Ogni domenica 'La Voce di Genova', grazie alla rubrica ‘Gen Z - Il mondo dei giovani’, offre uno sguardo sul mondo dei ragazzi e delle ragazze di oggi. L'autrice è Martina Colladon, neo-laureata in Scienze della Comunicazione, che cercherà, settimana dopo settimana, di raccontare le mode, le difficoltà, le speranze e i progetti di chi è nato a cavallo del nuovo millennio.
Per la Generazione Z, cresciuta in un’epoca di connessione globale e accesso quasi illimitato alle informazioni, l’educazione sessuale rappresenta un tema di crescente importanza. Tuttavia, molti giovani di questa generazione lamentano l’inadeguatezza o l’assenza di una formazione adeguata nelle scuole, evidenziando quanto il sistema educativo fatichi a stare al passo con le loro esigenze e domande.
Secondo diversi sondaggi e testimonianze, l’educazione sessuale impartita nelle scuole tende a essere superficiale, limitata agli aspetti biologici della riproduzione o alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili. Argomenti cruciali come il consenso, le relazioni sane, l’orientamento sessuale e l’identità di genere spesso vengono ignorati o trattati in modo marginale, lasciando un vuoto significativo nella formazione dei giovani.
Questa mancanza è particolarmente evidente in contesti scolastici più tradizionali o in paesi dove l’educazione sessuale non è obbligatoria. Molti giovani della Generazione Z si trovano così a cercare risposte online, attraverso social media, forum e influencer, che spesso forniscono informazioni più aperte e inclusive rispetto ai programmi scolastici. La Generazione Z ha trasformato i social media in un vero e proprio strumento educativo: piattaforme come TikT ok, Instagram e YouTube ospitano creator che parlano apertamente di sessualità, relazioni e identità, offrendo spazi sicuri dove i giovani possono informarsi e confrontarsi. Questi contenuti, sebbene utili, non sempre garantiscono un’informazione accurata o priva di pregiudizi, sottolineando l’urgenza di una guida strutturata e verificata.
Inoltre, l’attivismo di questa generazione ha portato a campagne per una maggiore inclusività e apertura nell’educazione sessuale, con richieste di programmi scolastici più moderni e completi che tengano conto della diversità culturale e delle esperienze individuali.
Un’educazione sessuale completa è essenziale per molti motivi. Aiuta i giovani a sviluppare consapevolezza di sé e rispetto per gli altri, a comprendere l’importanza del consenso e a gestire relazioni sane. Promuove inoltre una cultura della prevenzione, riducendo il rischio di gravidanze indesiderate e malattie sessualmente trasmissibili. Ma soprattutto, offre ai giovani gli strumenti per affrontare temi complessi con sicurezza e maturità. Per la Generazione Z, una formazione adeguata non significa solo rispondere alle domande che si pongono, ma anche abbattere tabù e stereotipi che ancora circondano la sessualità, permettendo loro di vivere le proprie esperienze in modo più libero e consapevole.
Molti membri della Generazione Z ritengono che il futuro dell’educazione sessuale debba essere più inclusivo e interattivo. Programmi scolastici che integrano il dialogo con esperti, momenti di confronto e strumenti digitali potrebbero rappresentare la chiave per colmare le lacune attuali. In un mondo sempre più aperto e connesso, ignorare l’importanza di una formazione completa significa non solo trascurare il benessere individuale, ma anche ostacolare la creazione di una società più empatica e consapevole.In definitiva, la Generazione Z non chiede altro che un’educazione sessuale che rispecchi le complessità del mondo contemporaneo. È il momento di ascoltarli.