Attualità - 22 gennaio 2025, 18:50

Ribaltamento a mare di Fincantieri, oggi l’assemblea pubblica al teatro Verdi. I sestresi: "Tremiamo ma non molliamo"

Un incontro infuocato, ma l’azienda non si presenta. Il vicesindaco Piciocchi: “Dobbiamo trasformare questa situazione in un’opportunità di evoluzione per un'industria compatibile con il territorio”

"Tremiamo ma non molliamo", "Piciocchi vieni a tremare con noi", "Sestri è più bella senza tremarella" sono solo alcuni degli striscioni che sono comparsi fuori e dentro la sala del Teatro Verdi di Sestri Ponente in occasione dell'assemblea pubblica organizzata dall'amministrazione civica, iniziata poco dopo le 18. Un confronto richiesto a gran voce dai sestresi per trovare finalmente soluzioni alle difficoltà legate ai lavori di ribaltamento a mare di Fincantieri, alle continue vibrazioni che interessano le proprie abitazioni, e anche alla sicurezza della zona. 

Presente il sindaco facente funzioni Pietro Piciocchi, insieme alla presidente del Municipio Medio Ponente Cristina Pozzi, all'assessore alle Politiche Sociali Enrico Costa, al consigliere delegato al ribaltamento a mare di Fincantieri Lorenzo Pellerano e all'assessore alla Sicurezza Sergio Gambino. Assenti, invece, i referenti di Fincantieri e della ditta appaltatrice Rina. Presente anche, contrariamente a quanto previsto inizialmente, l'ingegner Vaccari di Autorità di Sistema Portuale Ligure

"Con questa iniziativa, alla quale ne seguiranno altre dello stesso tipo, intendo concretamente manifestare la ferma volontà del Comune di affiancare la cittadinanza in questo delicato momento di trasformazione, rimarcando l'importanza vitale che Sestri Ponente riveste per tutta la nostra Città" aveva dichiarato Piciocchi, sollecitato da tempo dai residenti esasperati e dall'opposizione. 

"Le prima segnalazioni relative alle vibrazioni mi sono pervenute a ottobre 2023 e allora la giunta comunale e municipale si è sempre dimostrata sorda e cieca davanti alle preoccupazioni dei cittadini - aveva sostenuto duramente la consigliera della Lista Rossoverde Sara Tassara, in prima linea accanto ai cittadini fin dall'inizio dei disagi. Disagi che sono "solo la punta dell'iceberg di un disagio sociale che alimenta l'insicurezza nel quartiere" secondo Roberto Traverso, Segretario Generale Provinciale SIAP Genova e residente a Sestri Ponente, che ha scelto di non prendere parte all'incontro odierno: "Il tema della sicurezza urbana, che considero centrale e imprescindibile per affrontare il disagio sociale e il degrado urbano che affliggono il territorio genovese e, in particolare, Sestri Ponente, non può essere affrontato seriamente in incontri di questo tipo - ha dichiarato -. Per questo motivo, insisto sulla necessità di coinvolgere il Prefetto in un percorso istituzionale più adeguato e concreto, che porti finalmente alla sottoscrizione dei Patti sulla Sicurezza per la città di Genova”.

"Qui non si tratta più di vibrazioni, ma di veri e propri micro terremoti - aveva raccontato alla Voce di Genova Esther subito dopo le vacanze natalizie-. Ho dei video dove si possono vedere il letto e il tavolo che ballano, si alzano da terra: mi sembra di essere come nel film 'L'esorcista'".

La richiesta dei cittadini è chiara: risposte e sicurezza. I toni, però, si sono subito fatti accesi, con urla e fischi di contestazione durante i primi interventi. Alcuni presenti hanno urlato "Basta, non ci frega niente di quello che dice" mentre aveva la parola Autorità Portuale.

Siamo stati presi in contropiede, nel senso che non eravamo stati informati che i lavori potessero avere un impatto così rilevante e invasivo, intendo le vibrazioni - ammette il vicesindaco Piciocchi durante il suo intervento -. Non appena questa situazione è emersa, ci siamo immediatamente attivati con la struttura commissariale e l’Autorità Portuale”. 

