‘Tempo di Natale’ è la rubrica de La Voce di Genova per per entrare nel clima delle feste, fra tradizioni e nuove tendenze. In ogni appuntamento esploreremo temi legati al periodo, dai regali alle playlist da ascoltare, passando dalla ricerca del regalo perfetto e senza dimenticare il Grinch che vive in ognuno di noi. Un viaggio tra magia, leggerezza e un pizzico di ironia per vivere al meglio il momento più atteso dell'anno. L’autrice è Martina Colladon, laureata in Scienze della Comunicazione, che porta avanti anche l’appuntamento della domenica dedicato alla Generazione Z.
Quando si parla di Grinch, viene naturale immaginare quel personaggio verde e scorbutico che odia il Natale creato dallo scrittore Dr. Seuss. Ma oggi i "Grinch" non sono personaggi di fantasia: esistono davvero, e sono più numerosi di quanto si possa pensare. Non è questione di rubare regali o sabotare festività, ma piuttosto di vivere il Natale in modo meno convenzionale o di non sentirsi affatto legati al suo spirito. Alcuni giovani, in particolare quelli della Generazione Z, vedono il Natale con un misto di nostalgia e disillusione. Da una parte, ci sono i ricordi d'infanzia legati a tradizioni familiari, cene abbondanti e decorazioni luminose. Dall’altra, però, cresce la sensazione che il Natale, così come viene vissuto oggi, sia intriso di obblighi, consumismo e aspettative sociali.
Molti Grinch moderni dichiarano che il Natale non li entusiasma più per diversi motivi. Uno di questi è il consumismo esasperato, che sembra soffocare il vero significato della festività. Le pubblicità iniziano già a ottobre, i centri commerciali si riempiono di folle ansiose e la pressione
di fare regali perfetti può diventare un peso insostenibile. Per chi non ha una famiglia unita o vive dinamiche familiari complicate, le festività diventano un periodo carico di stress piuttosto che di gioia.
Ma c’è anche chi si allontana dalle tradizioni natalizie semplicemente perché sente il bisogno di vivere questa stagione in modo diverso. Alcuni giovani approfittano delle vacanze per partire, scoprire nuovi luoghi o dedicarsi a sé stessi. Altri organizzano cene improvvisate con amici, creando nuove "famiglie" lontano dai legami biologici. Questa scelta non è solo una fuga dalle dinamiche familiari, ma spesso rappresenta un atto di libertà e di autoaffermazione.
Un elemento interessante è come i social media abbiano influenzato la percezione del Natale: piattaforme come Instagram e TikTok sono inondate di contenuti natalizi: decorazioni, ricette, consigli per i regali e soprattutto i famosi Vlogmas. Questo trend, in cui creator documentano ogni giorno di dicembre fino alla vigilia, offre spunti e ispirazione, ma a volte crea anche
aspettative irrealistiche. Per alcuni, i social media rappresentano un modo per immergersi nello spirito natalizio, anche se a distanza. Per altri, invece, amplificano il senso di inadeguatezza, perché il "Natale perfetto" mostrato online sembra impossibile da raggiungere. Tuttavia, molti giovani trovano nei social un’opportunità per reinventare la festività: un Natale minimalista, con regali simbolici o fatti a mano, o un Natale che si concentra su esperienze più che su oggetti.
Essere un Grinch moderno non significa odiare il Natale, ma viverlo secondo le proprie regole. Non tutti vogliono conformarsi alle aspettative sociali o familiari, e va bene così. Per alcuni, il Natale rimane un’occasione di unione e tradizione; per altri, è una pausa personale, un momento per staccare e ritrovare sé stessi. In fondo, forse anche il Grinch non aveva torto: il Natale non deve essere per forza una celebrazione imposta. Che si scelga di passarlo in famiglia, con gli amici o in completa solitudine, ciò che conta è trovare il proprio equilibrio. E, chissà, magari anche i Grinch moderni, alla loro maniera, riescono a sentire un po’ della magia delle festività.