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Attualità | 17 dicembre 2024, 08:00

Villa Doria a Pegli, non c’è tempo per la condivisione con il territorio: già iniziato il cantiere per la nuova area fitness

Il consigliere municipale Alessio Boni (Lista RossoVerde): "Si votano le mozioni all'unanimità e poi fanno quello che vogliono. Il parco viene giù a pezzi, erano altre le priorità"

Villa Doria a Pegli, non c’è tempo per la condivisione con il territorio: già iniziato il cantiere per la nuova area fitness

"Abbiamo votato una mozione all'unanimità per chiedere un percorso condiviso, la settimana scorsa. Ma adesso ci ritroviamo il cantiere, e siamo punto e a capo. Senza alcuna condivisione".

Alessio Boni, consigliere della Lista Rosso Verde in Municipio VII Ponente di Genova, fa il conto dei giorni trascorsi da quando l'assemblea aveva espresso parere favorevole a svolgere un percorso che coinvolgesse il territorio per l'allestimento di una nuova area fitness in un parco pubblico di Pegli, e i conti non tornano. Perché solo pochi giorni dopo l'ok e il parere favorevole espresso dall'assemblea, il cantiere di costruzione è apparso già pronto e senza pareri richiesti, per iniziare i lavori già approvati interamente dalla giunta di Palazzo Tursi, per la ⁠realizzazione di un’area fitness inclusiva all’interno del Parco di Villa Centurione-Doria, a Pegli

'Pedina grande mangia pedina più piccola', questo il succo della vicenda che ha lasciato amareggiati gli esponenti dell'opposizione municipale, convinti di poter attivare un percorso partecipato, per coinvolgere le associazioni e i comitati nella scelta delle caratteristiche della nuova area sportiva, superati però in corsa dalla decisione presa, impacchettata e già messa sotto l'albero dei residenti a Pegli.

Era già capitato poche settimane fa, stessa modalità, stesso quartiere: era stato il caso di Villa Rosa e del suo piccolo parco che ha già visto il taglio del nastro di un'area fitness all'aperto, inclusiva, finanziata tramite l’Accordo Quadro per l’allestimento di strutture sportive con un investimento complessivo di trentacinquemila euro, "l’eredità che il progetto di Genova 2024 Capitale Europea dello Sport lascerà alla città", come aveva spiegato il Comune.

Aree sportive aperte a tutti, in spazi pubblici, per contribuire ad incentivare "l’attività di sportivizzazione delle aree pubbliche dei nostri quartieri - spiegava sempre il Comune - sottolineando, ancora una volta, quanto la nostra Amministrazione creda fortemente nell’importanza dello sport" e anche sviluppare attività e aree "strumento di integrazione, inclusione, socializzazione" e ancora promuovere "buone abitudini per uno stile di vita sano e consapevole".

E fin qui tutto bene. Ma nessuna condivisione sull'investimento, sul progetto e sul resto delle aree che, osservano dai quartieri e dalla minoranza municipale, hanno da anni necessità di interventi urgenti, rimasti ancora una volta in attesa.

"Avevamo mesi fa votato una mozione in Municipio - racconta Boni - per la realizzazione di alcune aree fitness in alcuni quartieri del territorio. Da lì non se ne è saputo più nulla, scopriamo poi a dieci giorni dalle elezioni regionali del cantiere dentro Villa Rosa. Che crea un po' di malumore nella popolazione perché l'area è un parco per utenza dei bambini dai tre agli undici anni, di piccole dimensioni, che ospita un asilo. Non c'è stato alcuno strumento di condivisione né con le associazioni del territorio né con il Municipio, l'unica con cui hanno interloquito è la dirigente scolastica, questo ci ha detto la Giunta in Municipio". A pochi giorni dall'installazione, un attrezzo della Villa Rosa risultava già rotto.

 

E visto quello che era successo a Villa Rosa l'opposizione presenta una mozione in Municipio, "chiedendo, visto che conoscevamo le intenzioni di realizzare un'altra area fitness in Villa Doria, di fare una commissione ad hoc per decidere con associazioni e comitati quale sia il posto più idoneo e anche il tipo di attrezzature da scegliere, visto che è un mondo ampio quello dell'outdoor". Mozione approvata all'unanimità la settimana scorsa, "ma adesso ci ritroviamo il cantiere e siamo punto e a capo. Senza alcuna condivisione"

Il 10 novembre scorso la giunta aveva approvato il progetto di fattibilità per un’area fitness inclusiva all’interno del Parco di Villa Centurione-Doria, a Pegli, per una spesa di circa trentaduemila euro,  finanziati da comune e regione per "la realizzazione di interventi diretti a favorire l’inclusione delle persone con disabilità" attraverso la realizzazione o riqualificazione di infrastrutture anche per le attività ludico-sportive. Ma il cantiere è già operativo, poco spazio di intervento.

Qui verranno sistemati attrezzi per il fitness con pannelli dotati di qr code, app con personal trainer virtuale, un circuito calistenico, una fitness bike e una shoulder press entrambe inclusive e un pavimento anti-trauma. 

Ma i lavori da fare, quelli urgenti, per l'opposizione sarebbero ben altri. "In questi anni ho presentato almeno un paio di atti specifici su Villa Doria, ma in due anni non è mai cambiato nulla - continua Boni - Un esempio? Il camminamento al lato ponente del laghetto che è in una situazione di pericolo per chiunque ci passi, segnalata oltre un anno fa. Eppure quello è un pericolo, potrebbe farsi male qualcuno e non sto esagerando. Poi ci sono i giochi per i bambini da mettere a posto, impegno preso dal comune nel 2020 con la popolazione e mai portato a termine, proprio lì dove sorgerà l'area fitness".
"Sicuramente - conclude - torneremo sul tema, faremo una nuova interrogazione al prossimo consiglio, che però ormai sarà a gennaio". 

Valentina Carosini

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