Abbiamo avuto un incontro con Fincantieri la scorsa settimana, durante il quale abbiamo ribadito l’invito a questa assemblea che, tuttavia, ha deciso di declinare. Ovviamente, non siamo d'accordo con questa posizione, lo abbiamo comunicato e messo per iscritto. Io stesso ho chiesto un appuntamento con il presidente di Fincantieri a Roma, perché ritengo che Fincantieri, pur assumendo iniziative – ad esempio, sulla provenienza della manodopera, un tema che poniamo da tempo – non sia del tutto ferma su questo argomento. Alcune iniziative sono state prese, come lo sportello di integrazione culturale, ma per noi non è ancora sufficiente. Continueremo a chiedere un’interlocuzione diretta tra Fincantieri e la cittadinanza, in forme che vedremo. Fincantieri ci ha dato la disponibilità di aprire un tavolo permanente di confronto con il Comune e il Municipio su tutte le problematiche. Vi dico queste cose con sincerità e trasparenza, non ci sono segreti. Stiamo cercando di far sì che Fincantieri si apra al futuro e alle compensazioni che devono essere fatte sul territorio”.

C’è un tema complessivo di vivibilità del quartiere - continua il vicesindaco -. Da amministratore, è mio dovere fare una sintesi: voi vivete un disagio pesante, ma dobbiamo anche riconoscere che Fincantieri è una presenza industriale fondamentale per la nostra città, una vera eccellenza nazionale. Dobbiamo trasformare questa situazione, con tutti i suoi problemi, in un’opportunità di evoluzione per un'industria compatibile con il territorio. Questo è il senso del masterplan e del progetto di partecipazione che vogliamo avviare. Vorrei aggiungere una cosa: si è parlato di indennizzi e risarcimenti. Vorrei essere chiaro: un conto sono gli indennizzi, che oggi non sono previsti nel quadro economico, ma che, come ricordava Truzzi (Assoutenti, N.D.R.), in occasione di grandi opere che interferiscono con la vita quotidiana, siamo riusciti a negoziare con il governo. Finora, questo tema non è stato posto, ma lo porteremo all'attenzione, anche perché le immagini che abbiamo visto parlano da sole. Un altro conto sono i risarcimenti per i danni subiti dalle abitazioni: sono due concetti diverse. Sui risarcimenti, chiaramente l'amministrazione può intervenire secondo i percorsi previsti dalla legge. Si è parlato del PRIS, ma non voglio annoiarvi. Il risarcimento parte dal cittadino che ritiene di aver subito un danno causato dai lavori e si attiva per ottenerlo. A oggi, però, devo fornirvi un dato: quante richieste di danni sono arrivate? La risposta è zero. Se ci sono danni, invito i cittadini a segnalarli, anche attraverso il sito dell'autorità portuale, in modo da avere evidenza della situazione, monitorarla e agire di conseguenza. Abbiamo bisogno di richieste circostanziate per poter intervenire. L'invito che faccio a tutti voi è di scrivere al Comune o all'autorità portuale se ritenete di aver subito danni, così possiamo attivarci e offrire le tutele del caso”.

Per Filippo Bruzzone, capogruppo RossoVerde, la cittadinanza questa sera ha espresso "in modo chiaro la volontà di avere più sicurezza e controlli nel quartiere". "Il video che è stato proiettato - afferma -, credo sia la miglior risposta non solo nei confronti di Autorità Portuale che ovviamente è quella che sta eseguendo i lavori e ha una dose di responsabilità, ma anche nei confronti del comune che si sveglia un pò tardi per fare le assemblee e tra qualche mese si andrà a votare".

Un modo di fare amministrazione, secondo Bruzzone, che "per anni non ha ascoltati i cittadini" e che "improvvisamente, per prendere qualche voto, fa delle assemblee. Io credo che l’approccio del Comune non cambierà: sarà sempre un Comune che si accorge di fare assemblee quando c’è ricorrenza elettorale, se no continua a fare l’interesse di pochi a discapito di molti. Personalmente sono contentissimo come consigliere di aver aiutato durante i banchetti per le firme". 

"Questa sera ci aspettavamo qualche risposta in più - afferma la consigliera RossoVerde Sara Tassara -. Sono venuti di nuovo ad illustrare il Masterplan e hanno ricevuto fischi perché le persone hanno bisogno di risposte sui problemi reali, quali i danni causati da Fincantieri e la sicurezza. Siamo riusciti a proiettare due video su questi temi che credo siano stati ben accolti e credo siano riusciti a  colpire parecchio sia Piciocchi che Gambino. La soluzione, lo sappiamo, non è dietro l’angolo". 

