EVENTI
MOSTRA DELLA ZUCCA DI MURTA
sabato 16 e domenica 17 novembre
Lunghe e panciute, colorate e mai uguali a sé stesse. Le zucche sono uno dei simboli dell’autunno, associato alla festa di Halloween ma già note ai tempi dei Fenici, anche se conobbero un vero e proprio boom dopo la scoperta dell’America. Sono divertenti e anche il nome scientifico lo è: cucurbitacee. Da 37 anni, le zucche hanno pure una loro capitale: Murta, frazione collinare di Genova, zona Val Polcevera. Qui si svolge la celebre Mostra della Zucca di Murta. La festa si apre sabato 9 e domenica 10 novembre, con replica sabato 16 e domenica 17 novembre. Il tema del 2023 è “La Zucca tra sport e giochi. Tenersi in forma con le cucurbitacee”. Gli stand espositivi, allestiti accanto alla parrocchia Murta, mettono in mostra il celebre frutto dell’orto in tutte le sue forme. Ma anche golosi manicaretti a tema, marmellate di zucca, pasta con la zucca, dolcetti di zucca. Verranno premiate la Zucca più grossa e la Zucca più lunga, la la Zucca più strana, la Zucca più bella.
https://www.murtaezucche.it/
DAI VICOLI AL CIELO
Tutti i sabati di novembre
Sabato 9 novembre parte ufficialmente la seconda edizione dell’iniziativa "Dai Vicoli al Cielo”, un progetto che invita genovesi e turisti a scoprire il fascino delle Chiese storiche di Genova attraverso un percorso tra arte, fede e storia promosso dal Progetto di Comunità per la rigenerazione del Centro Storico e dal Vicariato Centro Storico della Diocesi di Genova. Un’occasione per perdersi nei dettagli, immergersi nella spiritualità e lasciarsi sorprendere dalla bellezza nascosta dietro le porte delle chiese dei sestieri di Prè, Molo e Maddalena.
Ogni sabato di novembre (9, 16, 23 e 30 novembre), ventiquattro chiese apriranno le loro porte dalle ore 10:00 alle 18:00, ciascuna di esse è una piccola oasi di bellezza, dove arte e fede si intrecciano raccontando storie secolari e i genovesi e i turisti, credenti o semplici appassionati di arte e storia, avranno l'opportunità di scoprire luoghi nascosti e capolavori d’arte inestimabili, immergendosi nella storia della città.
Ma non è solo una questione di fede perchè "Dai Vicoli al Cielo" è pensata per tutti, sono previste visite guidate gratuite per chi preferisce un tour approfondito, ma anche chi desidera prendersi il proprio tempo troverà a disposizione una brochure per un'esplorazione in autonomia.
Le visite guidate, organizzate dalla Coop. D.A.F.N.E., partiranno due volte al giorno, al mattino e al pomeriggio, toccando alcuni dei luoghi più suggestivi del Centro Storico. Sarà possibile visitare la Chiesa di San Pietro in Banchi, con i suoi affreschi rinascimentali, o la Basilica di Santa Maria delle Vigne, con la sua facciata neoclassica che guarda verso il cielo di Genova. Altre tappe includono la Chiesa del Gesù, dove si trovano opere di Rubens e Guido Reni, e l’antica Cattedrale di San Lorenzo, che custodisce le ceneri di San Giovanni Battista.
In alcune chiese come San Sisto, le Vigne ela Chiesa del Gesù saranno presenti anche divulgatrici scientifiche per offrire un punto di vista nuovo e stimolante su queste meraviglie del patrimonio genovese. Ogni chiesa sarà presidiata da volontari che accoglieranno i visitatori, fornendo loro informazioni e un volantino con la storia dei luoghi visitati.
Con "Dai Vicoli al Cielo", ogni sabato di novembre diventa una possibilità per perdersi e ritrovarsi nei vicoli e nelle chiese della città, facendo un passo indietro nel tempo e riscoprendo un pezzo di Genova che spesso sfugge agli occhi distratti. Un invito a tutti i genovesi e ai turisti: preparatevi a un viaggio tra fede, arte e storia, tra le pietre e i silenzi di una città che non smette mai di sorprendere.
