Sono i numeri e la tradizione non del tutto favorevole al Genoa a prevalere nel ritorno in campo per la prima del 2025. Al “Via del Mare” di Lecce i rossoblù devono ancora rimandare l'appuntamento con la vittoria (che in Salento manca dal 2010) ma raccolgono un punto prezioso che li porta al giro di boa del gironoe di ritorno a chiudere a quota 20 punti, metà di quella che è canonicamente considerata la quota salvezza.
Un primo obbiettivo raggiunto in una prima fase di stagione travagliata, soprattutto fuori dal campo, nonostante anche sul rettangolo verde il cambio di allenatore non è senza dubbio cosa di poco conto. Lo hanno suggellato Bani e compagni per la prima volta davanti al nuovo azionista di maggioranza Dan Sucu con una prestazione non certo delle migliori dal punto della proposta offensiva, col possesso palla ancora da migliorare come non manca di sottolineare mister Vieira, ma senza dubbio grande dimostrazione di resilienza.
Un altro primo tempo, il terzo consecutivo, dove sono le avversarie ad avere il predominio del terreno di gioco, col Grifone in versione “vorrei ma non posso” nel tentare di imporre gioco. Lo dimostra la scelta di Vieira di schierare Vitinha alto a destra nel cercare di impegnare Gallo più nella fase difensiva che in quella offensiva; una scelta che non paga considerando i diversi errori di misura nell'impostare dalla metà campo in su.
Le occasioni migliori per andare a impensierire Leali le creano così i padroni di casa, prima con Dorgu al 13' e poi soprattutto con Krstovic che prova a capitalizzare la pressione di un compagno su Badelj con una conclusione da fuori che, al 22', si schianta però sul palo. Poco d'altro si vede, però, e alla fine nell'unico lampo in cui Thorsby riesce ad aprire su Vitinha la sfortuna pareggia i conti con la doppia traversa colpita dai rossoblù nella medesima azione al 44', prima col norvegese e poi con Pinamonti.
E così nella ripresa il tecnico genoano sceglie di appesantire ulteriormente l'attacco con Ekhator al posto di Miretti già in avvio e poi, sventato da Leali lo spavento creato da Dorgu, anche Kassa per un Badelj spesso preda della pressione a turno da parte dei centrocampisti di Giampaolo e quindi Vitinha per Zanoli, col portoghese a chiedere il cambio per un problema muscolare. Dall'altro lato, mentre le azioni pericolose sono veramente rare, Giampaolo cambia con Pierotti, Helgason, Rebic e l'ultimo arrivato Karlsson per tentare il tutto per tutto contro un Genoa che lentamente si abbassa sempre più.
Si alza di contro la pressione dei salentini che però produce solo il sinistro da lontano all'ultima azione utile da parte di Guilbert, prima di un triplice fischio che apre ora le porte alla prima vera settimana di calciomercato prima di pensare al Parma, al quale dovrebbe essere ceduto nelle prossime ore Vogliacco, in uscita al pari di Pereiro e Ankeye.
IL TABELLINO
LECCE-GENOA 0-0
Reti:
Lecce (4-3-3): Falcone; Guilbert, Baschirotto, Jean, Gallo (73' Helgason); Coulibaly, Pierret, Rafia (73' Pierotti); Dorgu, Krstovic (84' Rebic), Morente (84' Karlsson).
A disposizione: Fruchtl, Samooja, Borbei; Oudin, Ramadani, Bonifazi, Burnete, McJannet, Marchwinski, Hasa, Kaba.
Allenatore: M. Giampaolo.
Genoa (4-3-2-1): Leali; De Winter, Bani, Vasquez, Martin; Thorsby (88' Masini), Badelj (65' Kassa) , Frendrup; Vitinha (70' Zanoli), Miretti (46' Ekhator); Pinamonti,
A disposizione: Sommariva, Gollini; Bohinen, Pereiro, Vogliacco, Sabelli, Marcandalli, Ankeye, Balotelli, Melegoni.
Allenatore: P. Vieira
Arbitro: Marinelli di Tivoli
Mattia Pastorino