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Attualità | 02 gennaio 2025, 11:21

L’anno nero dei treni Genova-Milano: record di disagi e ritardi oltre i quarantamila minuti

Cantieri, guasti e conflitti di circolazione hanno trasformato il collegamento ferroviario tra le due città in una vera e propria odissea con un peggioramento senza precedenti nelle prestazioni

Oltre quarantamila minuti di ritardo e un peggioramento senza precedenti delle condizioni di viaggio per pendolari e viaggiatori.

Il 2024 per la linea ferroviaria Genova - Milano è stato un vero e proprio anno da incubo come hanno m mostrato i dati raccolti dalla GenovaMilanoNewsletter e messi assieme da Assoutenti.

Diciotto i treni monitorati tra Regionali, Intercity e Frecciarossa hanno dipinto un quadro allarmante con un accumulo di ritardo di 40.169 minuti, che, tradotto, vuol dire ventotto giorni di attese e disagi.

Dati che, paragonati al 2023, evidenziano un declino con quasi nove giorni in più di inefficienze, pari a 12.603 minuti.

Alla radice di questo disastro logistico vi sono molteplici cause, che insieme hanno reso il servizio ferroviario insostenibile per chi viaggia.

I primo luogo i cantieri in corso lungo la linea, lavori che hanno imposto limitazioni di velocità e circolazione a binario unico con conseguenti numerosi rallentamenti.

Non mancano poi i guasti infrastrutturali con interruzioni ai deviatoi, problemi ai binari e guasti sulla linea elettrica che hanno causato ritardi ricorrenti. Ancora, i conflitti di circolazione hanno dato il colpo di grazia a una situazione già fortemente compromessa; le sovrapposizioni tra i treni regionali e quelli a lunga percorrenza, infatti, hanno generato un ulteriore ‘circolo vizioso’ che contribuisce ai forti disagi di pendolari e viaggiatori che si movono nel nord Italia.

L’analisi ha rilevato un calo drastico nelle prestazioni di quasi tutte le categorie di treni. 

A subire le conseguenze peggiori sono stati i treni InterCity: la puntualità del 652 è scesa dal 51% al 27%, con un aumento medio di 5 minuti di ritardo rispetto al 2023.

Il 655 ha visto un aumento di 3 minuti di ritardo e una puntualità ridotta dal 63% al 56%.

Il 679 ha subito un incremento di 4 minuti di ritardo e una percentuale di puntualità scesa al 29%.

 Il 685 ha registrato 3 minuti di ritardo in più e una puntualità dal 44% al 39%. 

Il 674 ha accumulato 4 minuti di ritardo in più rispetto al 2023, con una riduzione di 7 punti percentuali nella puntualità.

Anche i regionali non sono stati risparmiati.

Il 3016 è passato da una media di 3 a 6 minuti di ritardo, con la puntualità scesa dal 79% al 61%. Il 3019 ha visto un aumento di 4 minuti di ritardo e un crollo della puntualità al 27%.

Il 3040 ha registrato un passaggio da 2 a 8 minuti di ritardo, con la puntualità ridotta dall'81% al 56%.

Da segnalare, inoltre, le prestazioni inaccettabili dei due Frecciarossa, che per il settimo anno consecutivo si confermano al di fuori di ogni logica comprensibile:

Il 9710 ha accumulato da 9 a 12 minuti di ritardo, con una puntualità ridotta dal 28% al 18%. Il 9744 ha subito un aggravio di ritardo da 18 a 22 minuti, con la puntualità crollata dal 12% al 7%

Questi dati testimoniano un peggioramento continuo, evidenziato anche dai pendolari che, quotidianamente, vivono l’incognita degli spostamenti.

Se si osservano i dati degli ultimi anni, emerge una tendenza al declino che appare difficile da invertire. Dal 2015 al 2024, la puntualità media è passata dal 77% al 46%, mentre i ritardi medi sono più che raddoppiati. Questo rappresenta un fallimento strutturale per una tratta che dovrebbe essere un punto di forza nel sistema ferroviario italiano.

Isabella Rizzitano

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