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Genova | 21 dicembre 2024, 09:00

Morto sul lavoro in porto a Pra', salgono a otto gli indagati

Oltre all’autista del mezzo, gli altri nomi sono quelli del Console della Compagnia Unica Antonio Benvenuti e dei vertici del terminal Psa

Morto sul lavoro in porto a Pra', salgono a otto gli indagati

Sette nuovi indagati nel fascicolo aperto dalla procura di Genova per omicidio colposo, dopo la morte di Giovanni Macciò, il portuale travolto e ucciso da una ralla nel porto di Pra' mercoledì scorso, mentre lavorava nel turno di notte, da un collega della Culmv alla guida di un mezzo per la movimentazione dei carichi. 

I sette nuovi nomi, sempre nel contesto della colposità, sono quelli del Console della Compagnia Unica Antonio Benvenuti e dei vertici del terminal Psa, iscritti come atto dovuto per permettere la formazione della prova in contraddittorio con la partecipazione delle parti all'esame autoptico previsto per lunedì mattina alle 9, all'istituto di Medicina legale di Genova.

A tre giorni di distanza dal tragico schianto avvenuto nell'area della ferrovia interna al terminal portuale, proseguono le indagini che mirano ad accertare l'esistenza di eventuali profili di responsabilità in particolare sul fronte della sicurezza sul lavoro. I sette soggetti si aggiungono al primo indagato in ordine di tempo, P. R., l'autista 54enne che era alla guida del mezzo che ha investito il collega.  

L'uomo è risultato positivo alla cannabis, dagli esami tossicologici effettuati dopo l'incidente, e ha motivato con il suo legale la manovra anomala eseguita, alla base dell'investimento, con un 'colpo di sonno' dovuto all'iper lavoro.

Chi supervisiona sul governo delle aree, sugli accessi e la formazione alla sicurezza e alla quantità dei turni effettuati dai lavoratori non diretti dei terminal, è oggetto di accertamenti, così come lo sono le immagini delle telecamere del porto, con i nastri sequestrati a ritroso fino a 5 giorni prima della tragedia. Serviranno a capire se quella manovra ad 'u' sia stata un caso o se manovre rischiose effettuate in velocità, magari con fretta, fossero una circostanza ripetuta e un'abitudine. 

In queste ore è stato depositato un primo verbale della Asl che individuerebbe ipotesi di responsabilità che andranno chiarite con le indagini, mentre gli inquirenti hanno già smentito l'utilizzo di telefonini o dispositivi che avrebbero potuto costituire una distrazione alla guida, l'eventualità di un guasto meccanico al mezzo incidentato - nuovo, acquistato nel 2024 - verrà chiarita tramite perizia meccanica. Le tre ralle coinvolte sono state sequestrate, mentre sono in corso accertamenti sulle normative che amministrano il lavoro nello scalo e sulle banchine del porto, e sulle regolamentazioni alle quali sono sottoposti i lavoratori diretti dei terminal e quelli a chiamata, come i portuali della Culmv. 

Un aiuto fondamentale nella ricostruzione potrà arrivare dal terzo portuale coinvolto, il 47enne sbalzato nell'impatto della ralla fuori dal suo mezzo e rimasto ferito, ancora ricoverato in ospedale ma che nei prossimi giorni potrebbe essere sentito per fornire elementi importanti nel chiarire il quadro.

Valentina Carosini

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