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Attualità | 06 gennaio 2025, 08:00

Epifania a Genova: quando il 6 gennaio è Pasquetta

Il particolare modo di dire genovese affonda le sue radici nella cultura e nella linguistica del passato, continuando a mantenere viva la particolare celebrazione. Ma diverse sono le tradizioni genovesi per questo giorno

Epifania a Genova: quando il 6 gennaio è Pasquetta

Al termine ‘Pasquetta’ si associa sempre il lunedì dopo la Pasqua, giornata dedicata solitamente a pic nic e scampagnate per godere della bellezza della natura. Ma per i genovesi, soprattutto quelli più anziani, il termine ‘Pasquetta’ ha una data precisa: il 6 gennaio.

Sì, il giorno dell’Epifania a Genova viene chiamato proprio giorno della ‘Pasquetta’.

Un uso particolare, oggi meno diffuso, che trova le sue origini in antiche credenze popolari e nella cultura linguistica della Liguria. 

Il modo di dire è stato spiegato a fondo dal professor Fiorenzo Toso, rinomato linguista, e documentato da Giovanni Casaccia nel suo Vocabolario Genovese-Italiano del 1851.

Secondo Casaccia, il 6 gennaio era legato alla tradizione dell’arrivo dei doni da parte dei “tre re”, in contrapposizione alla figura della Befana diffusa nel resto d’Italia. Nelle sue parole, la Pasquetta “si celebra a’ 6 di gennaio per l’apparizione della stella a’ Magi”.

Il professor Toso ha approfondito l’argomento nel suo Piccolo Dizionario Etimologico Ligure, spiegando che, diversamente dall’uso italiano, dove Pasquetta si riferisce al Lunedì dell’Angelo, in Liguria si collega all’Epifania. Questa particolarità era condivisa, in passato, con regioni come la Corsica e alcune aree del Nord e Centro Italia. L’uso del termine potrebbe derivare dal fatto che, durante l’Epifania, si annunciavano le date delle festività pasquali non fisse.

Inoltre, come sottolineato dal linguista, in altre lingue il termine “Pasqua” indica anche altre celebrazioni religiose. Per esempio, in spagnolo si distingue tra la “Pascua de Resurrección” e la “Pascua de Navidad” (Natale), mentre in Toscana l’Epifania veniva chiamata “Pasqua di Befana” o “Pasqua Epifania”.

PASQUA, BEFANA E TORTA DEI MAGI

Una piccola curiosità.

Il termine Befana deriva dalla corruzione linguistica di Epifania, e in dialetto genovese diventa “Basara”. Nella tradizione locale, la Basara era rappresentata come un’anziana donna che distribuiva le “ciapelette” (caramelle) ai bambini. Questi dolcetti venivano trasportati in gerle di vimini o sacchi di iuta, che col tempo sono stati sostituiti da calze e scarpe.

Un’usanza prettamente ligure era quella della scarpetta, che veniva riempita con mandarini, castagne secche, aglio, cipolla e i “marenghi d’oro”, le monete di cioccolato. Questo piccolo gesto era un modo per celebrare l’arrivo della Basara, mantenendo vive le tradizioni familiari 

Un dolce tipico dell’Epifania in Liguria è la Torta dei Magi, che simboleggia l’arrivo dei Re Magi e il loro viaggio guidato dalla stella cometa. In alcune aree, si credeva che durante la notte del 6 gennaio gli animali nelle stalle potessero parlare. Per evitare che “sparlassero” dei loro padroni, i contadini erano soliti aumentare le razioni di cibo la sera precedente.

Isabella Rizzitano

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