Era stato condannato a quattro anni per falso aggravato dopo i fatti della scuola Diaz al G8 di Genova del 2001, ora chiede la revisione del processo.
Il ‘super poliziotto’ Francesco Gratteri si è rivolto alla Corte d’appello di Milano che ha fissato l’udienza per dicembre, mentre la Procura generale ha chiesto che la revisione venga respinta.
Gratteri, noto per aver partecipato negli anni Novanta alla cattura di alcuni boss mafiosi tra i quali Leoluca Bagarella e Giovanni Brusca, nel 2001 era direttore del Servizio Centrale Operativo della Polizia. È stato anche direttore dell’Antiterrorismo, questore di Bari, prefetto e direttore della Divisione Anticrimine Centrale.
Poi la condanna a quattro anni dopo i fatti di Genova e le violenze alla scuola Diaz per i quali, lo ricordiamo, l’Italia è stata condannata più volte dalla Corte di Strasburgo con l’accusa di tortura. Nel procedimento Gratteri è stato condannato per falso aggravato.
Già la Corte d’appello di Torino si era pronunciata negativamente (senza nemmeno aprire l’udienza) in merito all’istanza di revisione, poi Gratteri, tramite i propri legali, ha presentato ricorso e secondo la Cassazione la sua richiesta non era “manifestamente infondata”. Adesso, secondo la Procura, non ci sarebbero prove sufficienti per chiedere una revisione del processo, ma la decisione definitiva verrà presa a dicembre.
Francesco Gratteri non è il solo ad aver impugnato la sentenza di condanna relativa ai fatti del G8. Anche altri poliziotti condannati per falso e calunnia, sempre per il pestaggio della Diaz, si erano rivolti alla Corte Europea per i Diritti Umani che, però, aveva bocciato il loro ricorso.
Redazione