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Attualità | 13 gennaio 2025, 08:00

Botteghe Storiche e Locali di Tradizione - L’arte del gioiello secondo Natoli, famiglia di orafi da oltre tre secoli

Serietà, costanza, passione e gentilezza sono gli elementi che contraddistinguono l’attività della storica gioielleria di via XX Settembre: “Non realizziamo solo oggetti di lusso: ogni creazione è il frutto di una combinazione di materiali e design che racconta una storia unica”

Continua con questo lunedì, e andrà avanti per tutti i lunedì successivi, un servizio seriale de ‘La Voce di Genova’ dedicato alle Botteghe Storiche e ai Locali di Tradizione della nostra città. Siamo partiti con il punto di vista dell’assessora comunale al Commercio, Paola Bordilli, e del segretario generale della Camera di Commercio di Genova, Maurizio Caviglia. Vogliamo raccontare, di volta in volta, quelle che sono le perle del nostro tessuto commerciale, e che ci fanno davvero sentire orgogliosi di appartenere a questa città. Buon viaggio insieme a noi!

La gioielleria Natoli rappresenta un'icona nel panorama dell'oreficeria genovese, con una storia che affonda le sue radici nel lontano 1915 e attraversa tre secoli. Da allora, il laboratorio orafo della famiglia Natoli ha mantenuto intatta la propria missione: creare gioielli unici, ricercati e senza tempo. Oggi il negozio di via XX Settembre 137 r è guidato da Enrico, Maria Luisa e Carlo Natoli, accanto ai figli Ilaria e Francesco, oltre a quattro dipendenti esterni alla famiglia e all'orafo. A raccontare la storia della famiglia sono proprio Enrico e Ilaria, e dalle loro parole emergono chiaramente la passione e la dedizione che hanno permesso a questa impresa familiare di prosperare e innovarsi, senza mai dimenticare le sue radici.

"Proveniamo da due famiglie di orafi - racconta Enrico Natoli - Sia da parte di madre sia da parte di padre. Da parte di padre, la famiglia Natoli ha origini nei primi del Settecento. Da generazioni, i nostri antenati hanno sempre creato orologi e gioielli. Io ricordo di aver chiesto al nonno cosa facessero i nostri antenati, e lui mi rispose: 'Hanno sempre fatto gli orologi': questo mestiere fa parte della nostra identità".

Il primo negozio, aperto a Genova nel 1915 dal nonno di Enrico, doveva essere temporaneo. "Mio nonno aveva un contratto con una compagnia di New York per aprire negozi di oreficeria in tutta Italia", spiega Enrico. "Ma lo scoppio della guerra sciolse il contratto, e mio nonno si trovò a Genova con un negozio da gestire. Così decise andare avanti col lavoro nella gioielleria proprio in questa città, nonostante le origini palermitane, sfruttando l'esperienza che aveva accumulato nel settore". 

Nel 1922 aprì un altro punto vendita, in via San Luca, nel cuore del centro storico, e nel 1937 venne spostato il punto vendita nell’attuale sede, dove si trova ancora oggi. 

La gioielleria Natoli è diventata un punto di riferimento per l'oreficeria a Genova e ha continuato ad attraversare momenti storici complessi, come la distruzione del negozio durante i bombardamenti della Seconda guerra mondiale nel 1943. "Mio nonno non si arrese", spiega ancora Natoli, "e riuscì a ricostruirlo nel dopoguerra. Da allora, siamo sempre rimasti qui e abbiamo continuato a crescere". Questa resilienza ha caratterizzato ogni generazione della famiglia, permettendo alla gioielleria di evolversi e affrontare le sfide del tempo. "In un momento di estrema difficoltà e di totale disperazione per nostro nonno, che si è trovato senza lavoro in una città che non conosceva, è riuscito a creare la nostra fortuna e il nostro futuro", commenta Ilaria Natoli con un po' di emozione.

Un aspetto fondamentale del successo della gioielleria Natoli è il rapporto di fiducia che si è instaurato con i clienti nel corso degli anni. "Questo mestiere non cambia mai: cambia il modo di vivere, cambiano le mode, ma il nostro rapporto con i clienti è sempre andato oltre la semplice relazione commerciale. Conosciamo famiglie da intere generazioni: mi è capitato di vedere un ragazzo venire a fare un regalo alla fidanzata e scoprire che conoscevo già i suoi nonni e i suoi bisnonni. Quello che premia, alla lunga, sono la serietà, la costanza, la gentilezza e la continuità". E poi, quello che resta fermo nonostante lo scorrere del tempo, è il piacere di distinguersi dagli altri proprio attraverso i gioielli: "Anche l'uomo primitivo aveva accessori fatti magari di conchiglie, di pietre rare, e questo li rendeva unici, possedevano qualcosa che era soltanto loro. E questo non è mai cambiato".

La tradizione del laboratorio Natoli non si limita alla creazione di gioielli su misura, ma include anche il restauro e la trasformazione di pezzi antichi. "Spesso i clienti ci chiedono di restaurare anelli di famiglia o di rendere attuali gioielli che non vengono più indossati", spiega ancora Ilaria. "Seguiamo tutto il processo, dal progetto alla realizzazione, con la stessa cura e precisione che i nostri antenati mettevano nel loro lavoro". 

Uno degli aspetti che rende unico il lavoro della famiglia Natoli è la capacità di mescolare materiali provenienti da tutto il mondo, creando pezzi che raccontano storie. "È affascinante - dice Enrico - usare oro riciclato, che magari contiene tracce di antichi regni, e combinarlo con pietre preziose provenienti dall'Africa o dal Sud America. Si creano gioielli che non sono solo oggetti di lusso, ma portano con sé un pezzo di storia". Enrico ricorda anche le antiche tecniche di lavorazione: "Il nostro vecchio orafo, che ha più di 90 anni, mi raccontava di tecniche che ha imparato 70 anni fa, le stesse che si usavano nel Cinquecento. È affascinante come certe cose non cambiano mai".

Il lavoro della gioielleria Natoli non si limita alla creazione di gioielli, ma comprende anche la progettazione e realizzazione di pezzi personalizzati. "Partiamo da un'idea del cliente e la trasformiamo in un gioiello unico - spiega ancora -. Ogni pezzo è il frutto di una combinazione di materiali e design che racconta una storia personale. Quando un cliente viene da noi e ci chiede di realizzare qualcosa, è come se ci affidasse un pezzo della sua vita, e siamo tra i pochi che ancora possono lavorare creando e mettendo insieme mondi diversi per far sì che il gioiello richiesto sia proprio come lo immaginavamo". 

"Il valore di un gioiello non sta solo nei materiali preziosi", conclude Ilaria, "ma nei ricordi e nelle emozioni che porta con sé. Per questo ogni gioiello Natoli è senza tempo, come i momenti felici che celebra".

Chiara Orsetti

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