Ogni domenica 'La Voce di Genova', grazie alla rubrica ‘Gen Z - Il mondo dei giovani’, offre uno sguardo sul mondo dei ragazzi e delle ragazze di oggi. Portata avanti per quasi due anni da Gaia Uccheddu, vede ora come autrice Martina Colladon, laureanda in Scienze della Comunicazione, che cercherà, settimana dopo settimana, di raccontare le mode, le difficoltà, le speranze e i progetti di chi è nato a cavallo del nuovo millennio.
Ogni anno, quando il mese di dicembre si avvicina, il Natale riporta con sé una sensazione di attesa, ma anche una certa divisione tra le generazioni. Se per alcuni rappresenta un momento di unione familiare, legato alla tradizione dei pranzi, delle cene e delle celebrazioni, per altri è un periodo da vivere più liberamente, lontano da obblighi e rituali. In un'epoca in cui il tempo sembra sempre più sfuggente e le priorità si mescolano, il Natale assume significati diversi per i giovani, che navigano tra il passato e la modernità.
Nonostante la crescente fluidità dei significati, per una parte della Generazione Z, il Natale rimane sinonimo di famiglia e tradizioni. Le riunioni familiari, il cibo condiviso e i regali sono momenti che continuano a conservare un grande valore. La familiarità con questi rituali, trasmessi di generazione in generazione, rappresenta ancora una forma di connessione emotiva importante. Per molti giovani, il Natale è un’occasione per fermarsi e rimanere ancorati a una tradizione che offre serenità e intimità, soprattutto in un mondo in continuo movimento. Al contrario, un altro gruppo della Generazione Z non percepisce il Natale come una festività da vivere in famiglia, ma piuttosto come un’opportunità per staccare dalla routine. In un mondo sempre più frenetico, con impegni professionali, scolastici e sociali, il periodo natalizio diventa una sorta di "break". Che si tratti di viaggiare, di rilassarsi lontano dalle responsabilità quotidiane o semplicemente di riflettere su sé stessi, il Natale, per loro, non è più solo il simbolo di unione familiare, ma anche di autonomia e di ricerca di pace interiore.
Questo dualismo tra tradizione e cambiamento fa emergere una riflessione interessante sulla Generazione Z. Mentre alcuni sono ancora legati ai riti di Natale e al calore della famiglia, altri tendono a reinterpretare la festività come un'opportunità di crescita personale. Il Natale di oggi non è più un’unica esperienza condivisa, ma una festività che ciascuno può vivere in modo diverso, a seconda delle proprie necessità e priorità.
È proprio questa flessibilità che caratterizza la visione dei giovani di oggi, pronti a reinventare le tradizioni e a dare un nuovo significato alle celebrazioni. Infine, per molti giovani, il Natale non è solo un momento per la famiglia, ma anche per allontanarsi dalle dinamiche familiari e viverlo in modo alternativo, con gli amici. Le cene improvvisate, i raduni informali o le semplici serate insieme sono una valida alternativa alla tradizione familiare. Questo approccio più moderno al Natale consente di creare nuovi legami e ricordi, scegliendo un'atmosfera che mette al centro la compagnia, il relax e la libertà da obblighi sociali e familiari.
A tutto questo si aggiunge il ruolo crescente dei social media, che influenzano profondamente le percezioni natalizie della Generazione Z. Il Natale, oggi, non è solo un fenomeno che si vive nel mondo fisico, ma anche virtuale, amplificato dalle piattaforme social. I Vlogmas, per esempio, sono diventati un trend in crescita, con milioni di visualizzazioni che documentano la preparazione e le tradizioni natalizie. Questi video non solo offrono intrattenimento, ma anche spunti per reinventare la propria celebrazione del Natale. Consigli sui regali, outfit festivi, decorazioni e idee fai-da-te sono solo alcuni degli argomenti che coinvolgono i giovani, permettendo loro di dare un tocco personale alle festività. In un’epoca in cui le tradizioni sono sempre più fluide e le aspettative personali hanno un ruolo centrale, la Generazione Z riesce a dare un significato unico e personale a una festività che, più che mai, è diventata un’opportunità di crescita, di riflessione e, naturalmente, di divertimento.