Per ulteriori informazioni e per iscriversi alle visite guidate, è possibile consultare il sito www.centrostoricogenova.it o contattare la segreteria organizzativa all’indirizzo segreteria@centrostoricogenova.it.
TARTUFANDO
Fino al 17 novembre
Genova si prepara ad un nuovo appuntamento con il gusto e la tradizione. Dal 8 al 17 novembre, infatti, torna Tartufando, la manifestazione dedicata al prezioso tartufo che, per la nona edizione consecutiva, inebrierà le vie del centro con il suo inconfondibile profumo.
Piazza Matteotti si trasformerà nel cuore pulsante dell'evento, ospitando l'area fiera dove sarà possibile acquistare tartufi freschi e prodotti a base di tartufo, grazie alla presenza di associaizoni di tartufai e produttori locali. Non mancheranno le eccellenze del nostro entroterra, selezionate da Liguria Gourmet, e laboratori dedicati alla scoperta del mondo del tartufo e alla formazione dei cani da tartufo a cura di Stefania Brunettini.
Ma Tartufando non è solo fiera. I Giardini Luzzati ospiteranno un ricco palcoscenico di eventi, con proposte street food a base di tartufo curate da BACCICIN Acciughe&pissa e TAPULLO STREETFOOD, e un mercatino dell'artigianato grazie agli operatori di CACTUS MARKET.
Tutti gli esercizi commerciali aderenti al Civ Sarzano proporranno, inoltre, menù speciali a base di tartufo, offrendo un'esperienza gastronomica unica. Info: https://www.facebook.com/CivSarzano
CACCIA AL TESORO! SPECIALE GIORNATA DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA
Domenica 17 novembre
In occasione della Giornata Internazionale dell’Infanzia e Adolescenza, la Lanterna di Genova organizza una Caccia al Tesoro per le famiglie. Una filastrocca illustrata introdurrà l’attività, che saprà affascinare grandi e piccoli, e che si svolgerà lungo la passeggiata che conduce al Faro, nel parco ai suoi piedi e nel museo.
A guidare i bambini verso il misterioso forziere, saranno i personaggi che hanno legato la loro storia a quella della Lanterna, della Superba e del suo porto, ciascuno con il proprio racconto, tra storia e leggenda. Al termine, le famiglie potranno salire sulla prima terrazza panoramica della torre (salita a piedi centosettantadue gradini).
Come partecipare all’iniziativa ADATTA A TUTTA LA FAMIGLIA:
• POSTI LIMITATI, SU PRENOTAZIONE scrivendo a laboratori@lanternadigenova.it (indicando nome e cognome
numero adulti, numero ed età bambini, recapito telefonico);
• In caso di disdetta chiediamo gentilmente di inviare tempestiva comunicazione;
• Appuntamento ore 15.00 presso la scala mobile all’interno del vicino Terminal Traghetti;
• Quota di partecipazione: 0-3 anni gratuito; bambini fino ai 6 anni € 12; bambini dai 7 anni e adulti € 15;
• Il gruppo sarà limitato.
AVVENTURE TRA LE PAGINE
Sabato 16 novembre
La Città dei Bambini e dei Ragazzi partecipa ad Avventure tra le Pagine - Leggiamo al Museo, con uno speciale appuntamento di lettura e attività con gli autori Loris Gualdi e Simone Ruscino basati sul libro “Le avventure dell’ippopotamo Pru”.
In un’ottica di accessibilità e inclusione, all’attività sarà presente anche un’interprete LIS.
L’appuntamento è previsto sabato 16 novembre dalle ore 14 alle ore 18 presso La Città dei Bambini e dei Ragazzi, ed è rivolto a tutti i visitatori della struttura, compreso nel biglietto di ingresso.
“Le avventure dell’ippopotamo Pru” nasce come progetto atto a sensibilizzare i bambini a temi legati a piccole disfunzioni quali il daltonismo, la celiachia, l’ipovisione o la dislessia. Ogni personaggio ha una sua difficoltà e, partendo dalla caratteristica di ognuno, nel corso dell’attività verrà proposta una lettura, un gioco legato alla relativa sfera sensoriale e un piccolo laboratorio legato al mondo dei cartoon.
Avventure tra le pagine – Leggiamo al museo è l’evento promosso e coordinato da Kid Pass nei musei e spazi culturali italiani che nelle giornate 15, 16 e 17 novembre 2024 si animano con tante letture creative e attività sul tema della letteratura dedicate alle famiglie con bambini e ragazzi fino a dodici anni.
