Dopo quarantacinque anni, la Pelletteria Diana di Chiavari abbassa la serranda, e un pezzo di città se ne va insieme a lei. Gestito dalla famiglia Podestà dal 1979 il negozio di via Martiri della Liberazione, nato come cappelleria e valigeria alla fine del 1800, chiuderà definitivamente il prossimo 30 dicembre.
Una decisione non facile, ma necessaria, come spiegano Guendalina Podestà e Alessandra Iacomini, alla guida dell’attività che negli ultimi anni si è concentrata sulla vendita di scarpe, borse e accessori nel cuore della cittadina rivierasca. “Abbiamo cercato delle soluzioni alternative alla chiusura, ma purtroppo non è stato possibile. Alla base della decisione non ci sono motivi economici, bensì generazionali: siamo in pensione e non abbiamo un ricambio, non c’è nessuno che può prendere il nostro posto. Noi siamo la seconda generazione, ma i nostri figli hanno deciso di prendere altre strade”.
Il lavoro in negozio è effettivamente molto impegnativo: “Non si tratta solo di vendere e di star dietro al bancone, occorre essere sempre aggiornati, e non abbiamo trovato nessuno disposto a investire in questo settore. Speravamo sinceramente che qualcuno potesse rilevare l’attività e andare avanti con la vendita di questa tipologia di prodotto, ma ci siamo resi conto che è un'attività molto impegnativa: ci vuole una preparazione perché uno sprovveduto non può intraprendere così dal nulla. Bisogna essere molto bravi nell'acquistare, perché se si sbaglia è molto rischioso, anche perché si investono tanti tanti soldi”.
Inoltre il lavoro è molto cambiato nel corso degli anni: “Quando abbiamo iniziato non esistevano neppure i saldi, i campionari erano spesso ripetitivi e si procedeva solo con i riassortimenti - continuano a spiegare Iacomini e Podestà -. La moda ha poi iniziato a cambiare rapidamente, con ricambi continui e nuove aziende produttrici a cui fare attenzione. Negli ultimi anni, poi, c’è stato un aumento dell’età della clientela: i giovani ormai sono abituati a comprare online, ed è difficile che entri in negozio”. Non mancano però gli affezionati, che hanno dimostrato grande affetto ai titolari anche durante questo momento difficile: “Alcune delle nostre clienti più affezionate hanno iniziato a frequentare il negozio che erano ancora delle bambine, venivano accompagnate dai nonni e dai genitori. Ci hanno manifestato molto affetto, e stiamo vendendo tantissimo durante questo periodo di liquidazione. Non ci aspettavamo così tante persone, veramente al di là delle aspettative”.
La vendita promozionale proseguirà con sconti dal trenta al settanta per cento fino alla chiusura della Pelletteria Diana, con la speranza che le vetrine che affacciano su una delle principali vie di Chiavari non restino vuote a lungo: “Non sappiamo dopo il 30 dicembre cosa succederà, ma speriamo che si riescano ad affittare i locali perché sarebbe veramente un peccato. E’ stato un bel percorso, sicuramente impegnativo anche dal punto di vista personale, perché un negozio come questo richiede veramente tanto tempo ed energie, ma ci ha dato moltissima soddisfazione”.