I dati Istat e quelli delle principali piattaforme web per la prenotazione di camere o case vacanza tracciano la mappa turistica d’Italia e, nel dettaglio, anche di Regioni e Comuni.
Nel 2023 il nostro Paese ha accolto 133,6 milioni di vacanzieri con 447,2 milioni di presenze registrate negli esercizi ricettivi. Dati che portano a marcare un nuovo record storico superando il picco raggiunto nel 2022 con 131,4 milioni di arrivi e 436,7 milioni di presenze. Rispetto al 2022 i flussi turistici sono aumentati del 12,8% in termini di arrivi (+15,1 milioni di persone registrate negli esercizi ricettivi) e dell’8,5% in termini di presenze (+35,2 milioni di pernottamenti). Il 2023, inoltre, è segnato anche dalla forte ripresa della componente straniera, la quale in termini di presenze è tornata a rappresentare oltre la metà della domanda turistica (il 52,4% del totale).
La Liguria nel panorama italiano
In questo scenario, come si posizionano la Liguria e il suo capoluogo?
La nostra regione nel 2023 ha accolto 8.845.282 turisti residenti e 7.238.669 non residenti per un totale di 16.084.210. Un dato che rappresenta il 3,6% dell’afflusso turistico di tutta Italia con un aumento del 4% sul 2022/2023 e del 6,7% sul 2019/2023.
Le presenze negli alloggi per vacanze o altre strutture per brevi soggiorni in Liguria hanno rappresentato il 5,8% del nazionale secondo i dati delle piattaforme e del 3,4% secondo Istat. Sono i clienti esteri a preferire la prenotazione via web e la Liguria, con il suo 74,3%, si piazza tra le regioni maggiormente attrattive per i vacanzieri stranieri. Oltre la metà dei turisti provenienti dall’estero arrivano da Germania, USA, Francia e Regno Unito.
Genova: tra le prime 50 città italiane
In tutto questo Genova si piazza tra i primi cinquanta Comuni italiani per presenze negli esercizi ricettivi. Il capoluogo ligure è al ventitreesimo posto con 2.249.509 vacanzieri, lo 0,5% del totale nazionale.
Scende al venticinquesimo posto, invece, per occupazione mensile dei posti letto con un tasso di occupazione medio del 53,2% (con un picco massimo del 73,5% e un minimo del 36,6%) e un indice di stagionalità del 23% che indica una distribuzione omogenea dei flussi su tutti i mesi dell’anno, aspetto comune a molte altre grandi città d’Italia.
Una classifica che da un lato porta Genova tra le mete turistiche più ricercate in Italia, mentre dall’altro spinge a una continua riflessione sull’impatto che i flussi turistici stanno avendo sulla vita quotidiana della città, specie nel centro storico e nei quartieri che fanno i conti con la costante proliferazione di case vacanza. La conseguenza è chiara: per i residenti e per chi cerca una casa in affitto a un prezzo accettabile non resta che spostarsi altrove, lasciando il centro in mano a una costante toccata e fuga e al diretto e conseguente adeguamento dei costi.
Anche la politica sta iniziando a interessarsi della cosa, ma forse dichiarare guerra alle key box non è il primo passo ideale per una giusta coabitazione tra le esigenze dei turisti e quelle dei residenti.