La partecipazione della Città dei Bambini e dei Ragazzi risponde alla volontà di Costa Edutainment di contribuire alla diffusione della cultura e della lettura come momenti di condivisione tra adulti e ragazzi, aggregazione, inclusione e crescita.
MALEDETTI ARCHITETTI ATTO IV GENOVA E L’ARCHITETTURA DEL ‘900: UN SECOLO DI AMORE E ODIO
Sabato 16 e domenica 17 novembre
Torna a Genova Maledetti Architetti, l’evento organizzato dal Comune e da Fondazione Ordine Architetti di Genova che prende scherzosamente spunto dal pamphlet di Tom Wolfe e descrive bene l’approccio dei genovesi verso la produzione architettonica del ventesimo secolo: un rapporto spesso conflittuale, fatto di incomprensioni, insofferenza, polemiche e rancori. Una relazione difficile, un secolo di amore e odio, che deve essere conosciuta e compresa fino in fondo.
L’iniziativa, quest’anno alla sua quarta edizione, si articola in un week end di visite guidate, eventi ed esplorazioni urbane gratuite, con l’obiettivo di raccontare la nostra città attraverso uno sguardo tra gli edifici più iconici del ‘900: nove luoghi per un racconto organico che, grazie a una squadra di cultori della materia, porterà alla luce peculiarità, segreti, bellezze, storie e storia di un vasto repertorio di edifici firmati da progettisti di chiara fama.
Genova è nota soprattutto per la sua monumentalità - dai Palazzi dei Rolli, alle chiese barocche, alla particolarità del centro storico - mentre sono meno conosciute le numerose testimonianze che hanno reso inconfondibile il suo panorama e lo skyline più recente. Edifici di altissimo pregio costellano i quartieri e il centro cittadino e i più importanti architetti italiani hanno lasciato il segno sul tessuto urbanistico genovese.
Questo esuberante lascito è ancora poco valorizzato e molti genovesi, pur imbattendosi ogni giorno in queste costruzioni, non ne conoscono l’origine e le caratteristiche. Maledetti Architetti si pone appunto l’obiettivo di mettere in luce gli edifici novecenteschi di altissimo pregio e dioffrire ogni anno ai genovesi e ai turisti una mappa visiva delle più pregiate architetture novecentesche cittadine, attraverso di filmati monografici che verranno diffusi sul web e i canali social del Comune di Genova, visite guidate gratuite e mostre, per costituire una sorta di mappa ideale delle più pregiate architetture del secolo scorso. L’edizione 2024 si focalizzerà anche sulla peculiarità di alcune grandi piazze della città, un patrimonio interessante che racconterà di una Genova diversa, alquanto ariosa.
Maledetti Architetti è un appuntamento annuale, di volta in volta dedicato a una fase storica, a un movimento estetico o a un singolo architetto. Direttore scientifico, lo studioso di storia dell'architettura e della città Jacopo Baccani con la consulenza del comitato scientifico della Fondazione dell'Ordine Architetti di Genova, che è anche partner unico dell’evento.
16-17 novembre: LE LOCATION IN VISITA
Sede AMT, EX-UITE
Ufficio Tecnico UITE, dal 1895; Alberto Gollini, 1979-84
Piazza della Vittoria
Marcello Piacentini e altri, 1923-40
Stadio Carlini Bollesan, Ex-Nafta
Paolo Vietti-Violi, 1927; Aldo Luigi Rizzo, 1981-88
Piscine di Albaro
Paride Contri, 1933-36
Piazza Rossetti
Luigi Carlo Daneri, 1934-56
Chiesa della Sacra Famiglia
Ludovico Quaroni, con Andrea Mor e Angelo Sibilla, 1956-59
INA-Casa Forte Quezzi, “Il Biscione”
Luigi Carlo Daneri, Eugenio Fuselli e altri, 1956-68
Palazzo SIAT, ex-BPN
Luigi Vietti, 1959-60
Torre San Vincenzo, ex-SIP
Melchiorre Bega, Piero Gambacciani e Attilio Viziano, 1964-69
16-17 novembre: I TOUR
Tour a piedi: “Il decumano Bisagno”
Un confine naturale fra Genova e i comuni di Levante è stato trasformato in cerniera fra due parti della stessa città. Un greto troppo spesso arido e sgradevole alla vista è stato nascosto con un viale dall’indubbio impatto scenografico per i canoni degli anni Trenta o Cinquanta. Un fiume capace di piene rovinose si è ritrovato drasticamente imbrigliato fra argini per cedere nuovi terreni alla speculazione edilizia. Le cause e gli effetti della copertura del Bisagno sono molteplici, e saranno indagati strada facendo in una comoda camminata da Sant’Agata fino alla Foce.
