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Attualità | 19 novembre 2024, 08:00

La storia di Carlo, pensionato sfrattato da casa sua e senza più un tetto dove vivere

L'uomo, dopo che un pezzo del muro di contenimento di fronte al suo appartamento è crollato, è rimasto dal 30 ottobre ad oggi in un hotel a carico dei servizi sociali ma a partire da domani smetteranno di pagare la stanza e si ritroverà senza un luogo dove stare. "Mi sento messo in mezzo ad una strada", racconta il sessantaseienne

Carlo, pensionato invalido sessantaseienne residente in collina sopra Staglieno, da domani si ritroverà in mezzo alla strada: è questa la storia che oggi raccontiamo, quella di una persona che, non per suo dolo, ha dovuto lasciare la propria abitazione a causa di un cedimento del muro di contenimento del terreno sovrastante al suo appartamento. 

"Io abito sul condotto a Staglieno in una palazzina in collina e davanti a casa mia il muro di contenimento del terreno sovrastante al mio appartamento, lo scorso 29 ottobre è in parte crollato", inizia a raccontarci il signor Carlo.  

Situazione che, come ci ha raccontato, va avanti da tantissimo tempo e infatti "sono più di trent'anni che noi della palazzina ci battiamo per farlo mettere a posto ma nessuno è mai intervenuto, nemmeno la padrona del terreno".

Da qui in poi, la situazione diventa sempre più critica: "Dalla mattina del giorno successivo al 29 di ottobre, dopo che gli organi competenti hanno effettuato il sopralluogo constatando l’eventuale pericolo, mi hanno mandato via e sono stato in albergo fino a oggi pomeriggio", ci racconta il sessantaseienne che, peraltro, risulta l'unico dei sei residenti nella palazzina ad aver dovuto lasciare la propria casa perché la porta d'ingresso del pianterreno affaccia proprio sul muro di contenimento.  

A partire da domani, però, il signor Carlo non avrà più un luogo dove stare: "Stamattina mi hanno comunicato che da domani dovrò andarmene. Avrei dovuto lasciarlo ufficialmente domattina ma ho preferito subito andarmene già oggi e andrò da mio figlio e da mia nuora ma solo per una notte. Questa non è assolutamente una soluzione, anche perché per diversi motivi non posso prolungarmi ulteriormente in casa loro”. 

Da quel giorno ad oggi, però, nessuno è intervenuto per sistemare la situazione: "Da quel momento fino ad oggi ci sono state diverse giornate con un bel tempo, c'era modo di intervenire ma nessuno è intervenuto per mettere a posto il cedimento mettendolo in sicurezza", dichiara il signor Carlo.

Attualmente il signor Carlo, nonostante le diverse richieste agli organi competenti, non ha una soluzione concreta dover poter andare a vivere: "Io adesso sto cercando anche tramite la chiesa e con mio figlio, andrò in giro alla ricerca già da domani di un luogo dove poter alloggiare. Gli assistenti sociali per ora non hanno nessun posto e nel caso sarebbero solo dei dormitori dove potrei recarmi esclusivamente per il pernottamento e poi di giorno dovrei uscire e stare fuori. Inoltre, ho un gatto e loro non lo accetterebbero nemmeno", ci racconta il sessantaseienne, che non potrà quindi tornare nella propria abitazione, visto che il Comune gli ha rilasciato anche un'ordinanza di sgombero. 

"Dai Servizi Sociali mi hanno fatto di intendere che dovrò arrangiarmi e che non avrò aiuti, ma io mica posso però affittarmi un appartamento. Il Comune, invece, mi ha mandato via dall’albergo ma senza offrirmi soluzioni. Mi sento messo in mezzo ad una strada", conclude l'uomo. 

Federico Antonopulo

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