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Sanità | 15 gennaio 2025, 08:56

La Regione boccia i bilanci delle Asl: il San Martino è sotto di cinquantadue milioni, il Gaslini di tredici

Mentre Bucci ridimensiona il ‘buco’ della sanità, gli uffici di piazza De Ferrari hanno rispedito al mittente i conti. La Asl 3 Genovese ha un ‘rosso’ di quaranta milioni

La Regione boccia i bilanci delle Asl: il San Martino è sotto di cinquantadue milioni, il Gaslini di tredici

Se da una parte c’è il presidente Marco Bucci che ridimensiona il ‘buco’ della sanità, argomento cardine della campagna elettorale che lo ha portato in piazza De Ferrari, dall’altra ci sono gli uffici di Regione Liguria che, numeri alla mano, hanno bocciato i bilanci preventivi di quasi tutte le aziende sanitarie e ospedaliere del territorio, fatta eccezione per la Asl 5. Una decisione che non ha precedenti nella gestione amministrativa della sanità locale e che ha sollevato molteplici interrogativi.

Secondo quanto riporta l’agenzia Dire, i documenti economico-finanziari presentavano complessivamente un disavanzo di circa 190 milioni di euro. Anche se, per contro, la giunta ha contestato l’inserimento nei bilanci di entrate che avrebbero dovuto essere garantite dalla Regione senza un impegno concreto in tal senso.
Le criticità finanziarie sono distribuite tra diverse strutture, con scostamenti significativi: dal Gaslini, con un deficit di 13 milioni, fino al San Martino, che registra un rosso di 52 milioni. La Asl 3 Genovese e la Asl 1 Imperiese seguono con disavanzi rispettivamente di 40 e 32 milioni.
L’assessore regionale alla Sanità, Massimo Nicolò, ha provato a metterci una pezza sostenendo che le previsioni di disavanzo, che nel 2024 avevano superato i 250 milioni, “sono state ridotte a circa 45 milioni grazie ad azioni di efficientamento”. Argomento che, come prevedibile, non è riuscito a stoppare la dura replica delle opposizioni con Partito Democratico e Movimento 5 Stelle in prima linea.

Gli uffici regionali avrebbero bocciato i bilanci della Asl “a tutela dell’ente” per non andare in contrasto con i collegi sindacali delle singole aziende sanitarie locali. Intanto, però, la narrazione della nuova amministrazione regionale va sempre nella stessa direzione, quella di difendere con fermezza la “riduzione del buco” nei bilanci della sanità e di un costante lavoro per l’efficientamento della macchina, sia dal punto di vista pratico, sia da quello economico, con i due cavalli di battaglia di Bucci: assunzione di personale, azzeramento delle liste d’attesa. Con che fondi, poi, resta da vedere. 
Intanto tra i primi atti della giunta Bucci figura la nomina della squadra di commissari che, nelle singole Asl, dovranno prendersi cura delle pratiche per la costruzione dei nuovi ospedali. Due di loro hanno accettato l’incarico a titolo gratuito, gli altri tre percepiranno 63 mila euro all’anno.

Redazione

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