Attualità - 20 novembre 2024, 08:23

Sanità, presidio di medici e infermieri oggi in piazza De Ferrari contro i tagli del Governo

Manifestazione a partire dalle ore 12,30 per evitare di creare problemi agli assistiti. La mobilitazione contro la legge di Bilancio 2025. Molte prestazioni ambulatoriali a rischio

Mercoledì 20 novembre 2024 è scattato lo sciopero nazionale di ventiquattro ore di medici, dirigenti sanitari, infermieri e di tutto il personale della sanità, anche veterinario, tecnico e amministrativo contro la legge di Bilancio 2025 promossa dal Governo.

La mobilitazione, proclamata dalle sigle sindacali Anaao, Assomed, Cimo, Fesmed e Nursing Up, avrà luogo anche a Genova, dove tutto il personale sanitario ha deciso di non scioperare ma di organizzare un presidio insieme ai propri pazienti in piazza De Ferrari  in pausa pranzo per non togliere ore agli assistiti. 

Nel dettaglio, l'appuntamento è previsto sotto la Regione e partirà dalle ore 12.30 a seguire. 

Quindi, nella giornata odierna, tutti i servizi sanitari, inclusi esami di laboratorio, interventi chirurgici, visite specialistiche, assistenza, prestazioni infermieristiche e ostetriche, nonché esami radiografici, sono a rischio.

In Italia, si stimano circa 1,2 milioni di prestazioni compromesse, tra cui 15.000 interventi chirurgici e 100.000 visite specialistiche. L'ASL 3 ha comunicato che l'azienda garantirà, all'interno degli ospedali e delle strutture sanitarie regionali, il rispetto delle leggi relative alla continuazione dei servizi pubblici essenziali e delle emergenze, per minimizzare i disagi per i cittadini. 

In particolare, verranno assicurati i servizi di emergenza e pronto soccorso, mentre le attività prenotate e programmate potrebbero subire interruzioni e sospensioni.

"Ogni giorno noi medici di medicina generale ci troviamo ad affrontare gli effetti del drammatico declino del sistema sanitario nazionale liste d’attesa infinite che rendono pressoché impossibile ai pazienti svolgere in ambito pubblico le visite e gli esami richiesti, una sempre crescente burocrazia che ormai da anni distrugge il lavoro quotidiano e ruba tempo essenziale all'attività assistenziale, medici costretti a lavorare con risorse sempre più scarse sia negli ospedali che sul territorio", dichiara Andrea Carraro segretario FIMMG (federazione italiana medici di medicina generale) Genova. 

"Noi medici di medicina generale sentiamo la necessità di lanciare un profondo grido di allarme e di profonda preoccupazione, e chiediamo la solidarietà di tutti i cittadini. Manifestiamo tutti insieme per salvare il sistema sanitario nazionale", aggiunge Carraro

Redazione