Riparte con uno striminzito pareggio in casa del Palermo il campionato della Sampdoria, che strappa un punto alla "Favorita" al termine di una gara di grande sofferenza, dove ancora una volta sono venute a galla le difficoltà dei blucerchiati a creare gioco e occasioni da gol.
La tanto chiacchierata rivoluzione tattica, praticamente già definita all'indomani della debacle di Pisa, trova conferma nel 4-2-3-1 disegnato da Sottil, con La Gumina in avanti al posto dell'infortunato Coda e il trio Akinsanmiro-Tutino-Pedrola sulla trequarti. L'infortunio di Romagnoli dopo pochi secondi costringe il tecnico blucerchiato a rispolverare anche Ferrari al centro della difesa, mentre il Palermo di Dionisi prosegue sulla strada del 4-3-3 che, nel primo tempo, permette ai siciliani di sviluppare la manovra in maniera più fluida rispetto alla Samp. Di Francesco a sinistra, supportato da Ceccaroni, è una spina nel fianco della difesa ligure, che fatica a contenere l'attaccante rosanero: al 16' il suo destro finisce di poco a lato, così come la botta dal limite di Ranocchia quattro minuti più tardi.
Il Palermo cresce con il passare dei minuti, ma l'episodio che rompe l'equilibrio lo trova, un po' a sorpresa, la squadra di Sottil: il lancio lungo in area di Ferrari (38') mette a nudo tutti i limiti, a livello di marcatura, di Baniya e Nikolau, che confezionano a Tutino il pallone dell'1-0.
Un lampo da cui la Samp riesce però a complicarsi nuovamente la vita, subendo la rete del pareggio nel terzo minuto di recupero del primo tempo: il solito Di Francesco converge per l'ennesima volta verso il centro, trovando l'angolino alla sinistra di Silvestri, ingannato dalla leggera deviazione di Akinsanmiro.
Il Palermo continua a macinare gioco anche nella ripresa, facendosi nettamente preferire sul piano del palleggio e della manovra: i blucerchiati faticano a trovare linee di passaggio in grado di creare superiorità specie sulle fasce, dove Akinsanmiro e Pedrola non trovano quasi mai spazi da attaccare. Silvestri è chiamato in causa due volte da Ranocchia, particolarmente insidioso con le conclusioni dalla distanza, mentre al 59', da una discesa a destra di Venuti, con tanto di uscita a vuoto di Desplanches, Pedrola manca il bersaglio da posizione defilata.
Il VAR salva Doveri dopo il rosso diretto estratto ai danni di Ferrari, strattonato invece da Segre come ravvisato da Di Paolo e Perenzoni al monitor: la Samp tira un sospiro di sollievo e Sottil cambia gli esterni inserendo Benedetti e Sekulov, ma la scossa non arriva. I rosanero collezionano conclusioni innocue dalla distanza prima di sfiorare con il colpo di testa di Le Douaron la rete del 2-1 (81'). C'è spazio nel finale per l'esordio di Leonardi nell'attacco della Samp, che resiste agli ultimi assalti del Palermo, pericoloso ancora con Le Douaron proprio a ridosso del novantesimo e con Baniya in pieno recupero – decisivo Silvestri nell'occasione - , uscendo dal “Barbera” con un punto e poco altro.
Il tabellino:
PALERMO - SAMPDORIA 1-1
Reti: 48' pt Di Francesco - 38' Tutino
Formazioni:
PALERMO (4-3-3): Desplanches; Diakitè, Baniya, Nikolaou, Ceccaroni; Segre (87' Brunori), Ranocchia, Verre (69' Vasic); Insigne (78' Appuah), Henry (69' Le Douaron), Di Francesco (78' Di Mariano). A disposizione: Sirigu, Nespola, Buttaro, Gomes, Lund, Nedelcerau, Peda. Allenatore: Dionisi
SAMPDORIA (4-2-3-1): Silvestri; Venuti (83' Depaoli), Romagnoli (3' Ferrari), Riccio, Ioannou; Meulensteen, Bellemo; Akinsanmiro (65' Benedetti), Tutino, Pedrola (65' Sekulov); La Gumina (83' Leonardi). A disposizione: Vismara, Ghidotti, Kasami, Ricci, Veroli, Vulikic, Yepes. Allenatore: Sottil
Arbitro: Doveri di Roma 1
Assistenti: Berti di Prato e Giuggioli di Grosseto
Quarto ufficiale: De Angeli di Milano
VAR: Di Paolo di Avezzano
AVAR: Perenzoni di Rovereto