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Attualità | 05 dicembre 2024, 12:27

Genova al centro del dibattito sull’emigrazione italiana: al via il congresso internazionale "Diaspore Italiane – Rappresentazione e Questioni di Identità"

Dal 5 al 7 dicembre, Genova ospita la quinta edizione dell’evento che riunisce oltre ottanta esperti da tutto il mondo per discutere il fenomeno migratorio. Tra le iniziative in evidenza, la presentazione della scultura in bronzo "We Come From There", che rappresenta una mano con il dito che indica l'Italia, che verrà posizionata nei principali porti del paese

Genova si conferma punto di riferimento internazionale per la riflessione sul tema dell'emigrazione italiana: da oggi, giovedì 5 dicembre, e fino a sabato, il capoluogo ligure ospiterà la quinta edizione del congresso internazionale "Diaspore Italiane - Rappresentazione e Questioni di Identità", un evento di approfondimento e discussione sul fenomeno migratorio italiano e le realtà museali ad esso dedicate. Il congresso si terrà al MEI – Museo Nazionale dell'Emigrazione Italiana e al Galata Museo del Mare, con ingresso libero.
L'evento, nato dalla collaborazione tra importanti organizzazioni nel settore delle migrazioni italiane, come il John D. Calandra Italian American Institute di New York, il MUNTREF - Museo de la Inmigración di Buenos Aires, il CO.AS.IT di Melbourne e le istituzioni genovesi MU.MA e Fondazione MEI, riunirà oltre ottanta esperti e professionisti provenienti da vari Paesi, tra cui Australia, Argentina, Brasile, Sudafrica, Stati Uniti, Italia, Kenya, Germania, Uruguay, Francia e Canada.
Il congresso analizzerà lo stato dell'arte sul fenomeno dell'emigrazione italiana e sulle realtà museali dedicate alle migrazioni. Tra i temi principali del congresso l'identità italiana nel contesto delle migrazioni, il turismo delle radici, la letteratura migratoria, la presenza italiana nei musei delle migrazioni e le questioni legate a razzismo, arte, salute mentale ed educazione.

Paolo Masini, Presidente della Fondazione MEI, spiega l’idea, in fase di realizzazione, di una scultura in bronzo "We Come From There", una mano con il dito che indica l'Italia, simbolo della passione, degli sforzi e dei sacrifici degli emigranti italiani. L'opera dell’artista romano Dante Mortet, sarà grande tre metri e mezzo, e verrà collocata nei principali porti di partenza dell'emigrazione italiana, come Genova, Napoli e Palermo, e all'estero grazie al contributo di istituzioni, associazioni e aziende di italo-discendenti. Alla base della scultura sarà presente un QR code che rimanderà alle storie degli emigranti che sono partiti da quel luogo.
L’obiettivo di We Come From There è diventare il simbolo della grande emigrazione italiana nel mondo e ricordare il contributo degli italiani alle società di accoglienza - spiega -. Il convegno di oggi vuole fare il punto sull’emigrazione italiana: abbiamo chiesto di venire a numerosi direttori di museo, esperti del mondo dell'emigrazione, proprio qui a Genova, dove sorge il Museo Nazionale dell'Emigrazione Italiana, a conferma del lavoro fatto di questi anni, del MEI come punto di riferimento italiano e internazionale sul tema”. 
Presente all’evento anche Marco Bucci, presidente di Regione Liguria, che ha ribadito l'importanza del Museo dell'Emigrazione Italiana, un simbolo del ruolo storico di Genova come punto di partenza per i migranti italiani: "Le nostre radici sono nel DNA di ogni italiano all'estero, ed è un legame che può concretizzarsi in investimenti sul territorio", ha affermato, sottolineando il valore economico del Turismo delle Radici.

Giorgia Barzetti, curatrice del MEI, ha sottolineato come il convegno sia una preziosa occasione di confronto tra musei, università e centri di ricerca internazionali. "Genova, con il Museo Nazionale dell'Emigrazione Italiana, può essere il capofila di una rete di musei italiani dedicati all'emigrazione", ha affermato, annunciando la nascita di una rete museale nazionale per i prossimi anni, in collaborazione con il Ministero degli Esteri.

Luigi Maria Vignali, Direttore Generale per gli Italiani all’Estero, ha sottolineato che l'iniziativa mira a "tradurre gli spunti accademici in prospettive concrete", come il progetto del Turismo delle Radici. "È un momento di incontro tra chi è partito e chi è rimasto in Italia, per valorizzare reciprocamente il nostro patrimonio culturale", ha detto Vignali, evidenziando il successo del sito Italea.com, con oltre 1,1 milioni di visitatori e più di 800 comuni coinvolti.

Giovanni Maria De Vita, responsabile del progetto Italia, ha poi annunciato la creazione della rete del Museo dell'Emigrazione Italiana: "Vogliamo condividere il patrimonio di conoscenze dei nostri musei, non solo per i viaggiatori delle radici, ma anche per il pubblico italiano, affinché apprezzi la storia dell'emigrazione e il potenziale degli 80 milioni di italiani all'estero". Ha citato esempi come Jill Biden e Martin Scorsese, sottolineando l'importanza di questi legami per il futuro del Paese.

Chiara Orsetti

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