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Attualità | 19 novembre 2024, 08:00

Freddo in arrivo, enti e associazioni si mobilitano per i senza fissa dimora

In via di definizione le linee del 'piano inverno' previsto dal Comune, a partire dal primo dicembre

Freddo in arrivo, enti e associazioni si mobilitano per i senza fissa dimora

FREDDO IN ARRIVO, ENTI E ASSOCIAZIONI SI MOBILITANO PER I SENZA FISSA DIMORA, VERSO L'ARRIVO DEL 'PIANO INVERNO'


Arriva il freddo anche sulla Liguria dove nelle prossime ore un doppio transito di aria più fredda porterà aumento del vento e poi, tra giovedì e venerdì, possibili piogge e un calo ulteriore delle temperature. Se in queste settimane si è già osservato un assestamento di minime e massime sulle medie del periodo, si attende l'arrivo di un primo freddo con un peggioramento generale delle condizioni. Freddo, e molto, per chi vive in strada e passa la notte in ricoveri di fortuna. Non si tratta di fenomeni isolati e basta un rapido giro la sera attorno alle principali stazioni ferroviarie della città per avere un polso della situazione, tra giacigli di 'fortuna' sotto i porticati della piazza e delle vie del centro che la notte si svuotano.
A Genova sono in via di definizione le linee del 'piano inverno' previsto ogni anno dal Comune per scattare intorno ai primi di dicembre, portando con sé un aggiornamento delle misure di accoglienza dedicate alle persone senza fissa dimora nel periodo più freddo. Un'emergenza, da ottobre a marzo, di proporzioni complesse da gestire sulla quale enti locali e associazioni lavorano 12 mesi all'anno.
Sono circa un'80ina i posti letto messi a disposizione sul territorio della città dalla cabina di regia messa a punto dall'amministrazione e quasi una dozzina di  enti del terzo settore, numeri che verranno aggiornati nelle prossime settimane mentre si monitora la situazione in città per avere pronte le soluzioni in caso di necessità urgenti, anche dettate dallo scenario climatico.
Già ad ottobre era stato previsto un iniziale potenziamento dei posti disponibili presso tre sedi cittadine della Caritas diocesana, pensate per poter ospitare almeno una 50ina di persone. Nel frattempo è già iniziata la raccolta da parte di volontari e associazioni di coperte e sacchi a pelo, indumenti caldi da mettere a disposizione di coloro che non utilizzeranno le sedi destinate all'accoglienza diffusa.
Si lavora su un doppio binario: da un lato censire e monitorare la situazione in città, avvicinando le persone in stato di fragilità che dormono in strada, un lavoro che viene svolto tutto l'anno anche tramite la distribuzione di pasti caldi serali o generi di prima necessità, come avviene alla stazione di Principe e in altre aree dedicate, segnalando a tutti la possibilità di accoglienza nei centri a disposizione.
Dall'altro la rete cittadina costituita dal comune e dagli enti, appronta i posti letto con i locali disposizione a Sampierdarena per la parte comunale, al Seminario del Righi per il centro Caritas, alla parrocchia di San Tommaso e in centro storico al Centro di Accoglienza Padre de Foucauld o nell’asilo notturno del Massoero dove il locale mensa è stato rinnovato l'anno scorso.
L'appello invece a donare coperte calde o anche abiti e generi di prima necessità in queste ore è stato rilanciato anche dalla rete locale dei City Angels: chi ne ha la possibilità può accordarsi per consegnare ai volontari materiale destinato a chi ha più bisogno tramite la pagina social del gruppo. Si cercano anche partecipanti ai servizi di distribuzione in città, il mercoledì sera dalle 21 alle 23, e c'è la possibilità di mettersi in contatto per conoscere l'associazione e portare il proprio aiuto.

Valentina Carosini

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