Da settimane, vetrine dei negozi e pubblicità su tutti i mass media non fanno che annunciare sconti strepitosi in occasione del Black Friday.
Un appuntamento per molti ritenuto imperdibile, una vera e propria occasione per concedersi qualche sfizio, magari tecnologico, e per dare il via allo shopping natalizio salutando l’arrivo di dicembre.
Ma cosa c’è dietro questa usanza tutta americana che da qualche anno ha coinvolto anche il resto del mondo?
Per scoprire la tradizione del Black Friday bisogna tornare agli anni Sessanta, più precisamente al 1961 quando per la prima volta, a Philadelphia, comparve questo nome. Il riferimento sembrava essere quello del traffico congestionato dalla frenesia degli acquisti provocata dagli sconti anche dell’80%, che i negozi proponevano solo per quel giorno, il venerdì dopo il Ringraziamento.
Ma, secondo un’altra teoria, l’origine del termine ‘venerdì nero’ si lega alla compilazione dei libri contabili. Questa, infatti, avveniva con inchiostro di due colori: rosso per le perdite e nero per i guadagni. Le vendite straordinarie legate anche al Ringraziamento, festività della tradizione americana legata ai padri pellegrini e celebrata l’ultimo giovedì di novembre, facevano registrare un’impennata di segni in nero e da qui sarebbe derivato il nome.
Nel corso degli ultimi quarant’anni, il fenomeno si è ampliato coinvolgendo soprattutto le grandi catene americane, capaci di attirare clienti e aumentare così i profitti pre natalizi.
Una strategia che proprio quest’anno compie cento anni.
Sì, perché se il termine Black Friday ha poco più di sessant’anni, l’idea di inaugurare la stagione dello shopping natalizio subito dopo il ringraziamento è nata nel 1924 quando la catena Macy’s inaugurava la stagione con una grande parata proprio il venerdì dopo il Thanksgiving.
Dall’inizio del nuovo millennio, al Black Friday ha fatto seguito il Cyber Monday, il lunedì successivo, con sconti e offerte dedicate solamente agli acquisti on line.
Oggi questi fenomeni non riguardano più solo l’America. L’Europa, così come l’Italia, ha adottato queste usanze estendendo le durate degli sconti e facendo di novembre un vero e proprio mese chiave per il commercio.
Dunque, nonostante il nome, il Black Friday non ha nulla di negativo, se non per il portafogli che, inevitabilmente, si alleggerisce.
Anche in Italia è diventato un appuntamento immancabile per chi cerca il regalo perfetto a un prezzo vantaggioso.
COSA ACCADE IN ITALIA
Il Black Friday si è diffuso nel nostro paese a partire dal 2010, grazie anche all’importante spinta del commercio on line e alle strategie dei rivenditori internazionali.
Oggi, il ‘venerdì nero’ è atteso da tanti, anche dalle piccole boutique che hanno fatto dell’occasione una vetrina per i propri prodotti e creazioni con l’idea di fidelizzare il cliente e di farsi conoscere sempre di più.
Il Black Friday ha finito per influenzare anche la stagione dei saldi invernali cambiando le abitudini dei consumatori che, in cerca dell’affare del momento, pianificano con maggiore attenzione gli acquisti.
Le offerte, spesso, iniziano alcuni giorni prima del venerdì ufficiale e terminano poi con il cyber monday tenendo focalizzata l’attenzione degli utenti in cerca del risparmio.
Ma tutto questo non manca di attirare critiche. A far maggiormente discutere è l’impatto ambientale del consumo intensificato, soprattutto nella parte on line, che rende frenetico il lavoro nei settori della logistica e dei trasporti. Non mancano quindi spinte verso un’ottica ‘green’ che vuole promuovere un approccio più sostenibile.