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Sport | 14 gennaio 2025, 18:55

Genoa, la strada del presidente Sucu: "Voglio dare fiducia per il futuro. L'equilibrio è la mia ossessione"

L'imprenditore romeno ha parlato per la prima volta da numero uno rossoblù: "La prima al Ferraris il più bel giorno della mia vita. Tutta la mia energia per portare in alto il club"

Foto Genoa CFC

Foto Genoa CFC

61 anni, imprenditore di successo nel proprio Paese grazie prima all'industria dei mobili e poi ad altri investimenti (dall'immobiliare all'editoria), padre di quattro figli e presidente della Confindustria di Romania, da ieri Dan Sucu sul proprio curriculum può vantare il ruolo di presidente del club calcistico più antico d'Italia.

Un legame quello col Genoa nato mesi fa "con l’idea di avere una partnership" col Rapid Bucarest, altro club del quale è numero uno, concretizzatosi lo scorso dicembre in una svolta tanto rapida quanto inattesa e destinata, sembrerebbe, a lasciare ancora qualche strascico col precedente investitore A-Cap, il quale (notizia rimbalzata ancora nelle ultime ore dall'America) non vorrebbe mollare così facilmente l'osso dopo l'investimento degli anni scorsi tramite 777 Partners.

Lo ha raccontato, questo legame e il primo impatto con la realtà rossoblù e genovese, attraverso i canali ufficiali del club, in un'intervista tra le mura di Villa Rostan dove non sono mancate parole al miele per la città "piena di tifosi rossoblù", per il popolo genoano "molto caldo", e per tutto lo staff che costituisce l'anima e il cuore pulsante del Genoa, "pieno di giovani, e mi piace da morire lavorare coi giovani perché loro hanno l'energia e la voglia di poter dimostrare, ciò che manca a noi che giovani non lo siamo più".

E' sul futuro quindi che si concentra il nuovo presidente rossoblù. Su questo pare avere idee chiare, e in questo è intenzionato a costruire la propria presidenza: "Dopo un primo approccio ho saputo che c’erano problemi importanti finanziari che potevano essere un pericolo per la continuità del club. Quali qualità come presidente? Penso la miglior qualità sia la possibilità di dare fiducia; fiducia che oggi è meglio di ieri e domani sarà meglio di oggi. Il Genoa non deve solo avere un presente ma anche un futuro: per averli insieme servono stabilità ed equilibrio, questa è la mia ossessione".

Un equilibrio che passerà per tutto ciò che consta la gestione del club ma anche quelle sinergie col Rapid Bucarest "non possibili ma necessarie, è difficile per un club solo incidere". Ma anche sul supporto dei suoi connazionali della Romania punta Sucu: "Le partite del Genoa da quando abbiamo rilevato il club sono seguite cinque volte di più di prima. Sono convinto troveremo il modo che 40mila romeni liguri restino tifosi del Genoa, così come un milione e mezzo di romeni in Italia e, magari, altri 20 milioni di romeni possano esserlo".

E se l'esordio, vincente, al "Ferraris" contro il Parma è stato "uno dei giorni più felici della vita" per il neo proprietario, l'intento è di regalarne tanti in futuro ai tifosi: "Userò tutta la mia energia e quella dei miei giovani collaboratori per vincere e far sì che questo club arrivi nel posto dove tutti speriamo".

Mattia Pastorino


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