Torna a rinascere il verde pubblico davanti alla stazione di Brignole grazie alla fine dell’intervento di reimpianto di Aster.
L’estate scorsa, dopo l’abbattimento di sedici pini, si era scatenato un acceso dibattito che aveva portato a diverse manifestazioni a difesa degli alberi.
La scelta del taglio era stata decisa dagli esperti che, dopo un’attenta indagine sullo stato di salute dei pini, aveva verificato il rischio crollo scegliendo quindi la rimozione anche per garantire la sicurezza dei cittadini.
Dopo mesi di critiche e accese polemiche, in questi giorni la vicenda si è conclusa con la ripiantumazione dell’area completata da Aster, l’azienda incaricata della manutenzione del verde pubblico.
Nell’area sono stati introdotti tredici Pinus piena e Pinus Halepensis lungo viale Thaon di Revel mentre un ulteriore pino è stato collocato in viale Cardona, alle spalle dell’edicola, per compensare l’abbattimento effettuato ad agosto.
I tecnici di Aster hanno anche provveduto alla sostituzione di un leccio e un platano, danneggiati rispettivamente dalla siccità e da atti vandalici negli anni precedenti.
Secondo Francesca Aleo, CEO di Aster, l’intervento è stato pensato non solo per ripristinare la situazione preesistente, ma per migliorare l’equilibrio paesaggistico e prevenire futuri rischi. Aleo ha spiegato che è stato adottato un criterio innovativo creando un nuovo viale alternativo, arretrato rispetto all’originale, per evitare danni agli alberi e alla pavimentazione visto che rimettere i pini nello stesso punto sarebbe stato pericolo.
Un altro aspetto importante riguarda la scelta degli alberi. Aleo ha spiegato che i pini selezionati per la reintroduzione sono già di una certa altezza per rispondere alle aspettative dei cittadini ma ricorda che le piante più giovani hanno maggiore capacità di adattarsi e crescere rapidamente.
Secondo gli esperti, gli alberi necessiteranno di un anno per adattarsi completamente al nuovo terreno e di almeno cinque anni per sviluppare una chioma piena e rigogliosa.
L’intervento non si è limitato al reimpianto. Aster ha integrato il progetto con un piano di monitoraggio continuo per garantire che gli alberi crescano in salute, prevenendo potenziali problemi futuri.
La decisione di abbattere i pini la scorsa estate aveva scatenato una serie di polemiche. Diverse associazioni ambientaliste e cittadini avevano accusato il Comune di agire senza una visione a lungo termine per la tutela del verde pubblico. Alcuni avevano anche ipotizzato che dietro l’abbattimento ci fossero interessi legati a futuri riassetti urbanistici nella zona.
"Il verde va curato preventivamente, non si può arrivare sempre in emergenza" aveva dichiarato la consigliera comunale Cristina Lodi durante la fase più calda del dibattito.
L’amministrazione, tuttavia, aveva difeso l’intervento, sottolineando che la rimozione degli alberi pericolanti era stata necessaria per evitare potenziali tragedie. Francesca Aleo ha ribadito che le condizioni degli alberi erano "definitivamente compromesse" e che il rischio per una zona ad alta frequentazione, come quella di Brignole, non era sostenibile.
L’intervento di Brignole indica la presenza di un progetto per la manutenzione del verde, come ricorda la stessa Aleo portando l’esempio concreto e spiegando che così un evento critico si può trasformare in un’opportunità di miglioramento.
L’obiettivo ora è garantire che i nuovi alberi possano crescere sani, restituendo ai giardini di Brignole la loro funzione di polmone verde e luogo di bellezza nel cuore della città.