Prosegue oggi, e andrà avanti per tutti i venerdì successivi, ‘Alla scoperta dei Rolli’, un servizio seriale de ‘La Voce di Genova’ dedicato a una delle caratteristiche principali della nostra città, che è valsa anni fa il riconoscimento Unesco come Patrimonio dell’Umanità. Si tratta del sistema dei Palazzi dei Rolli: edifici che sono vere e proprie perle del centro storico e non solo. Vi accompagneremo dentro con i nostri racconti, ve li faremo scoprire con le fotografie, vi illustreremo aneddoti e curiosità. Sempre per amore di Genova e delle nostre eccellenze. Buon viaggio insieme a noi!
A fare da ‘cerniera’ tra via Garibaldi e via Cairoli si trova una suggestiva costruzione caratterizzata dalla presenza di una meridiana in facciata che ne ha inevitabilmente influenzato il nome.
Si tratta di Palazzo della Meridiana, una dimora magnifica fatta costruire da Gerolamo Grimaldi Oliva tra il 1536 e il 1544.
Caratteristica fu la scelta del sito, un’area non ancora edificata sulla salita di San Francesco di Castelletto. Una posizione strategica per la vicinanza alle chiese e ai conventi di San Francesco, appunto, e di San Siro, capace di garantire prestigio, mentre il declivio della collina di Castelletto garantiva una vista privilegiata.
Il tutto venne realizzato prima che si procedesse con la realizzazione di Strada Nuova, un dettaglio importante perché fa di questo palazzo un antesignano del cambiamento rinascimentale che, nel giro di pochi anni, avrebbe interessato la città.
L’edificio poteva vantare due cortili loggiati, un giardino con un ninfeo decorato da conchiglie mentre la facciata si integrava armoniosamente nel paesaggio.
La decorazione degli ambienti interni vene affidata ai maggiori artisti del tempo, tra cui non mancano Lazzaro Calvi, Giovanni Battista Castello, detto il Bergamasco, e Luca Cambiaso.
A lui fu commissionato il grande affresco con Ulisse che saetta i Proci, un’opera in cui il dinamismo e la prospettiva sono una preziosa testimonianza della cultura della famiglia.
Nel Settecento, con l’apertura di Strada Nuovissima (oggi Via Cairoli), la facciata sud del palazzo venne ridisegnata, aggiungendo una meridiana dipinta che ha poi portato al soprannome dell’edificio. La struttura perse alcuni dei suoi giardini originari, ma guadagnò una nuova centralità urbana.
Nell’Ottocento, dopo vari passaggi di proprietà, il palazzo venne acquistato dalla famiglia Mongiardino. All’inizio del Novecento, Evan Mackenzie, rappresentante dei Lloyd's di Londra, incaricò l’architetto Gino Coppedè di adattare l’edificio a sede della sua società assicurativa. Coppedè integrò elementi in stile Liberty, come il lucernario sul cortile principale, e apportò modifiche per creare spazi più funzionali, senza mai tradire l’eleganza storica del complesso.
Durante la Prima Guerra Mondiale, il palazzo servì come ospedale militare. In seguito, ospitò uffici comunali e, per un breve periodo, il Conservatorio di Genova. Oggi, grazie a un accurato restauro, è di proprietà privata e aperto al pubblico come sede di mostre temporanee, eventi culturali e ricevimenti.