Tredici ore di scalata per arrivare al Paradiso. Tanto è durata la semifinale di ritorno del Campionato di Serie A1 tra Park Tennis Club Genova e Circolo Tennis Rungg Appiano. In palio la finale scudetto del prossimo 8 dicembre a Torino. Si partiva dal 3-3 della gara di andata.
Subito in salita la sfida per il Park Tennis club Genova. Marius Copil accusa subito dolori alla spalla destra. Lotta come un leone ma si deve arrendere in due set (3-6, 2-6) ad Alexander Weis. Anche Matteo Viola, infortunatosi nella gara di sette giorni fa, non è al meglio e deve lasciare strada a un ottimo Federico Gaio che si impone con un doppio 6-2.
Prova Gianluca Mager a far partire la rimonta. Vince contro Fabian Marcelo il primo set al tie-break (7-4). Perde il secondo per 4-6 ma nel terzo va avanti e ha ben 5 match point. Non riesce a chiudere la sfida e si arrende dopo tre ore e 11 minuti di gara per 5-7 nel terzo set. Nel quarto singolare Luigi Sorrentino ha l’obbligo di vincere. Parte bene contro Maximilian Figl e vince 6-3 il primo set. Subisce la rimonta nel secondo parziale 4-6) ma riesce a imporsi con grande personalità nel terzo (6-1).
Il Park deve vincere i due doppi per prolungare la sfida al doppio di spareggio. Copil non c’è la fa. Non riesce a scendere in campo. La prima sfida vede Viola e Sorrentino opposti a Bortolotti e Weis. Primo set per gli alto atesini (3-6). Grande cuore per il Park che reagisce e conquista il secondo set (6-3). Si va al super tie break. E il Park getta il cuore oltre l’ostacolo e lo vince 10-5 prolungando la sfida al secondo decisivo doppio.
Mager e Naso provano nell'impresa contro Gaio e Figl. La coppia del TC Rungg va subito in vantaggio con un doppio break. Il Park non molla e si porta sotto fino al 3-5. Il set si chiude comunque in favore degli ospiti (3-6). Nel secondo set i gialloblu subiscono subito il break. Ma recuperano. Rimontano e sorpassano (4-3). Il Rungg non si arrende. Pareggia e mette la freccia (4-5). Il Circolo di Appiano chiude una giornata infinita vincendo l’ultimo set (4-6) e portando a casa un sofferto successo per 2-4 e conquistando la finale scudetto.
Solo applausi per il Park Tennis Club che nonostante infortuni e sfortuna non ha mai mollato giocando con il cuore sei match infiniti per un totale di 13 ore di tennis. Una giornata epica.
"L'obiettivo delle semifinali è stato raggiunto con soddisfazione", sottolinea Marco Rognoni, direttore sportivo del Park Tennis Club. "La gara contro il Rungg si è decisa a Bolzano dove potevamo chiudere 4-2 e per una manciata di punti abbiamo perso. Sapevamo che al ritorno, con il loro straniero, sarebbe stata durissima. Senza dimenticare che abbiamo avuto Viola non al 100% e Copil che si è fatto male nel warm up. Ringraziamo i nostri giocatori che hanno dato tutto sul campo con grande attaccamento ai colori. E i soci che sono rimasti vicini alla squadra per una maratona di oltre 13 ore. E' finita tra gli applausi, con amarezza ma anche orgoglio per una stagione giocata al massimo".
Amarezza e orgoglio anche per il Capitano, Gianluca Naso. "Per vincere uno scudetto, in particolare con questa formula, serve anche un pizzico di fortuna e noi non l'abbiamo avuta. Gli infortuni di Viola e Copil non ci hanno permesso di giocare al meglio delle nostre possibilità. Però dico con grande orgoglio che non ho mai visto il Park così affiatato come ieri. Su tutti i soci e la scuola tennis. Sono rimasti fino alle 23 per sostenerci. Siamo orgogliosi. Mi spiace per Gianluca Mager che ci teneva e meritava di giocare una finale scudetto. Adesso facciamo un grande in bocca al lupo al Tc Santa Margherita affinché arrivi in finale a difendere i colori della Liguria".
Sul fronte femminile si è giocata a Cagliari la gara di ritorno dei play out salvezza. Le gialloblù del Park erano chiamate a una impresa quasi impossibile, dopo la sconfitta per 1-3 dell'andata. Anne Schaefer ha perso il primo match contro Alessandra Mazzola (6-3, 6-4) mentre Cristiana Ferrando con grande cuore e orgoglio ha pareggiato, superando 7-5, 6-0 Barbara Dessolis. Nella terza sfida Anita Bertoloni non è riuscita a imporsi sulla sarda Marcella Dessolis che ha chiuso 6-4, 6-3. Sempre prive delle straniere Daria Semenistaja e Carlota Martinez Cirez, le ragazze capitanate da Giorgia Buchanan hanno lottato fino all'ultimo senza riuscire però ad evitare la retrocessione in Serie A2.