 2029.