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Attualità | 22 novembre 2024, 19:38

Carignano, rubato l’elmetto storico dal Monumento ai Caduti di Carignano

Un Adrian del 1916 è stato trafugato trafugato dal “Masso del Monte Grappa”. Gli Alpini denunciano l’abbandono della stele e chiedono interventi per preservarne la memoria

È caccia ai ladri che hanno rubato l’elmo posizionato sul Monumento Masso del Monte Grappa in ricordo dei caduti della Grande Guerra.

La denuncia di quanto accaduto arriva da Giuseppe Fusco, capo gruppo degli Alpini di Genova: “Hanno rubato l’elmo dal monumento ai Caduti della Grande Guerra, a Carignano, eretto nella ricorrenza del 150° anniversario dell’Unità d’Italia”.

Il Monumento “Masso del Monte Grappa”, collocato per volontà dei reduci genovesi in ricordo dell’impegno del 1918 per la difesa della Patria, aveva subito un importante restauro nel 2010 grazie all’intervento delle sezioni genovesi degli Alpini dell’ANA, dei Paracadutisti dell’ANPDI e dell’Associazione Nazionale Genio e Trasmissioni, con il contributo del Municipio I Centro Est e la supervisione della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria.

“Ebbene, alla fine ignoti sono riusciti a rubare l’elmetto che era posizionato sul Masso. Nonostante fosse stato già fissato due volte con bullone nascosto sotto la cresta, qualcuno ha pensato bene di rubarselo”, prosegue, amareggiato, Fusco. “Era un Adrian originale 1916, regalato dal Gruppo Alpino Genova Centro alla Amministrazione Municipale del Centro Est. Il monumento, dopo che era stato manutenzionato a fine lavori per un anno gratuitamente da noi, è stato completamente dimenticato e abbandonato”.

L’elmetto, simbolo dei sacrifici e del valore dei Caduti, è ora al centro di un appello che gli Alpini rivolgono alle Istituzioni affinché venga ricollocato. Fusco sottolinea l’importanza del monumento per mantenere vivo il ricordo degli orrori della guerra e dei valori di chi ha combattuto per la Nazione.

“Purtroppo, nel nostro Paese continua a mancare una cultura della Memoria. Sembra quasi che si voglia cancellare il passato, ma i monumenti ai Caduti, ai feriti e agli invalidi, restano lì, come un monito. Vengono quasi considerati una memoria fastidiosa e ingombrante perché provocano il ricordo di tragicità e orrori. Chi ha combattuto e, spesso, ha perso anche la vita per questa Nazione è stato troppo spesso dimenticato da questa società distratta. Ben pochi coltivano la memoria di quanti sono Caduti e tramandano alle generazioni future il loro patrimonio di valori morali, le loro certezze istituzionali, la loro fedeltà alle strutture democratiche. Noi Alpini lo facciamo ogni giorno, insieme ai Paracadutisti dell’ANPDI e ai soci dell’Associazione Nazionale Genio e Trasmissioni. Per questo, auspico che presto il Monumento “Masso del Monte Grappa” di Genova torni al suo splendore”.

Redazione

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