Ha lasciato dietro di sé uno strascico di entusiasmo in tutto l'ambiente rossoblù la vittoria bagnata del Genoa lunedì sera contro il Monza, che ha proiettato la ciurma di mister Vieira più vicina al decimo posto che non a quelle posizioni di classifica dove il Grifone veleggiava all'arrivo del tecnico franco senegalese.
E' però quello del pompiere, nel senso più figurativo possibile del termine, il ruolo assunto dal coach genoano all'antivigilia della prossima sfida, complicatissima di Firenze, a spegnere le fiamme degli eccessivi entusiasmi. Dall'altra parte della barricata (sportiva) anche i viola sembrano essere tornati quelli di qualche settimana fa dopo il successo sulla Lazio e, nonostante l'assenza di Adli e la squalifica di Palladino che non sarà presente in panchina a guidare in prima persona i suoi, quello della Fiorentina resta un avversario “difficile, forte con tante qualità individuali” e per questo sarà fondamentale lato genovese “continuare a essere forti come collettivo, senza abbassare la concentrazione, con lo spirito giusto”.
“Ci sono ancora tanti punti che dobbiamo fare per raggiungere il nostro obiettivo, rimanere in Serie A. In queste dieci partite abbiamo fatto uno sprint per uscire da un momento complicato ma c’è ancora tantissimo da fare. Non possiamo mollare, dobbiamo continuare a essere esigenti con noi stessi” ha precisato il mister in una conferenza stampa dove si è parlato molto di singoli e mercato (“dobbiamo aspettare e vedere, c'è sempre la possibilità che qualcuno arrivi o vada via”), scandendo e approfondendo diverse situazioni, a partire dalle belle notizie sugli infortunati.
Un nome su tutti quello di Ruslan Malinovskyi, che in settimana tornato “ha fatto un passo avanti importante, ha fatto alcuni allenamenti con la squadra e ha iniziato a giocare le partitelle”, ma anche dei completi recuperi di Badelj e Zanoli, col primo che ora potrà recuperare con cautela visto anche l'arrivo di Cornet a “liberare” verso il ritorno in mediana di Miretti, e pure quello di Onana che però non sarà convocato per ragioni burocratiche e di tempistiche legate al tesseramento dalla federazione turca.
“Onana lo conosco perché ha giocato in Francia - ha spiegato il tecnico - è un giocatore di qualità tecnica e forte dal punto di vista fisico; ha esperienza e nei prossimi mesi ci aiuterà ad avere equilibrio. Cornet? Ha fatto tutta la settimana con la squadra, decideremo poi se potrà partire o meno dall'inizio. Importante è che si senta bene e capisca ruolo e responsabilità. Negli ultimi mesi non ha giocato tantissimo, ci vorrà tempo perché sia al cento percento. Col Monza è entrato bene, è anche più facile subentrare quando la squadra gioca così”.
Non ci sarà invece Bani in difesa a contrastare il tanto atteso ex Albert Gudmundsson, per il quale in queste ultime settimane sono emerse voci molto scettiche sulla sua futura permanenza a Firenze in ottica del riscatto che la società gigliata dovrebbe esercitare a fine stagione: “E' un ottimo giocatore, lo conosciamo bene, ma la loro forza è la squadra e noi dobbiamo pensare prima a noi, a come vogliamo giocare, con la concentrazione giusta”.