Chiude un girone d'andata in diversi sensi travagliato a 20 punti, uno in meno dello scorso campionato, il Genoa. Eppure, per le varie situazioni avvicendatesi in questi primi mesi, il pari di Lecce segna un risultato per il Grifone da sottolineare nella sua positività, a +3 sulla zona retrocessione e comunque, in una classifica molto corta, con addirittura la parte sinistra della classifica a un passo.
Qualcosa di molto difficile da immaginare quasi, figuriamoci a pensarla, poco meno di tre mesi fa. I dieci punti in sette partite con Vieira hanno però rilanciato i rossoblù, in Salento forse nella loro versione più difensivista a larghi tratti vistasi fin qui, di certo per quanto riguarda la gestione del neo tecnico, soddisfatto al triplice fischio.
“C'è sempre la voglia di gestire meglio la partita, però sono soddisfatto del punto preso contro una bella squadra che ha fatto un'ottima partita - ha detto ai microfoni di Dazn - Siamo stati solidi e uniti prendendo un punto credo meritato, loro hanno avuto più possesso palla ma alla fine entrambe abbiamo colpito un legno. Mantenere l'equilibrio è stato importantissimo, volevamo creare di più e andare più in contropiede. Loro erano molto organizzati e ci hanno lasciato pochi spazi, noi abbiamo mostrato qualità difensivamente e avuto occasioni che potevamo gestire meglio per fare gol”.
Equilibrio è quindi la parola chiave, figlia dell'attenzione ma soprattutto del sacrificio, di cui è stato emblema spesso Vitinha: “Ha dimostrato lo spirito che dobbiamo avere tutti, questa solidarietà in campo è stata bellissima non solo da parte sua ma di tutta la squadra - ha continuato Vieira - Questo era un campo difficilissimo dove altre squadre anche più forti hanno lasciato punti, avevamo quindi bisogno di essere tutti uniti per fare questo lavoro di squadra. E' stata una partita difficile ma abbiamo dimostrato che stiamo crescendo come squadra: era importante non perdere”.
“Abbiamo bisogno di avere a disposizione di tutti i giocatori in forma” ha quindi precisato, rimandando ancora ogni discorso su Balotelli. “Mario è un giocatore importante come lo sono Sabelli o Vogliacco che non sono entrati. Oggi ho fatto una scelta, domani ne farò un'altra ma - ha ribadito - più importante di tutto è pensare al bene della squadra e della società”.