Tour a piedi: L’invenzione del centro storico più grande d’Europa”
“Centro Storico” è un’espressione diffusasi dagli anni Sessanta; prima di allora si era soliti parlare di “Città Vecchia”. Studiare il passaggio da un’etichetta all’altra significa indagare il processo culturale che portò a una nuova sensibilità verso il passato della città, tale da determinare cosa andasse incluso entro un’area di tutela, cosa potesse essere sacrificato e come si potesse presentare la nuova entità attraverso una narrazione coerente. Una camminata per il Centro Storico, tra sventramenti ottocenteschi, reinvenzioni di Medioevo ed eccessi del Moderno, per evidenziare realtà poco note, sfatando leggende metropolitane radicatissime.
Tour in bici: La Corniche genovese
La nuova pista ciclabile fra la Foce e Boccadasse rende possibile un tour su due ruote lungo corso Italia, promenade di inizio secolo che oggi si presenta come vera e propria fiera campionaria dell'architettura novecentesca genovese: un caos calmo che permette ai passanti di spaziare dai capricci di Gino Coppedè al rigore di Luigi Carlo Daneri, dalle balconate ricurve di Lorenzo Castello agli spigoli a sbalzo di Piero Gambacciani, dai tritoni neo manieristi della Marinetta ai “televisori” anni Settanta di Piero Fiorio.
EVENTI COLLATERALI
Quer pasticciaccio brutto de Piazza daa Vittoria
Il concorso, le polemiche, il contro-concorso, le varianti. Piazza di Francia, Piazza del Popolo, Foro Littorio. Dietro all’apparenza composta di Piazza della Vittoria si nasconde la storia di una lotta senza esclusione di colpi fra Genova e Roma che accompagnò la pianificazione di questo spazio, oggi ricostruita grazie alla vasta documentazione disponibile presso il Centro DocSAI.
Centodieci anni Fa: l’Expo di Marina, Igiene e Colonie
L’apoteosi del virtuosismo di Enzo Bifoli sotto la navigata regìa di Gino Coppedé, un’occasione per sperimentazioni tecnologiche come il Telfer e la funivia Ferretti, il commiato simbolico della Belle Époque da Genova: questo fu l’Esposizione Internazionale di Marina, Igiene e Colonie del 1914, l’ultimo grande evento mondano europeo prima della Grande Guerra. In Torre San Vincenzo, per chi prenoterà la visita guidata, sarà possibile contemplare tanto l’area su cui si estendeva l’expo, quanto una serie di immagini d’epoca gentilmente messe a disposizione da Fondazione Ansaldo.
Brutalist Italy
20000 km percorsi in 5 anni, dalle Alpi alla Sicilia, per selezionare più di 100 edifici e presentarli nel primo libro fotografico dedicato al patrimonio brutalista italiano: questo è “Brutalist Italy” di Roberto Conte e Stefano Perego (FUEL, 2023). Dalla sua uscita ha già venduto migliaia di copie in tutto il mondo e “Maledetti Architetti” sarà l’occasione per la sua prima presentazione a Genova, che sarà anche l’evento di chiusura di questa edizione. Ci vediamo allora in Torre San Vincenzo per parlare di Italia, Brutalismo e, più in generale, del Futuro di una volta, insieme a Roberto Conte.
Prenotazioni da martedì 5 novembre su:
https://www.visitgenoa.it/maledetti-architetti/
https://www.eventbrite.com/cc/maledetti-architetti-3754879
MUSICA E SPETTACOLI
POETRY SLAM AL LUISIANA JAZZ CLUB
Sabato 16 novembre
Sei autori si alternano su un palco. Ognuno ha tre minuti di tempo per interpretare un testo scritto di proprio pugno, senza l’ausilio di oggetti o costumi di scena, o basi musicali. Il pubblico presente vota la performance, eleggendo così il campione o la campionessa della serata. Questo il semplice e vincente format del poetry slam, lo spettacolo di poesia che sta spopolando un po’ dappertutto nel nostro paese.
