Le indagini sul caso di violenza sessuale denunciato dalla consigliera comunale di Genova, Francesca Ghio, sono state affidate ai carabinieri su disposizione del sostituto procuratore Federico Panichi. Gli investigatori dovranno condurre i primi accertamenti per ricostruire l'episodio di cui Ghio ha parlato pubblicamente in consiglio comunale, rivelando di essere stata vittima di abusi da parte di un uomo all'età di dodici anni. La consigliera potrebbe essere ascoltata già la prossima settimana.
Uno degli aspetti fondamentali da chiarire sarà la datazione dei fatti. Ghio ha dichiarato che le violenze sarebbero iniziate nel 2006 e si sarebbero protratte per alcuni mesi. Se questa versione fosse confermata, l'inchiesta rischierebbe l'archiviazione, in quanto i reati sarebbero prescritti. Tuttavia, se emergesse che gli abusi sono proseguiti almeno fino al 2012, ci sarebbero ancora margini per procedere legalmente contro l'aggressore. Ghio ha descritto l'uomo come un dirigente di rilievo della Genova bene, vicino alla sua famiglia, e residente nel quartiere di Castelletto.
L'avvocato di Francesca Ghio, Michele Ispodamia, ha dichiarato che la sua assistita è pronta a collaborare con la magistratura, fornendo dettagli utili sull'identità dell'uomo. "La mia assistita - ha commentato l'avvocato - si è detta disponibile a rilasciare dichiarazioni ai pm su modalità, tempi delle violenze e sull'identità dell'uomo. Non ha fatto questa denuncia per ottenere un risarcimento, ma si è sentita in obbligo morale di farlo. Per lei è stato come elaborare un lutto per gli atti subiti e ritiene di uscire allo scoperto raccontando una vicenda, auspicando che possa dare coraggio alle donne che vogliono denunciare una violenza"