Professionalità, serietà e profonda conoscenza dei materiali assortiti: è questo il mix che dal lontano 1974 ad oggi contraddistingue, dopo la bellezza di cinquant'anni di immancabile attività, lo storico negozio sestrese 'Cuoi e Pellami', fondato da Michele Serra, oggi portato avanti assieme ai figli Martino e Matteo e alle due commesse, di cui una che presto andrà in pensione dopo oltre quarant'anni di lavoro sempre con loro.
Ci troviamo in via Vigna, in una traversa parallela alla centralissima via Sestri, e a partire subito dall'insegna e dalla pavimentazione non si può non notare la storicità del negozio.
Entrando, ciò che colpisce non è solamente la vasta gamma di prodotti offerti da Serra, ma soprattutto un profumo che da sempre, rievocando anche ricordi e emozioni di un passato che ormai sembra indefinito, sa di cuoio e pelle.
Tutti, almeno una volta, sestresi e non, si sono recati in negozio per acquistare un prodotto per sé, dalla borsa al cappello, dall'ombrello alla piccola pelletteria, ma anche per acquistare un regalo o un pensiero da regalare, trovandosi di fronte una persona, Michele Serra, che da vero e proprio artigiano di una volta ha da sempre saputo affiancare passo passo il cliente durante l'acquisto, tra un sorriso e consigli di chi il materiale lo conosce in ogni minimo suo dettaglio.
La storia inizia nel 1974, quando "erano altri tempi, in cui il commercio era un diamante in costante crescita e c'era la possibilità di investire. Era più facile commerciare e si era più liberi, mentre oggi è più complicato vista anche la tanta concorrenza", inizia subito a raccontare il figlio Martino Serra. "L'attività, da sempre a conduzione familiare - prosegue il figlio - è nata con mio padre. Lui già nel 1973 lavorava in un negozio simile, per poi decidere di staccarsi e fondare il proprio negozio investendo a Sestri Ponente che, a quei tempi, era un piccolo centro commerciale in costante divenire".
Inizialmente, il locale non era come oggi tutti noi lo possiamo osservare: infatti "all'inizio il negozio era molto più piccolo e avevamo dietro un magazzino. Solamente nel corso degli anni ci siamo ingranditi e mio padre ha deciso di prendere anche un'altra porzione di locale", prosegue il figlio.
Piccolo locale, 'piccola fornitura' ma anche, sempre agli albori del negozio, una specifica clientela, quali i calzolai, che oggi, purtroppo, sono andati sempre più a sparire: "All'inizio mio padre vendeva cuoio e articoli principalmente per calzolai, che ai tempi sono stati la fonte principale di lavoro dato che ce n'erano tantissimi sul territorio a differenza di oggi, dove l'attenzione riguardo la riparazione della calzatura sta andando man man a perdersi". "Dopo diverso tempo, - continua il figlio Martino - mio padre intuendo la situazione ha iniziato a puntare anche su altri articoli, come ombrelli e cinture, sempre mantenendo alta l'asticella della qualità, considerando solo ed esclusivamente prodotti nazionali e mai esteri".
Arrivando ad oggi, il catalogo è vasto e, durante la conversazione, Serra ironizza: "Dovessi elencare tutto il nostro catalogo, non finiremo mai più", precisando, però, che gli articoli maggiormente in voga sono "cinture, borse di produzione italiana, ombrelli, prodotti per scarpe e divani ma anche i borselli che abbiamo inserito da una decina d'anni a questa parte".
Un'attività portata avanti dai figli sempre con la presenza autorevole del titolare Michele che, nel corso degli anni, è stato capace di adattarsi alle esigenze di un mercato sempre più 'green' e di una clientela sempre più articolata: "Noi ci siamo sempre aggiornati con quella che è la realtà. Io penso - interviene Michele Serra - che bisogna sempre adattarsi alle richieste del cliente, facendo talvolta anche ricerca nel nostro settore. Quello che, inoltre, reputo fondamentale è sicuramente mantenere un prezzo abbordabile ma soprattutto alta la qualità e la professionalità, oltre alla conoscenza dei prodotti proposti, perché il cliente ha bisogno di supporto durante la fase di acquisto e non solo", sottolineando nel discorso di come "il cambiamento c'è stato" ma che "se non ci si adatta, ti perdi per strada".
Quello che offre, infatti, 'Cuoi e Pellami' non è solo la vendita del prodotto, ma anche un servizio su misura: "Noi abbiamo anche una piccola lavorazione dentro la bottega, di conseguenza chi non trova la cintura pronta all'uso, può lasciarla qui e noi la prepariamo con i nostri pellami, mantenendo una difesa delle nostre tradizioni del passato", evidenzia durante il discorso Michele Serra.
Nonostante l'avvento della grandi catene e soprattutto del mondo digitale, il negozio rimane un punto di riferimento per le persone, perché, talvolta, l'acquisto online (come all'interno di un grande negozio) non può essere paragonato all'acquisto in una bottega e "spesso la persona non si trova contenta dell'acquisto e quindi ci vengono a cercare chiedendo consigli. La stragrande maggioranza dei nostri clienti vengono qui con fiducia e, senza dirlo con presunzione, le persone ci scelgono", afferma Serra.
Un'attività dentro l'attività: oggi, dentro il negozio, è presente anche un laboratorio a parte dove il figlio, Matteo Serra, realizza tracolle rigorosamente artigianali per strumenti musicali e che, vendendo in internet tramite il sito online 'Cargoleni', ha fornito anche personaggi molto rilevanti sia sul panorama nazionale ma anche internazionale. "Giusto per citarne qualcuno, ho realizzato una tracolla per Joe Bastianich, una serie pre la band di Alessandra Amoroso ma anche per Samuele Macrì, il poadcaster del podcast ‘PoretCast’. Abbiamo oltre duecento modelli a catalogo", ci racconta Matteo Serra.
La situazione commerciale, ad oggi, non è facile e sul futuro Michele Serra ha delle perplessità senza, però, perdersi d'animo e mantenendo alta la guardia: "La speranza è che qualcosa migliori ma se andremo avanti di questo passo, non saprei. Gli imprevisti sono sempre dietro l'angolo ma noi cerchiamo di vedere la situazione in positivo", afferma Serra.
"Ormai è una decina di anni che siamo in sofferenza, ma non solo noi - prosegue Michele Serra - Secondo la mia opinione, la bottega formato famiglia oggi è un po' complicata anche da gestire, perché le spese sono tante, come lo sono le voci da mettere insieme. Io però, sto qui per tenere ancora accesa la fiammella, perché a me piace", conclude sorridendo emozionato Michele Serra, che dopo oltre cinquant'anni di attività, all'età di settantacinque anni, rimane ancora dietro al bancone, sempre pronto ad accogliere e a servire tutti coloro che varcano la soglia del suo negozio.