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Attualità | 03 febbraio 2025, 08:00

Botteghe storiche e locali di tradizione - Garrone, la polleria sestrese che porta avanti una tradizione fatta di qualità e semplicità

Attività aperta dal 1928 da Nicola Garrone, partito da Bandita di Cassinelle per arrivare a Sestri Ponente, oggi è guidata dalla nipote Laura: "Ricordo che mio papà portava in bici le uova nei vari negozi da Cornigliano a Voltri. Io ho ereditato i valori di mio nonno, che ha sempre fatto della genuinità e conoscenza del prodotto il suo mestiere. Il futuro? Fa paura, ma il mio obiettivo è arrivare a festeggiare i cent'anni: lo devo in primis a loro"

Continua con questo lunedì, e andrà avanti per tutti i lunedì successivi, un servizio seriale de ‘La Voce di Genova’ dedicato alle Botteghe Storiche e ai Locali di Tradizione della nostra città. Siamo partiti con il punto di vista dell’assessora comunale al Commercio, Paola Bordilli, e del segretario generale della Camera di Commercio di Genova, Maurizio Caviglia.Vogliamo raccontare, di volta in volta, quelle che sono le perle del nostro tessuto commerciale, e che ci fanno davvero sentire orgogliosi di appartenere a questa città. Buon viaggio insieme a noi! 

Una storia che va avanti da ben novantasette anni, precisamente dal 1928, quella della Polleria Garrone, attività storica di Sestri Ponente, in Piazza Dei Micone, dove ancora oggi il tempo sembra essersi fermato quando il nonno Nicola, partito da Bandita di Cassinelle, arrivò nella delegazione ponentina aprendo inizialmente un chioschetto in Piazza Tazzoli in cui produceva polenta con stoccaffiso e coniglio. 

Oggi, da ben trent'anni, dietro al banco, dove l'occhio non può non notare il marmo originale, si trovano la nipote Laura Garrone e i suoi collaboratori, mentre dietro le quinte c'è la sorella di Laura, che si occupa della parte commerciale del negozio. 

"Noi siamo originari di Bandita di Cassinelle e l’attività  è stato avviato da mio nonno, Nicola - racconta la titolare Laura Garrone -. Lui è partito da lì e ha iniziato neanche come polleria ma aprendo un chioschetto in Piazza Tazzoli dove produceva polenta con stoccafisso e coniglio. Poi ha conosciuto mio nonna Rosa, detta 'Rosetta', e hanno aperto in Piazza Dei Miconi la polleria. Dopo qualche anno, mio nonno è mancato giovane e all’età di tredici anni è subentrato mio papà, che inizialmente andava a vendere uova con un cesto da Cornigliano fino a Voltri in bici facendo negozio per negozio, ma anche la gente che comprava le uova per strada". 

Racconti di altri tempi quelli di Laura, che ricorda quando "in negozio c’era la gabbia con i polli vivi e il cliente veniva, sceglieva l’animale, e loro glielo preparavano per poi venderlo". "Li tenevamo vivi in negozio quando c’era ancora il nonno - afferma -. Poi, mio papa ha sposato mia madre nel 1963 ed è subentrata anche lei. Nel 1971 mio papà ha rilevato il negozio affianco e poi è subentrato il nipote di mio papà, dove facevano gastronomia e tantissime altre cose. Infine, sono subentrata io trent’anni fa e oggi cerco di portare avanti il meglio assieme a mia sorella, che si occupa della parte burocratica, e a suo marito, Marco Lorenzini, che è il mio braccio destro".

Il lavoro prima "era molto più pesante di oggi", precisa Laura, ricordando come il padre "specchiava le uova, una ad una, per controllarne la freschezza". "Si alzava al mattino molto presto e usciva dal negozio a mezzanotte - ricorda -. Per le uova, avevano una lampadina e ogni giorno le controllava tutte quante. Oggi, il lavoro è cambiato in peggio perché certamente l'arrivo costante di diversi supermercati ci ha un po' tagliato le gambe, anche quando ancor prima hanno tolto il mercato in Piazza Dei Miconi. La nostra fortuna, mi sento di dire, è che ci manda avanti il nome e gli insegnamenti sia di mio padre che di mio nonno". 

Avere una polleria oggi, in un'epoca in cui tutto è più veloce, anche il cucinare e il mangiare, non è semplice e Laura ha dovuto adattarsi ai tempi, ricalibrando in parte anche quella che è l'offerta alimentare del negozio: "Fino a qualche anno fa - racconta -, andava tantissimo il pollo ruspante che oggi, invece, per la grande maggioranza lo preparano i nonni, perché le persone più giovani tendenzialmente vogliono cibi più veloci. Noi, infatti, abbiamo inserito piatti veloci da cucinare, un prodotto non cotto ma già pronto da mettere in padella così come lo acquisti".

Un mondo in cui c'è sempre più attenzione anche riguardo la cura e il rispetto dell'animale: "Per noi è assolutamente un valore importante fin dai tempi in cui c'era mio nonno - prosegue Garrone -. Noi come polleria proponiamo principalmente carne bianca. Abbiamo cercato sempre un prodotto allevato rigorosamente all'aperto, senza l'uso di antibiotici o trattamenti particolari. Quello che vendiamo è un prodotto assolutamente sano e noi ne conosciamo tutti i dettagli, dall'inizio alla fine". 

"Il futuro fa paura, assolutamente - afferma la titolare -. Io voglio portare avanti l'attività certamente al raggiungimento dei cent'anni dalla fondazione perché glielo devo in primis a mio padre a mio nonno. Ho due figlie ma sono stata io a dire a loro di non subentrare, perché so che, se no, ci rimarrei anche io e non me ne andrei più". 

Federico Antonopulo

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