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La musica che ci gira intorno | 18 gennaio 2025, 08:00

La musica che ci gira intorno - L’Officina Musicale: nell’ex polleria della Maddalena batte il cuore della musica

Dal 2021 in via delle Vigne e in via della Maddalena da pochi giorni, Angela Basile e Irene Mancini impartiscono lezioni di vari strumenti in due piccoli spazi che affacciano sulla strada. “Siamo socie di musica, vogliamo trasmettere la passione ai nostri allievi”

‘La musica che ci gira intorno’ è il format de ‘La Voce di Genova’ dedicato alla scoperta e alla valorizzazione della scena musicale ligure, con un focus su artisti locali, eventi, nuovi talenti e le tradizioni sonore della nostra regione. Ogni settimana la musica sarà protagonista, in ogni sua forma e da ogni punto di vista. Qui troverai interviste agli artisti, le nuove uscite discografiche, gli appuntamenti per vedere concerti ed esibizioni live e spazio a chi, con la musica, ci lavora: dai produttori ai fonici, dai musicisti ai gestori di locali, teatri e spazi dove è possibile far sentire la propria voce. 

Due piccoli locali nel centro storico di Genova, uno in via delle Vigne e l’altro in via della Maddalena; due musiciste, Angela Basile e Irene Mancini, entrambe appassionate dei caruggi e del loro fascino folle: questi sono gli ingredienti che hanno dato vita all’Officina Musicale, uno spazio dedicato alla musica dove apprendere, conoscere, condividere.  

Il progetto è nato nel 2021, durante il periodo della pandemia: “Nella mia vita c’è sempre stata la musica, fin da quando sono nata - racconta Angela Basile -. Ho deciso di diventare insegnante dopo aver avuto un’esperienza, alle scuole medie, con un’allieva che era sorda… Un’esperienza che mi ha interessato e colpito nonostante fossi molto giovane, ho dovuto in qualche modo inventare un metodo ed ero molto contenta. Sono arrivata a Genova per amore, dopo aver vissuto ad Alba per venticinque anni. Ho conosciuto il centro storico e me ne sono innamorata, lo considero un luogo abbastanza folle per me: ho deciso quindi di prendere uno spazio qui in via delle Vigne, che prima era di un pittore, insieme al mio compagno, per poter impartire lezioni di pianoforte”. Una decisione non semplice, soprattutto in un momento storico così complesso come quello del Covid: “Inizialmente ho avuto paura - racconta ancora Basile - nonostante avessi molte richieste, avevo timore di lanciarmi in questa avventura. Per fortuna ho incontrato Irene, abbiamo iniziato a lavorare insieme e oggi abbiamo una cinquantina di allievi in totale”.

Insegno a suonare la chitarra, ma in realtà mi piacciono tutti gli strumenti - racconta Irene Mancini -. Ho iniziato suonando musica brasiliana e faccio parte di un gruppo che suona principalmente Choro. Ho incontrato Angela grazie ad alcuni amici in comune, e mi ha chiesto se volessi prendere parte a questo progetto: ero già insegnante di chitarra e per me è stato fantastico. Stare in questi locali sulla strada, poter vedere le persone e avere un posto dove poter fare lezioni mi piace molto. Avere intorno anche altri strumenti oltre alla chitarra è proprio bello, e stando qui abbiamo anche conosciuto persone che mi hanno aiutato a costruire dei tamburi con oggetti di riciclo”.

Gli allievi non mancano, e di tutte le età: ci sono bambini, ma anche tanti adulti che frequentano le lezioni all’Officina Musicale, soprattutto grazie al passaparola: “Le persone si trovano bene da noi e spesso ci consigliano ad altri che sono interessati a provare a suonare qualche strumento” spiegano. Oltre a Irene e Angela ci sono altri insegnanti, ed è stato così necessario ampliare gli spazi a disposizione per poter rispondere alla richiesta. Così è nato il secondo locale, nell’ex Polleria della Maddalena, che ha inaugurato proprio ieri, venerdì 17 gennaio. “Non siamo un’associazione - spiega Angela Basile -, ma potremmo definirci ‘socie di musica’: siamo tutti insegnanti privati, con partita IVA, solo che invece di andare a fare lezioni private a casa delle persone o a casa nostra, le facciamo in uno spazio dedicato, dividendoci le spese”. La Polleria era uno dei locali del centro storico chiuso da anni, che Mancini ha deciso di affittare approfittando del bando del bonus Caruggi, che aiuta a sostenere le spese per i primi tre anni. 