Sono due gli aspetti fondamentali enunciati, uno concretizzato, durante la serata e che tiene a sottolineare la consigliera: "In primis la consegna delle raccolte firme che speriamo possa segnare un primo passo importante in questa situazione - dichiara -. Secondariamente, ci aspettiamo un'intervento rispetto all'integrazione per quanto concerne Fincantieri e il tema scolastico". 

Il riassunto dell'assemblea? "Poche risposte e poche proposte" afferma la consigliera, secondo la quale il Comune "non sapeva che pesci prendere". "Piciocchi quando è arrivato - prosegue -, ha commentato uno dei nostri cartelli dicendo che lui è presente e viene due-tre volte a settimana ma da questi mesi a questa parte, quando nel concreto i problemi di Fincantieri sono ben radicati nel tempo. Io li affrontavo già con la giunta Bianchi, quindi parliamo di sette anni fa. Sono sempre uguali i problemi ma in più ora ci sono i lavori di ribaltamento". 

Per quanto concerne, invece, la presenza della Presidente di Municipio Cristina Pozzi, la consigliera parla più di "assenza": "Ultimamente in tutte le interviste su temi importanti, si aprono sempre con la frase 'la Presidente non ne sapeva nulla' - precisa -. Stasera, invece, noi come minoranza siamo stati compatti e presenti, riempiendo il vuoto della sala". 

Non solo è stato affrontato il tema vibrazioni, come abbiamo scritto, ma anche quello della sicurezza. Durante la serata i residenti hanno chiesto di proiettare dei video dove si vedevano scene di aggressioni violente e risse lungo le strade, ma anche episodi di spaccio. In questo contesto, interviene l'assessore alla Sicurezza Sergio Gambino: "Partiamo dal presupposto che le segnalazioni dei cittadini sono sempre legittime e noi dobbiamo fare autocritica se ci sono situazioni che creano percezioni di insicurezza da parte dei cittadini", afferma. 

"Noi siamo intervenuti perché realmente circa due anni fa c’era un reale problema di insicurezza nel quartiere legato all’abuso di consumo di alcool, di persone che alla fin fine sono operai di Fincantieri che quando escono dal cantieri, hanno l’abitudine di stazionare lungo la via e consumare molto alcool - chiarisce l'assessore-. In parecchi episodi, ci sono stati situazioni di degenerazione come i video dei cittadini che hanno mostrato. Questa situazione, con l’ordinanza anti-alcool, si è mitigata e infatti le immagini mostrate più recenti fanno vedere operai durante la pausa pranzo che bevono e quindi più che questioni di insicurezza è un discorso di degrado urbano. Nell’ultimo anno non abbiamo avuto grosse denunce come si evince dai numeri del 112 legati a risse o fatti di molestie o aggressione. Questi denunce su Sestri sono basse, perché parliamo non di delinquenti ma di operai che bevono". 

Nelle prossime settimane, però, come chiarisce l'assessore, verrà modificata l'ordinanza anti-alcool: "Gli operari, avendo la possibilità di acquistare birra, a temperatura fredda e a basso costo, stanno davanti al locale e poi lasciano tutto per terra creando degrado e percezione di insicurezza - precisa Gambino -. La modifica sarà nelle prossime settimane perché ora non avrebbe molto senso perché fa freddo ma nel concreto vieteremo la vendita, non la somministrazione, quindi tu bar puoi vendere ma gli operatori che non hanno licenza di somministrazione, quali supermercati e minimarket, non potranno più vendere alcool a temperatura refrigerata. Sarà dedicata a tutti quartieri dove c’è l’ordinanza anti-alcool. Quindi, parliamo di una limitazione del consumo di alcool e della limitazione alla vendita". 

"I disagi recati ai cittadini sono dovuti all'esecuzione in corso della fase uno e due - afferma Lorenzo Pellerano, consigliere delegato al ribaltamento a mare di Fincantieri -. Noi dobbiamo avere uno sguardo sia rivolto agli interlocutori coinvolti nel progetto, quindi l'attualità, ma anche rivolgere uno sguardo alla fase tre dei lavori e quindi come sarà il cantiere di Sestri Ponente nel futuro e di quanto la città stessa potrà beneficiarne. La nuova stazione che verrà realizzata sarà verso Multedo e, inoltre, ci sarà la possibilità di allargare via Puccini. Quello che noi dobbiamo fare certamente è ascoltare i bisogno del quartiere e addentrarsi in una fase tre fatta di contenuti".
 

Federico Antonopulo e Chiara Orsetti