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Politica | 12 dicembre 2024, 11:46

Regione, le opposizioni replicano al discorso d’esordio di Bucci: “Aspettavamo un piano Marshall, abbiamo sentito una lista della spesa”

Dai banchi della minoranza gli interventi in risposta alla nervosa presentazione del programma della scorsa settimana: “Chieda scusa ai liguri per aver candidato un consigliere uscente indagato per voto di scambio”

Regione, le opposizioni replicano al discorso d’esordio di Bucci: “Aspettavamo un piano Marshall, abbiamo sentito una lista della spesa”

Aspettavamo un piano Marshall, abbiamo sentito una lista della spesa”, “quello che si è insediato è il governo della schizofrenia”, “basta con il finto mito della meritocrazia”, “diteci a quanto ammonta il buco della sanità”, “chieda scusa ai liguri per aver candidato un consigliere uscente indagato per voto di scambio”.

Dai banchi delle opposizioni è arrivata la risposta al discorso di insediamento del neo presidente Marco Bucci, oltre due ore di interventi, come da regolamento, per consentire a tutti i gruppi di intervenire in replica alle parole di un Bucci apparso particolarmente nervoso alla sua prima uscita ufficiale in via Fieschi, una settimana fa. Lo stesso Bucci che, in apertura di seduta, ha ufficializzato il proprio ingresso nel gruppo consiliare ‘Vince Liguria - Noi Moderati’, mentre il suo avversario Andrea Orlando è entrato tra le fila del Pd.

Armando Sanna, capogruppo del Pd, ha aperto le danze andando a colpire sull’argomento caldo della campagna elettorale: “Chiediamo date certe per la risoluzione del problema delle liste d’attesa, ma c’è un assessore regionale che pochi minuti prima della conferenza stampa per l’annuncio della giunta si voleva ritirare perché non gli andava bene Matteo Bassetti a capo del Consiglio Superiore della Sanità. Qui creiamo sovrastrutture su sovrastrutture”. 
Poi l’affondo sul discorso di Bucci, mentre il presidente ha assistito dal propio scranno senza mai alzare lo sguardo: “Dal sindaco della Liguria ci aspettavamo un piano Marshall, abbiamo sentito una lista della spesa con tanto di un Bucci-show per distogliere l’attenzione sulla debolezza dei contenuti. Quello che si è insediato è il governo della schizofrenia. Avete vinto e rispettiamo il risultato delle urne, ma quello stesso risultato ci dice che a Genova chi vi conosce vi ha evitato”.

Lavoro, qualità della vita e sanità al centro dell’intervento di Selena Candia (AVS) che non ha risparmiato la propria stoccata: “Basta con il vostro finto mito della meritocrazia e basta pensare che tutti i problemi si risolvano con le infrastrutture”.
Focus sulla sanità anche per Giovanni Pastorino (Orlando Presidente) che ha chiesto al presidente un atto di “chiarezza e trasparenza” nel dichiarare pubblicamente “l’esatta portata del buco della sanità”. “Se ce lo diceste potremmo capire l’entità del problema - ha aggiunto Pastorino - sarebbe bello sapere quanto e se le aziende sanitarie possono assumere, o se per realizzare il vostro programma dovrete aumentare l’Irpef”.

Stefano Giordano (M5S) ha puntato sulla criminalità organizzata e sulla sua diffusione in Liguria, tornando sulla controversa risposta di Bucci in periodo di campagna elettorale: “Perché quando le è stato chiesto delle infiltrazioni mafiose ha liquidato la risposta con un “non me ne frega niente”? Non neghi come fa un certo sindaco imperiese suo amico e chieda scusa ai liguri per aver candidato un consigliere uscente indagato per voto di scambio”.

Dai banchi della maggioranza, Rocco Invernizzi (FdI) ha difeso e promosso i programmi dell’amministrazione in chiave turistica, infrastrutturale ed economica, mentre Carlo Bagnasco (FI) ha ribadito la “piena fiducia nell’amministrazione” per poi focalizzarsi sul tema mafia, sollevato dalle opposizioni: “Il nostro presidente non ha mai detto “chi se ne frega” della mafia, ma non può essere nemmeno una colpa per un amministratore che non ha mai conosciuto la mafia. La burocrazia, quella è una mafia, con i suoi cavilli, quelle sono le difficoltà che noi troviamo dal punto di vista amministrativo, dobbiamo parlare di buon governo”.

Consueto show di Angelo Vacarezza (FI) che, tra il serio e il faceto, nella propria risposta alle opposizioni è arrivato, ricordando l’esito elettorale, a evocare il ‘maracanazo’, la clamorosa sconfitta del Brasile nella finale mondiale del 16 luglio 1950 ad opera dello sfavorito Uruguay con tanto di paragone tra Marco Bucci e l’attaccante Ghiggia, autore del gol decisivo.

In aggiornamento

Pietro Zampedroni


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