Nato negli anni ottanta in America e importato in Italia nel 2001 dal poeta Lello Voce, il poetry slam ha attecchito a tal punto che attualmente di queste serate in Italia se ne fanno oltre cinquecento all’anno. Organizzate in un vero e proprio campionato nazionale, gestito dalla LIPS (Lega Italiana Poetry Slam).
Ma la competizione è in fondo solo un pretesto per giocare con la poesia, recuperandone gli aspetti legati all’oralità e alla condivisione, favorendo il rapporto diretto col pubblico chiamato a un ruolo centrale nell’economia della serata, al punto che, si dice, a un poetry slam non si può assistere, ma solo prendervi parte.
La prossima tappa del campionato passa ancora una volta da Genova, dal palco dello storico Louisiana Jazz Club, ormai da anni in proficua collaborazione con Genova Slam, il collettivo cittadino estremamente attivo nella promozione della poesia orale.
L’appuntamento è per questo sabato, 16 novembre, alle ore 21:30. Sul palco si esibiranno sei autori, selezionati da Genova Slam tra un numero molto superiore di candidati, ovvero: Arsenio Bravuomo, Rebecca Buselli, Fabrizio Nuovibri, Greta Alexandrescu (in arte Regrett), Niccolò Schenone e Lavinia Seresini.
Colui o colei che, a giudizio del pubblico, vincerà la serata, oltre alla locandina ufficiale dell’evento, autografata dall’autrice Littlepoints, si aggiudicherà anche il diritto di accedere alla fase successiva del campionto nazionale.
Per partecipare come pubblico occorre prenotare il posto chiamando il 3488621153 o inviando una mail a louisianajazzclub64@gmail.com
L’accesso al Louisiana è riservato ai soci, la tessera può essere sottoscritta direttamente in loco.
LADY MACBETH – GOD SAVE THE QUEEN
Sabato 16 novembre
Sabato 16 novembre 2024, alle ore 21, al Teatro Garage è in scena lo spettacolo 'Lady Macbeth - God save the Queen', una produzione Anomalia Teatro di e con Debora Benincasa. Lo spettacolo fa parte della Rassegna “G.E.T Giovani Eccellenze Teatrali”, un progetto dell’associazione la Chascona realizzato in collaborazione con Teatro Garage dedicato ai nuovi scenari teatrali, con giovani compagnie provenienti da ogni parte d’Italia acclamate dalla critica.
Lo spettacolo, finalista al Premio InediTo – Colline Torinesi nella sezione drammaturgia e per la prima volta in scena in Liguria, è una riscrittura dell’opera shakespeariana che, pur giocando con il personaggio e con uno stile grottesco, mantiene intatta la potenza della tragedia. Il punto di vista è unicamente quello della Lady, crudele e annoiata, che guarda il mondo con sofferente distacco.
La forza di questo monologo è il dialogo tra classico e contemporaneo, tra l’adesione al testo e il suo tradimento, sorprendendo con inserimenti pop e immagini poetiche. «Nello spettacolo, Lady Macbeth mette in discussione la nostra moralità e ci rivela, immergendosi sempre più al suo interno, l’estrema ferocia del potere – dichiara l’autrice – È un invito alla disobbedienza raccontando esattamente il suo opposto: la regina ci guarda e continua a pungolare la nostra pazienza».
Per la terza volta Anomalia Teatro torna in scena al Teatro Garage per la rassegna Giovani Eccellenze Teatrali e per Periferiche Visioni, un palco in cui ha sempre riscosso successo ed entusiasmo tra il pubblico. Anomalia Teatro è una compagnia nata a Torino nel 2016, composta da un gruppo di artisti che si prende cura di tutti gli aspetti creativi, produttivi e distributivi dei propri spettacoli, portando avanti ogni giorno un’idea di teatro orgogliosamente popolare. Oltre agli spettacoli la compagnia si dedica alla formazione con diversi corsi annuali di improvvisazione, teatro e scrittura scenica.
