A Palazzo Tursi il nuovo anno, quello che porterà alle elezioni amministrative di primavera, inizia tra le polemiche. A scatenare le proteste del gruppo consiliare del Partito Democratico le caselle vuote sul calendario della prima settimana del 2025 alla voce ‘commissioni’.
I rappresentanti ‘dem’ nella Sala Rossa la definiscono “una paralisi” che “è motivo di seria preoccupazione” per “una situazione che evidenzia la crescente fragilità della maggioranza”.
Le parole del Pd genovese, infatti, arriva nella settimana nella quale la maggioranza di centrodestra ha, di fatto, perso i numeri arrivando a un sostanziale pareggio con la minoranza nel numero dei consiglieri: venti a venti. L’ultimo atto è stato il passaggio del consigliere Umberto Lo Grasso (eletto nel 2022 con la Lista Toti) nel Gruppo Misto.
“Nei giorni scorsi il capogruppo Davide Patrone ha formalmente richiesto la convocazione di una commissione per discutere di Skymetro, per formulare osservazioni prima che il nuovo progetto venga presentato al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, che ha bocciato a più riprese i precedenti - si legge nella nota del Partito Democratico genovese - nonostante la richiesta, ad oggi non è stata ancora fissata alcuna data per il confronto in commissione. E questo è solo l'ultimo di una lunga serie di episodi in cui le richieste di commissioni avanzate dal gruppo del Partito Democratico sono rimaste inevase: 53 su 61, per la precisione, sono le commissioni richieste dal Pd e non convocate nel 2024. Commissioni che dovrebbero trattare temi cruciali quali lo stato di avanzamento dei progetti del PNRR o questioni afferenti le partecipate del Comune. Quante di queste commissioni avrebbero potuto essere convocate in questa settimana?”.
I ‘dem’ puntano poi sulla “fragilità della maggioranza che non riesce a garantire il normale funzionamento delle commissioni, ma che continua a perdere pezzi” puntando il dito contro il successore di Marco Bucci: “Il vicesindaco reggente Pietro Piciocchi sembra essere più interessato a fare campagna elettorale in giro per la città con la fascia tricolore, che a garantire il corretto funzionamento delle istituzioni. Così come il suo predecessore, Piciocchi dimostra di non considerare prioritario il confronto con il consiglio e con l’opposizione”.
“Cosa si aspetta la maggioranza? Che l'opposizione e i cittadini genovesi accettino passivamente la sospensione della democrazia per consentire alla giunta di dedicarsi esclusivamente alla campagna elettorale? - si chiedono dal Pd - la città ha bisogno di amministratori che lavorino per il bene comune, non di figure che utilizzino le istituzioni come vetrina elettorale. Finché questa responsabilità continuerà a ricadere sulle spalle della destra, non mancheranno richiami al rispetto degli impegni presi e alla necessità di garantire il buon funzionamento delle istituzioni”.
“Chiediamo al vicesindaco Piciocchi e agli assessori di presentarsi in aula e di assumersi le proprie responsabilità - conclude la nota del Pd genovese - è urgente che l’amministrazione comunale torni a lavorare nell’interesse dei cittadini, assicurando il regolare svolgimento delle attività istituzionali. Genova non può rimanere bloccata dalle divisioni interne della maggioranza, né dalle attività elettorali della giunta che la distolgono dai suoi doveri di amministrazione e di confronto democratico sui temi cruciali per il futuro della città”.