Entro il 2025 i Prosecco Bar si avvicineranno a quota 50. Da quando nel 2014 venne inaugurato il primo di questi grandi locali di ristorazione a bordo della nave da crociera scandinava Cinderella, del gruppo Viking, si sono moltiplicati al ritmo di unamezza dozzina l’anno, in vari angoli del mondo, dal Seul a Dubai, da Londra a Milano, attraendo milioni di consumatori, specialmente nei Prosecco Bar aperti nei grandi aeroporti internazionali.
I Prosecco Bar sono rivisitazioni, in chiave moderna, delle vecchie osterie veneziane dove poter bere un buon bicchiere di vino e mangiare uno stuzzichino o un piatto caldo al bancone o al tavolo. L’invenzione di Sandro Bottega, a capo dell’azienda vinicola che porta il suo nome e che oggi è presente in ben 155 paesi nel mondo, è stata non solo una strategica operazione di marketing ma anche un enorme messaggio di visibilità on tutti e cinque i continenti.
Ora i Prosecco Bar aumenteranno di numero nelle prossime settimane con l’apertura di altri due spazi, uno a Nizza, all’aeroporto che garantisce un passaggio di turisti molto damarosi e uno a Madrid, in una delle più visitate capitali europee, senza tener conto che a Basilea è stato aperto un altro Prosecco Bar una ventina di giorni orsono.
Ovviamente il prodotto più richiesto e il Prosecco Gold nella sua iconica bottiglia dorata (la più copiata al mondo) ma vanno forte anche gli altri vini Bottega prodotti nei 5 stabilimenti produttivi, dal Brunello di Montalcino all’Amarone oltre ai distillati Bottega e Alexander.