Attualità - 20 novembre 2024, 18:02

“Il parcheggio è solo per le ragazze”: la decisione del preside del Nautico ‘San Giorgio’ per tutelare le studentesse scatena le polemiche

La circolare di Paolo Fasce ha fatto protestare gli studenti: “È una discriminazione al contrario. Le regole devono essere uguali per tutti”

Ha acceso il dibattito scolastico l’iniziativa del preside dell’Istituto Nautico ‘San Giorgio’ di Genova, Paolo Fasce, che ha consentito solo alle studentesse di parcheggiare gli scooter all’interno dell’area scolastica e vietando la sosta agli studenti.

Una scelta che, per il dirigente scolastico, ha a che fare con l’esigenza di garantire maggiore sicurezza alle ragazze, visto anche l’area in cui sorge l’istituto, la Darsena, ritenuta da molti zona poco tranquilla.

La circolare firmata dal preside, evidenzia come gli spazi interni della scuola siano destinati prioritariamente ai parcheggi dei docenti, mentre gli scooter degli studenti vi sostavano in modo non autorizzato. 

Per ristabilire l’ordine e adottare un criterio basato sulla sicurezza, il preside ha deciso di riservare il parcheggio interno alle studentesse, che rappresentano solo il dodici percento della popolazione scolastica. Gli studenti maschi, invece, sono invitati a utilizzare i numerosi parcheggi esterni situati a circa cento metri dall’ingresso.

Secondo Fasce, questa distinzione è giustificata dalla maggiore vulnerabilità delle ragazze nei contesti urbani poco sicuri, specialmente nelle prime ore del mattino. Una posizione che ha voluto mettere al centro la tutela delle minoranze, a costo di attirare critiche.

La decisione ha incontrato una forte opposizione da parte degli studenti maschi, che l’hanno definita una forma di "discriminazione al contrario". 

In una lettera aperta, i ragazzi hanno contestato il provvedimento, invitando le loro compagne a non accettare il "privilegio" e a unirsi alla protesta. Gli studenti maschi sostengono che in ambito scolastico non dovrebbero esistere trattamenti differenziati e che le motivazioni addotte dal preside siano incoerenti.

Secondo i ragazzi, inoltre, se il tratto di strada da percorrere dai parcheggi esterni è considerato pericoloso, non dovrebbe essere affrontato da nessuno. Allo stesso modo, se viene ritenuto sicuro per gli studenti maschi, non ci sarebbe ragione di esentare le studentesse.

Il provvedimento arriva a pochi giorni dal 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. Il preside ha voluti ribadire l’importanza di mettere al primo posto la sicurezza delle ragazze, sottolineando che i rischi connessi a determinate situazioni non possono essere ignorati. Tuttavia, la scelta del preside ha sollevato interrogativi più ampi sul tema delle pari opportunità e su come bilanciare misure di tutela specifiche senza creare disuguaglianze percepite.

La vicenda riflette un problema più ampio legato alla percezione delle differenze di genere e alla necessità di adattare regole e politiche alla realtà dei fatti. Mentre il provvedimento del preside cerca di affrontare una questione concreta di sicurezza, le reazioni degli studenti maschi evidenziano un’esigenza di maggiore dialogo su cosa significhi effettivamente equità in ambito scolastico. Una discussione che, al di là delle polemiche, invita a riflettere sulla convivenza tra protezione e uguaglianza.


 

Redazione