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Attualità | 22 novembre 2024, 10:47

Nuovo Codice della Strada, a Genova una stretta su guida in stato di ebbrezza, precedenza ai pedoni e cellulare al volante

Negli ultimi anni le infrazioni e le vittime sono in costante diminuzione, ma resta alta l’attenzione con controlli sempre maggiori sulle strade. L’assessore Gambino: “C’è più educazione da parte dei guidatori”

Nuovo Codice della Strada, a Genova una stretta su guida in stato di ebbrezza, precedenza ai pedoni e cellulare al volante

Il giro di vite del Governo sul Codice della Strada è passato dalla teoria alla pratica: stretta su guida in stato di ebbrezza, sostanze stupefacenti, distrazione causata dall’uso del cellulare, targhe e assicurazioni per i monopattini e un po’ più di manica larga per gli autovelox.
Una riforma che, per forza di cose, andrà ad impattare sulla quotidianità degli automobilisti, ma quali sono le infrazioni più commesse dagli automobilisti genovesi? A quali punti del nuovo Codice dovranno stare più attenti?
A Genova le principali cause di incidenti sono: la distrazione da cellulare, la mancata precedenza ai pedoni e la guida in stato di ebbrezza. Così apprendiamo dall’assessore alla Sicurezza e Polizia Locale, Sergio Gambino, che ai nostri microfoni parla anche di un incremento delle tre fattispecie in particolare nel 2023. Un dato frutto anche dei controlli sempre più stringenti sulle strade del capoluogo, in particolare negli ultimi due anni.

Nel 2023 abbiamo triplicato i controlli sulla guida in stato di ebbrezza rispetto all’anno precedente - dice Gambino - e nel 2024 le sanzioni sono diminuite. Lo stesso per la questione della velocità, tra tutor e posti di blocco abbiamo notato che, dopo un’iniziale impennata nel 2022, c’è stato un netto calo delle sanzioni”.
Stiamo riscontrando che c’è una maggiore educazione da parte degli utenti della strada - aggiunge Gambino - elemento che sta portando a una diminuzione significativa delle vittime della strada. Il calo nel 2023 è nell’ordine delle due cifre, basti pensare che a Bologna con il limite dei 30 chilometri orari la diminuzione è stata dell’11% e su Genova sarà ancora maggiore. Un trend costante dal 2017 e penso che quest’anno sarà abbondantemente oltre il 60%”.

Infine c’è la questione del monopattino che, però, a Genova non è particolarmente sentito, come conferma l’assessore Gambino: “Non ce ne sono molti, se ne vedono pochi. Sono comunque favorevole all’introduzione della targa e dell’assicurazione perché possono creare danni a terzi e, senza assicurazione, si rischia di non tutelare chi viene coinvolto”.

Cosa prevede il nuovo Codice della Strada?

Per la guida in stato di ebbrezza, la multa va da 573 a 2.170 euro con patente sospesa da tre a sei mesi in caso di un tasso alcolemico tra 0,5 e 0,8 grammi/litro. Si va, invece, da un minimo di 800 a un massimo di 3.200 euro per valori tra 0,8 e 1,5 grammi/litro con l’arresto fino a 6 mesi con sospensione della patente tra i sei mesi e un anno. Infine, per chi fosse sorpreso alla guida con un tasso superiore a 1,5 grammi/litro, l’arresto va da un minimo di 6 mesi al massimo di un anno con sanzione dai millecinquecento ai seimila euro. Per chiunque fosse sorpreso alla guida con un tasso superiore agli 0,8 grammi/litro scatterà anche l’obbligo di guidare solamente veicoli con il sistema ‘alcolock’ che consente l’avvio solamente a tasso alcolemico pari a zero.

Particolarmente discusso l’inasprimento delle pene per la positività a sostanze stupefacenti. Basterà anche solo risultare positivi al test preliminare per far scattare la sospensione della patente, la revoca e il divieto di riottenerla per tre anni. Gli agenti dovranno inoltre accompagnare il guidatore in una struttura sanitaria per gli esami.
A generare le polemiche, in questo caso, la possibilità che il sistema possa rilevare una positività relativa a un’assunzione di diversi giorni prima.

Se si guida stando al cellulare, scatterà la sospensione della patente di una settimana con la decurtazione fino a dieci punti e una multa tra i duecentocinquanta e mille euro. Nel caso si abbiano sulla patente meno di dieci punti, la sospensione sarà prolungata a quindici giorni. Inoltre, in caso di recidiva, la multa potrà arrivare fino a millequattrocento euro con la sospensione della patente fino a tre mesi. Pene più severe nel caso l’uso del telefono fosse verificata come causa di un incidente.

Per quanto riguarda gli autovelox, invece, è arrivata l’annunciata manica larga. Saranno utilizzabili solamente nel caso in cui la velocità massima sul tratto di strada è inferiore di non più di venti chilometri all’ora rispetto a quanto previsto dal Codice per quella tipologia di strada. Ad esempio, su una strada extraurbana, dove per legge il limite è di novanta chilometri all’ora, non si potranno installare autovelox con limite a sessanta chilometri orari. Gli autovelox dovranno essere annunciati da appositi cartelli a non meno di un chilometro di distanza e tra due sistemi dovranno esserci almeno tre chilometri di distanza sulle strade extraurbane e di almeno un chilometro sulle secondarie. Inoltre, chi prenderà più multe sullo stesso tratto nell’arco temporale di un’ora non riceverà sanzioni accumulate.

Per il superamento dei limiti di velocità, si prevedono sanzioni tra i 173 e i 694 euro per chi sarà sorpreso a una velocità tra 10 e i quaranta chilometri orari superiori al limite previsto su quella strada. Se l’infrazione viene commessa all’interno di un centro abitato e per almeno due volte in un anno, la multa varia da 220 a 880 euro. Prevista anche la sospensione della patente da quindici a trenta giorni.

I monopattini dovranno avere indicatori luminosi di svolta e freno (frecce e stop) ma, soprattutto, una targa e l’assicurazione. Il guidatore, inoltre, dovrà indossare il casco. In questo modo i monopattini potranno viaggiare sulle strade urbane con limite di velocità non superiore ai cinquanta chilometri orari ma non su piste ciclabili e aree pedonali.

Infine, sarà consentito anche ai motocicli con motore termico di cilindrata non inferiore ai 120 cc (o con potenza non inferiore ai 6kW se elettrici) di circolare in autostrada, ma solo se il conducente è maggiorenne.

Pietro Zampedroni

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