Anche il consiglio comunale di Genova si schiera al fianco degli studenti dell’Università nella loro richiesta di uno sportello antiviolenza. Argomento caldo dalle parti dell’ateneo ligure e che nei giorni scorsi ha portato anche a manifestazioni e una occupazione in risposta a quello che i manifestanti hanno definito “il silenzio e l’indifferenza” del rettore Federico Delfino verso le richieste di maggiore tutela e protezione.
Senza dimenticare l’episodio cardine con la denuncia di un professore del Dipartimento di Architettura, accusato di aver creato con l’intelligenza artificiale immagini pornografiche ricavate da fotografie di alcune delle sue studentesse.
In assiste è stato votato all’unanimità l’ordine del giorno con il quale il sindaco e la giunta si impegnano “a farsi parte attiva affinché, di concerto con i centri antiviolenza e il rettorato dell’Università, venga realizzato uno sportello antiviolenza nelle sedi universitarie per offrire supporto alle vittime di violenza di genere sia che gli episodi siano avvenuti all’interno che all’esterno dell’ambito universitario”. Inoltre il documento si propone di “promuovere una rete strutturata tra l’Università di Genova e i centri antiviolenza della città e della regione con l’organizzazione di eventi formativi e informativi diretti a sensibilizzare la comunità accademica sui temi della violenza di genere”.
“Il problema della violenza di genere non può più essere trattato solo con approcci emergenziali, ma richiede interventi globali e sistemici che sradichino le radici del fenomeno - si legge ancora nel documento - sempre più atenei hanno centri a cui segnalare i casi di violenze e molti docenti sono accusati di molestie. Molte Università, fra le quali Torino, Bologna, Palermo e Calabria, come esempio virtuoso hanno già attivato sportelli antiviolenza rivolti a studenti e personale per supportare chi sia vittima di violenza sia all’interno che all’esterno dell’ambito universitario. Il Comune di Genova si è impegnato in sede di Bilancio 2023 a destinare una somma di cinquecentomila euro per il sostegno ai centri antiviolenza del territorio genovese, considerato che la necessità di un intervento strutturale anche in ambito accademico”.
Ora, sulla carta, qualcosa è stato fatto. Si attende, quindi, di capire come la votazione unanime del consiglio si possa trasformare in azioni concrete.