Nel 2025, i cittadini genovesi non vedranno aumenti della Tari, la tassa sui rifiuti, per le utenze domestiche, mentre ci sarà un leggero ribasso per quelle non domestiche. La Giunta Comunale, guidata dal sindaco reggente Pietro Piciocchi, ha approvato ieri mattina le nuove tariffe per il prossimo anno, confermando sostanzialmente i costi del 2024 e scongiurando rincari dovuti all’inflazione.
Il mantenimento delle tariffe, e in alcuni casi il loro miglioramento, è il risultato di un incremento delle utenze e delle superfici, elementi positivi che hanno influito sul calcolo finale. Il sindaco reggente, Pietro Piciocchi, che ha mantenuto la delega al bilancio dopo il passaggio formale di consegne con Marco Bucci, ha spiegato: “Le tariffe per l’annualità 2025 sono state approvate in tempo rispetto al bilancio, e questo è un dato positivo perché significa che i conti stanno bene. In passato, la tariffazione è stata spesso stabilita in primavera, ma questa volta siamo riusciti a essere più virtuosi”.
Piciocchi ha aggiunto che i costi sono in linea con quelli dell'anno scorso per le utenze domestiche e in leggera diminuzione per quelle non domestiche: “Una riduzione lieve ma importante, che segnala un trend che vogliamo mantenere e migliorare”.
I dati confermano questa tendenza. Le superfici soggette alla Tari non domestica sono aumentate da 8.105.626 metri quadrati nel 2024 a 8.283.180 metri quadrati nel 2025. “Le categorie che hanno registrato una maggiore crescita di superficie”, ha sottolineato Piciocchi, “sono uffici, studi professionali, generi alimentari, ristoranti, pub, officine e negozi di abbigliamento e calzature”.
Anche le utenze domestiche hanno visto un incremento: i metri quadrati sono passati da 96.940.000 nel 2024 a 97.227.000 nel 2025, mentre il numero totale di utenti è salito da 287.976 a 289.474. Questo aumento di duemila famiglie garantisce un maggiore gettito, evitando così aumenti delle tariffe. “Più avanti”, ha anticipato il sindaco reggente, “ci sarà l'accordo con i sindacati, come ogni anno, per garantire agevolazioni a quelle categorie e persone in difficoltà”.
Nel frattempo, stanno arrivando le cartelle del saldo per la Tari 2024, mentre l'acconto era stato richiesto la scorsa primavera. Grazie all'intervento del Comune, anche in questo caso è stata evitata una stangata dovuta all’inflazione. In passato, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) aveva concesso ai gestori la possibilità di calcolare l’impatto dell'inflazione sulle tariffe. Nella Città Metropolitana di Genova, i comuni hanno adottato diverse strategie, ma il Comune di Genova è riuscito a contenere gli aumenti, anche utilizzando risorse proprie.