Con i bambini è più semplice organizzare le lezioni: hanno il loro appuntamento settimanale fisso e difficilmente non si presentano - raccontano ancora -. Gli adulti hanno spesso problemi, ma ci tengono molto e quindi ci danno grande soddisfazione: alcuni avevano da sempre il sogno di imparare a studiare il violino, e ci mettono grande passione”. Oltre al pianoforte e alla chitarra, infatti, è possibile prendere lezioni di violino e far partecipare i bambini a laboratori di musica-gioco. Nel nuovo spazio prenderanno poi il via i corsi di tamburello, di canto e di fisarmonica, oltre ai laboratori per adulti di dialoghi sonori, una sorta di meditazione guidata che punta a liberare la voce attraverso il canto.

Ci siamo volute allontanare dal mondo accademico, dalle rigide lezioni: ci piace far musica con passione e trasmetterla agli allievi, soprattutto ai più giovani, per mostrare loro che esiste una cultura musicale senza ricevere ‘bacchettate’ sulle mani. Tanti vogliono imparare a suonare solo per il loro piacere personale, mentre altri vogliono intraprendere un percorso di studio vero e proprio. Cerchiamo comunque di mantenere un’etica comune: facciamo i saggi tutti insieme, per creare qualcosa di unico, come se fossimo una vera scuola, anche se di fatto non lo è” spiegano ancora Irene e Angela.

Per il futuro, le musiciste non hanno dubbi: “Vorremmo vedere ancora saracinesche che si alzano in centro storico per farci musica dentro. Sarebbe anche bello creare qualcosa di itinerante, magari diventando un’associazione, per condividere ancora la musica insieme a chi la vuole ascoltare”. I caruggi di Genova restano un punto di riferimento: “Ci piacerebbe anche aprire uno studio di registrazione o un centro culturale dove poter ospitare anche tanti musicisti che vorrebbero venire a suonare in città e che spesso non sanno dove potersi esibire” spiega Irene. D’altronde, il centro storico ha accolto con affetto fin da subito l’Officina Musicale: “Temevo che, essendo all’interno di un condominio, potessimo dar fastidio ai vicini durante le lezioni, ma invece ci hanno dimostrato fin da subito di essere contenti di averci. La cooperativa 'Il laboratorio' ci ha anche regalato una panchina per consentire alle persone di aspettare fuori da seduti” aggiunge Angela.

Non mancano poi le collaborazioni con altre realtà culturali della zona: “Abbiamo realizzato progetti con la biblioteca Kora, creando uno spettacolino di musica e letture, e ora andiamo anche in giro con la Kora Bike, che è una sorta di biblioteca ambulante, dove suoniamo per strada con i bambini. C’è una grande collaborazione anche con la scuola Daneo e con la Chiesa delle Vigne”.

In fondo, si sa, che il bello attira il bello, e dove c’è un’insegna accesa e delle note che si diffondono nell’ambiente non può che esserci un entusiasmo contagioso: “Prendere parte a un laboratorio musicale aiuta a comprendere le proprie sensazioni, può tirare su il morale durante un momento difficile: c’è la musica che ascolti e la musica che crei. Quest’ultima richiede grande conoscenza di se stessi, dei propri limiti, fin da bambini: vediamo spesso che consente anche ai più piccoli di superare ostacoli che altrimenti non saprebbero come affrontare. La musica può salvare la vita”.
 

Chiara Orsetti e Isabella Rizzitano

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