La Liguria si conferma tra le regioni italiane più attive nel campo della formazione professionale e tecnica. Per l’anno scolastico 2025/2026, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha autorizzato ventuno filiere formative tecnologico-professionali (FFTP) 4+2, coinvolgendo scuole, enti di formazione e istituti tecnici superiori (ITS) in tutta la regione.
Il modello 4+2, introdotto per la prima volta nel 2024, prevede un percorso strutturato che mira a colmare il divario tra scuola e mondo del lavoro. Gli studenti intraprendono un percorso scolastico di quattro anni, seguito da due anni di specializzazione presso un ITS. L’obiettivo è sviluppare competenze avanzate e altamente richieste nei settori tecnico-scientifici, rispondendo ai fabbisogni specifici delle imprese.
Le filiere coprono ambiti strategici come meccanica, energia, edilizia, agroalimentare, turismo e logistica, favorendo una preparazione mirata che valorizza il territorio ligure e le sue eccellenze. Gli studenti avranno accesso a percorsi come tecnico elettrico, tecnico agricolo, tecnico grafico, tecnico per l’automazione industriale e molti altri, adattati alle richieste del mercato del lavoro.
Tra gli istituti coinvolti si segnalano realtà di eccellenza come l’IPSIA A. Odero di Genova, specializzato in manutenzione e assistenza tecnica, e il Ruffini di Imperia, che offre percorsi dedicati all’agroalimentare e alla meccatronica. Altri istituti, come l’Istituto Bergese e il Gaslini/Meucci, propongono specializzazioni nel turismo e nei settori sanitario e tecnologico.
Il sistema 4+2 è pensato per offrire una formazione completa e professionalizzante, con un focus sull’occupabilità. Gli studenti che completano il percorso saranno in grado di inserirsi rapidamente nel mondo del lavoro o di proseguire con ulteriori specializzazioni.
L’approvazione dei nuovi percorsi arriva in un momento in cui le iscrizioni scolastiche sono in corso e si concluderanno il prossimo 10 febbraio. La forte adesione agli indirizzi tecnologici e professionali dimostra come i giovani e le famiglie stiano riconoscendo l’importanza di un’istruzione orientata al futuro e alle richieste del mercato del lavoro.