Andrea Orlando lo aveva detto in campagna elettorale: qualora fosse stato eletto presidente, uno dei suoi primi atti sarebbe stata la legge contro il consumo del suolo.
Ora, anche se le elezioni hanno avuto un esito diverso, la coalizione che lo ha sostenuto prosegue in quella direzione e ha ripresentato oggi la proposta di legge regionale “sulla tutela e l’uso del suolo”. Iniziativa che mira a “fermare il consumo e il degrado del territorio, promuovendo interventi di rigenerazione urbana in linea con i principi di sostenibilità e salvaguardia della funzionalità ecologica del suolo”.
Primo firmatario della proposta è il consigliere regionale Gianni Pastorino (Linea Condivisa - Lista Orlando) che, a margine della presentazione, ha commentato: “Questa proposta di legge rappresenta una scelta politica forte, che parte da una visione chiara: il suolo è una risorsa fondamentale per il nostro ecosistema, per le comunità che lo abitano e per il futuro delle generazioni che verranno. Non possiamo più permetterci di consumarlo indiscriminatamente, né di lasciare che aree già compromesse vengano dimenticate. Con questa proposta vogliamo cambiare prospettiva: non si tratta solo di bloccare il consumo di suolo, ma di attivare strumenti concreti per rigenerare e restituire al territorio la sua funzionalità naturale. Facciamo appello a tutte le forze che vogliono contribuire: questa deve essere una responsabilità collettiva”.
“Il suolo rappresenta la base del nostro vivere quotidiano, della salute dei nostri ecosistemi e della capacità del territorio di rispondere alle emergenze climatiche - ha aggiunto Rossella d’Acqui, presidente di Linea Condivisa - non è un tema astratto: riguarda la qualità dell’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo, il cibo che coltiviamo. Questa legge introduce un cambio di paradigma: il suolo è una risorsa preziosa e limitata, fondamentale per la salute dell’ambiente e delle comunità. Non si può più consumare suolo senza prima pensare a come rigenerarlo e compensarlo, garantendone la funzionalità ecologica e la capacità di sostenere la vita. Invitiamo tutte e tutti a unirsi a questo percorso, perché la tutela del suolo è la tutela del nostro futuro”.
La proposta di legge era già stata presentata nel 2022 da Linea Condivisa “con l’obiettivo di porre la tutela del suolo al centro delle politiche regionali”. “Oggi, con una nuova legislatura - dicono dal partito - la proposta viene ripresentata con un appello a tutte le forze politiche: unitevi a noi per aggiornare questo testo e costruire un futuro sostenibile per la Liguria”.
Il documento è articolato in quindici punti, tra cui: il blocco immediato del consumo di suolo vergine; l’obbligo di interventi di rigenerazione urbana rispettosi dell’ambiente, con il mantenimento o incremento della permeabilità del suolo; la creazione di un Osservatorio regionale sul consumo del suolo, per monitorare le trasformazioni territoriali e supportare le amministrazioni locali; una mappatura regionale per individuare le aree compromesse e pianificare interventi di recupero e compensazione.
“La Liguria mantiene record negativi preoccupanti - concludono da Linea Condivisa - come il consumo di suolo in aree protette (4,2%), zone fragili (4,9%) e vicino ai corsi d’acqua, spesso coperti artificialmente (23,5%). La proposta di legge mira a invertire questa tendenza, considerandola una priorità regionale per garantire la tutela del suolo come risorsa naturale e strategica per il futuro della Liguria. Negli ultimi anni, il consumo di suolo in Liguria si è ridotto, ma più per la progressiva saturazione degli spazi disponibili che per una reale volontà politica di invertire la tendenza. Tuttavia, non si è ancora fatto abbastanza per migliorare e rigenerare ciò che già esiste. La nostra regione non può limitarsi a non consumare nuovo suolo: è necessario intervenire concretamente per recuperare le aree degradate e restituire valore e vitalità ai territori abbandonati”.