Cultura - 03 dicembre 2024, 14:38

‘Il cappello di paglia di Firenze’, il capolavoro di Nino Rota scalda il Teatro Carlo Felice

Previsto anche il concerto ‘Memorie’ con le musiche di Guido Ghetti: un intenso percorso musicale con un tributo alle vittime del crollo del Ponte Morandi

Due eventi distinti, ma ricchi di significato, si alterneranno sul palco e nel Foyer del Teatro Carlo Felice di Genova, offrendo al pubblico genovese un'esperienza musicale che passa dal sorriso alla riflessione, in attesa del Natale e dell’immancabile appuntamento con ‘Lo Schiaccianoci’, il 21 e 22 dicembre, con l’Armenian National Opera and Ballet Theatre e la direzione di Karen Durgaryan

Venerdì 13 dicembre alle ore 20 appuntamento con la farsa musicale in quattro atti Il cappello di paglia di Firenze di Nino Rota inaugura una serie di repliche che continueranno fino al 17 dicembre. Tratta dalla commedia francese Un chapeau de paille d’Italie di Eugène Labiche e Marc-Michel, l’opera è uno degli esempi più brillanti del genio di Rota, conosciuto per le sue colonne sonore cinematografiche. Con un cast stellare, tra cui Marco Ciaponi nel ruolo di Fadinard, Nicola Ulivieri come Nonancourt e Benedetta Torre nel ruolo di Elena, la regia è affidata a Damiano Michieletto, mentre sul podio dell’orchestra ci sarà Giampaolo Bisanti. 

Lo spettacolo, con scene di Paolo Fantin e costumi di Silvia Aymonino, si inserisce nella stagione lirica del Teatro Carlo Felice, in una versione rinnovata dell'allestimento del 2007. Il direttore d'orchestra Bisanti ha descritto l'opera come "un inno alla vita", sottolineando il ritmo vorticoso della partitura, capace di evocare un'ampia gamma di emozioni, dalla comicità alla malinconia. Il regista Michieletto, d'altra parte, ha voluto mettere in risalto l'importanza della "porta" come simbolo centrale dello spettacolo: apertura e chiusura, nascondiglio e fuga, una metafora perfetta per il vaudeville ottocentesco che viene così magistralmente riportato in scena. Come ha spiegato Pierangelo Conte, Direttore Artistico del Carlo Felice: "Il cappello di paglia di Firenze è un'opera divertentissima, un allestimento moderno e ricco di luce, con una nuova produzione nella quale debuttano tutti. Stiamo scrivendo una pagina nuova

Il Sovrintendente Claudio Orazi ha voluto sottolineare l'importanza di questo evento non solo per il pubblico genovese, ma anche per il prestigio internazionale che questa produzione potrebbe avere: "Lo spettacolo di Damiano Michieletto sarà ospite all’Operà di Liegi, dove ce lo hanno richiesto, perché è una produzione che potrebbe anche girare il mondo in altri teatri."

‘Il cappello di paglia di Firenze’ è una commedia esilarante che vede protagonista Fadinard, un giovane uomo che, nel giorno delle sue nozze, si trova in una situazione rocambolesca. Mentre è in carrozza diretto al matrimonio, il suo cavallo divora un cappello di paglia appartenente a una donna sposata, Anaide, che si trovava in compagnia del suo amante. Per evitare che il marito di Anaide scopra il tradimento, la donna implora Fadinard di trovare un cappello identico per sostituirlo. Così, il giovane si lancia in una frenetica corsa attraverso Parigi alla ricerca del cappello, incontrando una serie di personaggi bizzarri e affrontando mille peripezie. In questo vortice di gelosie, travestimenti e inganni, Fadinard deve risolvere la situazione senza far saltare in aria il proprio matrimonio, il tutto condito da un ritmo serrato e comico.

La musica cambia tono giovedì 12 dicembre alle ore 18.00, quando nel Primo Foyer del teatro si terrà il concerto ‘Memorie’, un evento altrettanto significativo ma di tutt'altra natura. Le musiche di Guido Ghetti, Primo oboe dell'Orchestra dell’Opera Carlo Felice, saranno eseguite dai solisti Francesco Loi (flauto), Giovanni Battista Fabris (violino), Riccardo Agosti (violoncello), Alessandro Salandrini (percussioni) e Giacomo Battarino (pianoforte). Il tema della memoria attraversa l’intero programma, con brani come Images de Jeunesse e la Sonata per flauto e pianoforte, che vedranno la loro prima esecuzione assoluta. Ma è soprattutto Requiescant in pace e Elegia, dedicate alle vittime del crollo del Ponte Morandi, a donare al concerto una profonda valenza emotiva e commemorativa. 

Orazi ha descritto questo appuntamento come un modo per legare ancora di più il teatro alla storia della città: "È un’occasione speciale per commemorare le vittime del Ponte Morandi, e un segno della creatività contemporanea. Siamo molto orgogliosi di presentare le musiche di Ghetti, un nostro professore d’orchestra e un eccellente compositore”. Anche Conte ha voluto sottolineare l’importanza di questo evento nella programmazione variegata del Carlo Felice: "È un concerto monografico con musiche di Guido Ghetti, un’opportunità unica per il nostro pubblico di ascoltare brani contemporanei inediti”. 

L’ingresso è libero, sino a esaurimento posti. 

Informazioni su www.operacarlofelicegenova.it