Sport - 24 novembre 2024, 14:36

Due rigori fermano il Genoa, col Cagliari il Grifo cambia passo ma è solo 2-2

Frendrup e Miretti ribaltano il vantaggio di Marin, poi nel recupero per il signor Sozza da massima punizione anche l'intervento di Martin su Piccoli che pareggia

Fabio Miretti, autore del gol del momentaneo 2-1 e autore di un'ottima partita (foto Gabriele Siri)

Più possesso palla, maggior riempimento dell'area di rigore e prendere fiducia per mettere in campo la qualità. Aveva indicato queste “medicine” per cambiare il Genoa mister Vieira presentandosi due giorni fa nel quartier generale di Pegli. Su queste basi si può giudicare con pochi dubbi in positivo l'esordio del suo nuovo Grifone, anche se contro il Cagliari il risultato è quello che si può definire un “brodino”, o meglio un pareggio.

Il 2-2 del “Ferraris” è un buon viatico per l'inizio dell'avventura del tecnico chiamato a risollevare il Vecchio Balordo da una classifica migliorata sì nelle ultime giornate ma sempre comunque pericolante. Alla fine, se l'importante è non essere campo di conquista per le avversarie, per di più se dirette come i sardi, il pareggio lascia davvero tanto amaro in bocca rinviando ancora l'appuntamento con la vittoria casalinga per il Genoa. In particolare per gli episodi chiave che l'hanno determinato, nonostante la sfida tra le due squadre sia spesso stata sul filo di un'equilibrio molto precario.

Sorprendono un po' tutti le scelte del tecnico, confermando sì le previsioni di un passaggio alla difesa a quattro elementi ma non quelle circa gli undici titolari in campo. C'è infatti Zanoli con Miretti ad affiancare dall'inizio Pinamonti, con Messias e Vitinha ad accomodarsi inizialmente in panchina nella sorta di “albero di Natale”, mentre dietro è Matturro a scendere in campo da subito insieme a Bani, con Vasquez evidentemente non al meglio dopo i piccoli fastidi delle scorse settimane.

A rovinare subito i piani rossoblù di casa ci pensa però il VAR che richiama Sozza per un palese tocco col braccio di Thorsby sul colpo di testa di Mina, con Razvan Marin impeccabile dal dischetto all'8' a mandare in vantaggio i sardi. E' con una sorta di rigore in movimento però che lo stesso Grifone rimette in parità le cose al 12': il norvegese si fa “perdonare” la mancanza di coordinazione nella propria area andando a difendere una sfera su corner a favore che poi viene messa in mezzo dove Frendrup a rimorchio non sbaglia. Ancora Thorsby, su cui è bravo a usare il mestiere Zortea, non arriva su di un pallone solo da spingere in porta al 22', in un'azione dove il protagonista è Miretti.

E se la manovra offensiva sembra più spigliata, è dietro che qualcosa da registrare c'è ancora in un cambio di modulo e modo di giocare annunciatosi, per quanto visto in campo, radicale rispetto al passato. Al 32' Piccoli riesce per la seconda volta nel giro di poco a sbucare incontrollato tra Bani e Matturro mandando di testa alto di un soffio, poi nel primo minuto di recupero è Leali a dire no al diagonale di Gaetano. Dal suo canto il Grifone si chiude leggermente fiutando un Cagliari in crescita ma riesce comunque a essere pericoloso con Zanoli, esterno davvero a tutto campo, che al 37' lascia partire un destro potente che Sherri manda in corner.

Tutte facce di una sola medaglia, ossia quella di una partita dai ritmi sempre piacevoli e che non calano nemmeno nella ripresa. La più grande chance al ritorno in campo è costruita, per il Cagliari, da un errore di Leali ma lo stesso portiere si fa perdonare murando la conclusione a botta sicura di Gaetano al 58' e dando poi il via alla rete del raddoppio genoano a marcatura di un Fabio Miretti, parso il cugino di quello vistosi finora e passato dai fischi agli applausi all'uscita dal campo, che manda in buca l'assist di Thorsby.

Nicola a quel punto appesantisce l'attacco, mandando dentro l'applauditissimo ex Pavoletti che all'83' in avvitamento di testa impegna Leali. Ma è Piccoli a ristabilire la parità, ancora una volta dagli undici metri per un intervento dubbio di Martin sullo stesso ex Atalanta. C'è giusto il tempo per rivedere in campo Vitinha, oltre a Messias già subentrato pco dopo l'ora di gioco, e dare qualche minuto a Balotelli mentre il Cagliari rischia per un rosso diretto a Viola poi corretto in giallo nel recupero, con lo stesso centrocampista sardo che poi tocca in area con la mano un pallone vagante, ma per Sozza non c'è inspiegabilmente nulla.

IL TABELLINO

GENOA-CAGLIARI 2-2
Reti: 8' rig. Marin (C), 12' Frendrup (G), 59' Miretti (G), 87' rig. Piccoli (C)

Genoa (4-3-2-1): Leali; Sabelli (68' Messias), Bani, Matturro, Martin (89' Balotelli); Thorsby, Badelj, Frendrup; Zanoli (76' Vasquez), Miretti (76' Vogliacco); Pinamonti (89' Vitinha). 
A disposizione: Gollini, Sommariva; Bohinen, Pereiro, Norton-Cuffy, Marcandalli, Ankeye, Accornero, Melegoni, Masini.
Allenatore: A. Gilardino

Cagliari (4-2-3-1): Sherri; Zappa, Mina, Luperto, Augello (64' Obert); Marin (68' Makoumbou), Adopo (76' Deiola); Zortea (64' Pavoletti), Gaetano (76' Viola), Luvumbo; Piccoli.
A disposizione: Ciocci, Scuffet; Lapadula, Prati, Jankto, Wieteska, Palomino, Azzi, Mutandwa, Felici.
Allenatore: D. Nicola

Arbitro: Sozza di Seregno
Assistenti: Tolfo – Di Monte
IV Assistente: Feliciani
Var: Marini; Avar: Nasca

Mattia Pastorino


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