Stando al primo cronoprogramma, i lavori per il prolungamento della metropolitana di Genova verso Brin-Canepari si sarebbero dovuti chiudere entro il 2023. Poi la parola ‘fine’ era stata spostata al 2025 ma, come ormai noto, i ritardi si stanno accumulando e molto probabilmente si arriverà a un nuovo aggiornamento che sposterà la conclusione dei lavori ancora più in là nel tempo.
Il tema è noto e anche l’amministrazione comunale non ne fa segreto. Ne sono dimostrazione le parole del neo-assessore ai Lavori Pubblici, Ferdinando De Fornari, che in consiglio comunale ha risposto all’interrogazione del consigliere Filippo Bruzzone (Lista Rosso Verde) in un mix tra vaghe giustificazioni e promesse di risposte che arriveranno, ma non si sa quando.
“A Certosa avete fatto un grande ‘paciugo’, ci sono molti lavori in quella zona sempre che ci sia una ricaduta positiva sul quartiere - ha detto Bruzzone presentando il documento in aula - non siamo contro i lavori, ma vorremmo capire l’utilità e le ricadute sul territorio che ha già elementi di difficoltà e fragilità e non trovano mai una soluzione. Qual è, quindi, il cronoprogramma per il prolungamento della metropolitana?”.
“Sto approfondendo gli aspetti che riguardano l’intervento che è molto articolato, sarò in grado di fornire degli elementi più approfonditi appena sarò riuscito a focalizzare le questioni che riguardano questa operazione - ha risposto De Fornari - ho già potuto rilevare alcuni aspetti che hanno generati ritardo sull’operazione come il rapporto con il raggruppamento di imprese esecutrici e stiamo esaminando le possibilità che ci consentano, dove possibile, recuperare il ritardo. Come saprete, a partire dalla fine del 2022 si sono verificate una serie di problematiche come ritrovamenti di idrocarburi e ritrovamenti archeologici che ci hanno costretti a risolvere anche con altri enti e, in alcuni casi, siamo riusciti a sbloccare la situazione. Le lavorazioni si stanno svolgendo con regolarità, sarà mia cura incontrare il prima possibile il raggruppamento di imprese per mettere in evidenza che quest’opera, pur con le sue complessità, non può trascinarsi nel tempo. Si sta anche intrecciando con altri cantieri e c’è l’obiettivo di gestire i lavori con una cabina di regia. Ho intenzione di sistematizzare e chiarire tutti i Pris che in questo momento sono attivi”.
Una risposta generica e parziale che, come ampiamente prevedibile, non ha dato soddisfazione all’interrogazione di Bruzzone, che in aula ha replicato: “Non posso sentirmi dire “devo approfondire” perché significa che il suo predecessore, l’attuale sindaco facente funzione, non ha fatto il passaggio di consegne con lei su una delle opere cruciali di questa amministrazione”.