Le prevendite dei biglietti degli spettacoli (intero € 14, ridotto € 11 + prevendita) si possono acquistare all’Ufficio del Teatro Garage (via Repetto 18r - cancello, tel. 010 511447) mercoledì e giovedì dalle 15 alle 18, venerdì dalle 11 alle 14, oppure online su www.teatrogarage.it.
Gli under 25 hanno sempre diritto a un biglietto ridotto speciale a € 10, semplicemente esibendo alla cassa la carta d’identità, mentre sono disponibili i seguenti abbonamenti: abbonamento a 10 spettacoli a scelta € 100, carnet 20 ingressi spendibili anche contemporaneamente € 200, abbonamento sezione G.E.T. Giovani Eccellenze Teatrali € 70, abbonamento sezione Salotto € 80. La biglietteria alla Sala Diana apre un’ora prima dell’inizio degli spettacoli.
Informazioni: www.teatrogarage.it, info@teatrogarage.it, 010 511447
GENOVA E LIVORNO PER GIAN FRANCO REVERBERI
Sabato 16 novembre
L'omaggio di viadelcampo29rosso a Gian Franco Reverberi nel cuore della sua Genova alla presenza dei figli e del fratello Gian Piero. I due geniali artisti, cresciuti nel quartiere della Foce entrambi con la musica nel DNA, sono stati promotori ed artefici della nascita del successo della "scuola genovese" dei cantautori. Amico del livornese Piero Ciampi, Il Maestro Gian Franco Reverberi è stato anche padre spirituale del premio a lui intitolato.
Sabato 16 novembre, in viadelcampo29rosso, spazio museo gestito dal 2012 da Solidarietà e Lavoro SCS Onlus, nel cuore pulsante della sua Genova, verrà ricordato il Maestro Gian Franco Reverberi, uno dei padri fondatori della "scuola genovese" dei cantautori e amico di un artista livornese geniale che risponde al nome di Piero Ciampi.
Per ripercorrere la storia del Maestro, alle ore 15.30 presso l'Aula De André in Via del Campo, si terrà un incontro aperto alla cittadinanza per ricordare la sua figura di grande musicista e compositore, alla presenza dei familiari e degli amici che con lui hanno condiviso vita e carriera. Modera l'incontro il giornalista de Il Secolo XIX, Claudio Cabona, che ha raccolto l'ultima bellissima video testimonianza pubblica di Gian Franco che è possibile rivedere nel film "La Nuova Scuola Genovese".
Tra le testimonianze quelle di alcuni storici amici quali Michele Maisano, Franco Ottone, Giorgio Carozzi, dei figli Michela e Gian Piero e del fratello, il Maestro Gian Piero Reverberi, del Presidente del Premio Piero Ciampi Massimiliano Mangoni, del Presidente della Giuria del Premio, Antonio Vivaldi e di molti altri personaggi del mondo della musica.
Genova e Livorno, città di mare e di vento che Gian Franco ha amato e che si uniscono nel tributare affetto e riconoscenza ad un artista e ad un uomo indimenticabile, che ha lasciato un segno indelebile nella musica e nella cultura del nostro paese e in tutto il mondo.
Per volontà dei familiari di Gian Franco Reverberi, saranno esposti al pubblico in viadelcampo29rosso nuove "memorabilia". Alle ore 17.30 nella Saletta Mostre Temporanee del Museo, verranno "rivelati" al pubblico per la prima volta, il vibrafono, la fisarmonica e due chitarre del Maestro Gian Franco Reverberi, evento condiviso con una delegazione degli organizzatori dello storico Premio Piero Ciampi che si tiene fin dal 1995 nella città toscana di cui l'artista genovese era una delle anime e "padre spirituale".
Presenzierà istituzionalmente Il Presidente del Municipio Centro Est – Andrea Carratù e l'Assessore del Municipio Centro Est – Daniela Marziano.
Con l'occasione l'annuncio del programma della serata livornese della XXVII edizione da parte del Presidente del Premio Piero Ciampi, Massimiliano Mangoni e di quello della Giuria Antonio Vivaldi, che si terrà al Teatro Goldoni di Livorno il prossimo 21 novembre, che concluderanno un pomeriggio ricco di suggestioni, un evento aperto a tutti coloro che vorranno partecipare nel ricordo di Gian Franco.
