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Cultura | 09 gennaio 2025, 14:06

La Traviata apre la stagione lirica del 2025 al Carlo Felice

Il melodramma di Giuseppe Verdi sarà in scena dal 12 al 19 gennaio, con un allestimento che promette di emozionare e far riflettere

Il Teatro Carlo Felice di Genova inaugura il nuovo anno con un classico intramontabile: La Traviata di Giuseppe Verdi. L'opera, in scena dal 12 al 19 gennaio, sarà diretta dal Maestro Renato Palumbo e vedrà la regia di Giorgio Gallione. Un'occasione imperdibile per immergersi nella bellezza di uno dei capolavori del melodramma italiano, in un allestimento che promette di emozionare e far riflettere.

Il Sovrintendente del Teatro, Claudio Orazi, ha sottolineato l'importanza di questo titolo, amato dal pubblico e perfetto per iniziare l'anno dopo le celebrazioni pucciniane del 2024. "Sono particolarmente felice quest'anno di aprire l'anno con un grandioso compositore italiano come Verdi, come avevamo fatto nel 2024 con l'altrettanto grandioso compositore che è Giacomo Puccini, del quale abbiamo celebrato il centenario della morte". 

La produzione vanta un cast di altissimo livello con interpreti come Carolina López Moreno /Elena Schirru (Violetta Valery), Carlotta Vichi (Flora Bervoix), Chiara Polese (Annina), Francesco Meli / Klodjan Kaçani (Alfredo Germont), Roberto Frontali / Leon Kim (Giorgio Germont), Roberto Covatta (Gastone), Claudio Ottino (Barone Douphol), Andrea Porta (Marchese d'Obigny), Francesco Milanese (Dottor Grenvil), Loris Purpura (Domestico di Flora), Giuliano Petouchoff (Giuseppe), Filippo Balestra (Commissionario).

Pierangelo Conte, direttore del teatro, ha spiegato come la scelta della Traviata si inserisca in una programmazione che cerca di bilanciare titoli noti e opere meno conosciute. "Nell'ambito della programmazione del teatro cerchiamo di proporre al nostro pubblico un equilibrio tra titoli più desueti e titoli invece molto molto conosciuti, come il caso appunto di questa Traviata". Conte si è detto fiducioso del successo di questa produzione, forte anche degli ottimi risultati ottenuti con le ultime rappresentazioni de "Il cappello di paglia di Firenze" e de "Lo schiaccianoci".

Il Maestro Palumbo ha promesso una lettura originale e fedele al testo verdiano, un'occasione per riscoprire un'opera spesso rappresentata ma non sempre con la dovuta attenzione al dettaglio. "Il maestro Palumbo, che conosce perfettamente il repertorio verdiano e da tantissimi anni lo dirige in tutti i teatri del mondo, ci offrirà una lettura molto aderente al testo di Giuseppe Verdi. Sarà una novità per moltissimi, perché purtroppo alle volte le opere di di repertorio non vengono sempre affrontate con l’attenzione, con la cura del dettaglio che che è fondamentale”. 

Con La Traviata Verdi sceglie la strada della semplicità - commenta ancora Palumbo -. Semplice è la trama, semplice la scrittura musicale. Semplice, colloquiale, moderno e illuminato è il libretto di un ispirato Francesco Maria Piave, sicuramente marcato stretto però dall'implacabile Verdi. Dietro questa semplicità si nasconde un mondo meraviglioso fatto di solitudine, di passione e soprattutto di dolore. Il dolore affettivo ma anche il dolore fisico. Il dolore è quindi presente dalla prima all'ultima nota dell'opera". La sua interpretazione, ha aggiunto, sarà un omaggio alla figura di Marie Duplessis, la cortigiana che ispirò Dumas figlio per la sua "Signora delle camelie", e a cui Verdi seppe dare voce con la sua musica.

Giorgio Gallione, regista dell'allestimento, commenta: È noto che Verdi pensò La traviata come un'opera contemporanea: uno spietato inno alla vita ambientato nel presente di allora, senza orpelli o simbolismi, di una moderna, audace, ardente interiorità. Con Guido Fiorato, scenografo e costumista, abbiamo pensato di ambientare l'opera in un luogo stilizzato, antirealistico, sterile, dove dominano vetro e ghiaccio, virato in un bianco e nero "ferito", solo talvolta, dal rosso del sangue e della vita che, comunque, pulsa. Forse Violetta muore già nel preludio e l'opera è tutto un allucinato flashback visionario e spettrale. Siamo, anche nei momenti di gioia, imprigionati in una sorta di perenne moritat dove, grazie alla musica di Verdi, il dolore è trasfigurato in modo sublime”.

La Traviata sarà in scena al Teatro Carlo Felice per sette repliche, dal 12 al 19 gennaio.

Dopo la prima di domenica 12 gennaio alle ore 20, lo spettacolo sarà in replica martedì 14 gennaio alle ore 20.00 (turno L), mercoledì 15 alle ore 20.00 (f.a.*), giovedì 16 alle ore 20.00 (f.a.**), venerdì 17 alle ore 20.00 (turno B), sabato 18 alle ore 15.00 (turno F) e domenica 19 alle ore 15.00 (turno C).
 

Chiara Orsetti

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