Un gioiello ritrovato e riconsegnato alla comunità che torna a mostrarsi in tutta la sua bellezza.
È l’edicola di San Giovanni Battista in piazza Santa Croce, nel cuore del centro storico di Genova, un piccolo gioiello di arte sacra noto anche con il nome de ‘La Madonnetta’ che rappresenta un simbolo di devozione religiosa ma anche un tassello del patrimonio culturale.
Grazie all’impegno congiunto tra pubblico e privato, e all’attenta opera della restauratrice Emilia Bruzzo, l’edicola ha ritrovato il suo antico splendore. L’intervento è stato reso possibile dal progetto comunale “Adotta un’edicola votiva”, che ha visto l’associazione GenovApiedi farsi promotrice della raccolta fondi per finanziare il restauro.
Situata sulla facciata di un edificio residenziale in piazza Santa Croce, l’edicola è un esempio raffinato di arte devozionale.
Si tratta di un piccolo tempietto con semicolonne ioniche in marmi policromi, sormontato da una trabeazione e da un tettuccio in ardesia. Al suo interno, la statua di San Giovanni Battista, patrono di Genova, domina la scena, accompagnata da un enigmatico bambino che per alcuni rappresenta San Giovannino, mentre per altri sarebbe un semplice angioletto.
Questa ambiguità iconografica aggiunge un ulteriore fascino all’opera, che testimonia l’evoluzione della devozione popolare e la contaminazione tra arte e religione.
La statua, sebbene mutilata del braccio destro da decenni, mantiene una straordinaria potenza simbolica, richiamando l’immagine del santo come precursore e testimone del sacrificio di Cristo.
Piccoli capolavori, nati nel Medioevo, che nel corso dei secoli sono diventati l’espressone di una città e che, in segno di fede e non solo, hanno visto la diffusione capillare di edicole votive nei vicoli della Superba.
Oltre alla loro funzione religiosa, le edicole avevano anche un’utilità pratica: illuminavano le strade e fungevano da punti di riferimento in una città dove i vicoli spesso non avevano nomi propri. Questo intreccio tra praticità e spiritualità rende le edicole votive un unicum nel panorama urbano genovese, simboli di un’identità che attraversa i secoli.
L’intervento su "La Madonnetta" è emblematico del successo del bando “Adotta un’edicola votiva”. Promosso dal Comune di Genova, in collaborazione con l’Università e la Soprintendenza, il progetto mira a coinvolgere i privati nella tutela di questi beni straordinari. In questo caso, l’associazione GenovApiedi ha dimostrato come il turismo sostenibile e la valorizzazione del patrimonio possano andare di pari passo.
Il presidente dell’associazione, Massimo Colucci, spiega: “Andare a piedi, lentamente, scoprendo angoli nascosti della nostra città è il modo migliore per apprezzare la ricchezza e la bellezza di Genova. Siamo fieri di aver contribuito al restauro di un’opera tanto significativa.”
Con il restauro di quest’edicola, Genova riafferma il proprio legame con la storia e l’arte, offrendo ai cittadini e ai visitatori un’opportunità unica per riscoprire il suo cuore antico.
La città, che un tempo contava quasi ottocentocinquanta edicole votive, conserva oggi un numero più limitato ma non meno prezioso di queste opere, vere e proprie testimonianze della spiritualità e della creatività genovese. È nostro dovere come cittadini e studiosi garantire che continuino a raccontare la loro storia, illuminando non solo i vicoli, ma anche le anime di chi le osserva.