Attualità - 29 novembre 2024, 12:00

Genova-Milano in meno di un’ora: quel sogno solo sulla carta da oltre vent’anni

Bucci annuncia che il traguardo sarà raggiunto nel 2026 con il Terzo Valico, mentre l’anno successivo si scenderà sotto i sessanta minuti con la fine del sestuplicamento a Pavia

Lucio Dalla nel ’79 diceva che con l’arrivo del nuovo anno “sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno” e poi anche che “ci sarà da mangiare e luce tutto l’anno”, che “anche i muti potranno parlare”.
Quarantacinque anni dopo Marco Bucci aggiorna il libro delle promesse annunciando che nel 2026, con il Terzo Valico, si andrà in treno da Genova a Milano in un’ora e che l’anno successivo, con la fine del sestuplicamento a Pavia, si scenderà anche sotto i sessanta minuti.

Obiettivo ambizioso, troppe volte rimandato

Per il neo presidente quello dei cantieri in ritardo è un nervo scoperto. Ha dimostrato più volte di mal sopportare le contestazioni in merito, che si tratti della nuova diga foranea o di qualsiasi altra grande opera in corso. E il Terzo Valico non fa eccezione, tanto da spingere l’ex sindaco di Genova ad annunciare un obiettivo che, sulla carta, viene sbandierato da anni senza alcuna dimostrazione concreta.
Il collegamento ferroviario tra Genova e Milano è sempre stato al centro del dibattito politico quando si parla di infrastrutture e delle criticità liguri. Due delle città più importanti d’Italia, due colonne del Nord, distanti circa centoquarantadue chilometri percorribili, secondo Google Maps, in due ore di auto. Considerata la centralità delle rispettive stazioni, il treno rappresenta quindi un’alternativa valida, ma c’è sempre il nodo dei tempi.

Lo stato delle cose

In attesa che il ‘miracolo’ annunciato da Bucci diventi cosa concreta, al momento la soluzione più rapida per raggiungere Milano da Genova Principe in un giorno lavorativo è il Frecciarossa delle 7.05 che arriva in Centrale alle 8.35: un’ora e mezza netta. Il secondo convoglio più veloce è l’Intercity delle 21.22 che arriva alle 23.01 che impiega un’ora e trentanove minuti. Poi, analizzando solamente le soluzioni senza cambi, ci sono i vari regionali che arrivano anche a un’ora e cinquantacinque minuti.
Anche nei festivi il record lo ha il Frecciarossa del mattino che il sabato e la domenica parte da Principe alle 6.53 per arrivare a Milano alle 8.35 in un’ora e quarantadue minuti. Poi c’è l’Intercity delle 11.17 che arriva a Milano alle 13.03 mettendoci un’ora e quarantasei minuti.
Tra gli Intercity del fine settimana il record negativo lo ha quello delle 13.15 che arriva a Milano alle 15.05 in un’ora e cinquanta minuti, poi ci sono i regionali che arrivano anche a un’ora e cinquantanove minuti.

Le criticità segnalate da Assoutenti

Una situazione che in settimana è stata denunciata anche da Assoutenti che, nel commentare l’intervento dell’assessore regionale ai Trasporti, Marco Scajola, in merito alla continuità dell’orario dell’Intercity 505 che porta dalla Liguria a Roma, ha sottolineato le criticità del servizio in direzione Milano. “Lanciamo un grido d’allarme sui collegamenti con Milano e la mobilità lombardo-ligure - si legge nella nota di Assoutenti firmata dal presidente nazionale Gabriele Melluso - per la prossima estate è prevista una mole enorme di lavori tra luglio e settembre fino alla sospensione intera del transito sul ponte di ferro di Bressana”.
L’associazione, quindi, chiede all’assessore Scajola un tavolo con le società ferroviarie per cercare soluzioni. Perché i lavori per il Terzo Valico e per il nodo di Genova comportano anche chiusure, ritardi, disagi che di certo non avranno un impatto positivo sui collegamenti tra la Liguria e Milano. Senza dimenticare che, perché non vive vicino al capoluogo, si aggiungono ore e ore di viaggio per raggiungere Genova passando anche, per esempio, dalla linea a binario unico tra Finale e Andora.

Le incognite del progetto

Senza dimenticare anche che qualche tempo fa una parte del cantiere per il Terzo Valico è stato fermato per una imponente fuga di gas sotterranea che ha anche aperto all’ipotesi di un giacimento. Sono state effettuate tutte le verifiche, ma servirà altro tempo per capire se si tratti o meno di un giacimento e per comprendere come portare avanti il cantiere. 
Intanto Bucci non molla sul suo mantra del lavoro pancia a terra: “Tiriamoci su le maniche e facciamo in modo che il ritardo non ci sia”.

Il Terzo Valico in numeri

Il Terzo Valico, lo ricordiamo, prevede un tracciato di cinquantatré chilometri, trentasette dei quali in galleria, che attraverserà le province di Genova e Alessandria con due ‘canne’ sotterranee che consentiranno ai treni di raggiungere anche la velocità di duecentocinquanta chilometri orari. Nella pratica, consentirà di velocizzare i collegamenti tra Liguria e Lombardia, tra Genova e Milano. Resta da capire quando.