Presenti tra gli ospiti la vincitrice dell'edizione 2024 del concorso, Nicole Coceancig ed altri artisti come Flavia Ferretti (Premio Piero Ciampi 1999) e Matteo Troilo (Premio Piero Ciampi 2023).
INGRESSO LIBERO
Per informazioni: tel.010.2474064 Facebook/viadelcampo29rosso
CONCERTI D'AUTUNNO
Sabato 16 novembre
Si rinnova l’appuntamento con i "Concerti d'Autunno", proposti dall'Associazione Musicale "Ars Antiqua” in collaborazione con il Comune di Sestri Levante e da Mediaterraneo Servizi.
I concerti d'autunno ospiteranno giovani e giovanissimi pianisti, tutti di straordinario talento. Selezionati da una prestigiosa giuria, presieduta nel 2024 dalla pianista argentina Maria Teresa Carunchio, e composta da concertisti e docenti, titolari di cattedra ai corsi superiori in vari Conservatori Statali, sono risultati vincitori del 1° premio nelle rispettive categorie e di una borsa di studio.
Ancora una volta sarà l’occasione per intraprendere un viaggio musicale di ampio respiro, ripercorrendo il repertorio pianistico, con l’esecuzione di capolavori dei grandi compositori accanto ad altri meno noti, ma di grande interesse. Questo percorso sarà accompagnato dalle note introduttive di Vittorio Costa, direttore artistico del Concorso.
Sabato 16 novembre, aprirà il concerto Giulia Benedetti da Trento, 1° premio assoluto della Cat. B (nati negli anni 2013 e 2014), allieva di Nicoletta Antoniacomi. Ascolteremo poi il duo a 4 mani Matteo e Matilde Bonacina di Renate (MB) 1° premio assoluto della Cat. I (nati negli anni 2011, 2012 e 2013), la cui insegnante Claudia Boz, di Alzate Brianza (CO),è stata premiata per il maggior numero di allievi premiati. Il concerto si concluderà con Elena De Leidi (proveniente da Bergamo) 1° premio assoluto ex æquo della Cat. D (nati negli anni 2009 e 2010), allieva di Maria Grazia Bellocchio.
Il programma comprenderà capolavori di Bach, Beethoven, Diabelli, Chopin, Mendelssohn, Rachmaninoff, Glière. L'ingresso è libero e gratuito. Maggiori informazioni sui concerti sono disponibili sul sito dell'Associazione www.arsantiqua.altervista.org oppure sul portale del turismo del Comune di Sestri Levante www.sestri-levante.net
COMPAGNIA LIBERITUTTI E GENOVA FLAMENCO PROPONGONO BARABLU'
Domenica 17 novembre
Domenica 17 novembre alle ore 21:00 alla sala Diana di via Paggi, la Compagnia Liberitutti e Genova Flamenco propongono Barbablù in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Lo spettacolo unisce danza e narrazione per andare oltre l’odio, il giudizio, la paura, il dolore e le strumentalizzazioni politiche e moraliste.
La rilettura della fiaba di Charles Perrault, fa riflettere e esprime un messaggio forte rivolto agli adulti in quanto Barbablù non è solo “l’uomo nero”, ma l’aspetto inquietante della nostra psiche come i personaggi che si incontrano rappresentano una parte di noi, che si manifesta all’esterno.
La vicenda è nota: una giovane donna sposa un uomo ricco e potente, Barbablù che l’ha conquistata con complimenti e lusinghe e va a vivere nel suo castello. Giorno dopo giorno la giovane sposa cerca di adempire bene ai propri doveri di moglie e rispondere alle aspettative del marito. Ma…qualsiasi cosa faccia viene “corretta”, “addomesticata”, “raddrizzata” e lei si sente sempre in colpa e mai abbastanza all’altezza. Quando apre la porta della stanza “proibita” viene svelato il terribile mistero che avvolge la figura di Barbablù; la donna, terrorizzata, non sa come affrontarlo, ma l’aiuto dei fratelli, la determinazione delle sorelle, metafore della forza interiore e della saggezza, le permetteranno di sconfiggere il marito violento.
La narrazione a più voci della vicenda crea una storia multiforme per ricordare tutte le donne che hanno subito e subiscono violenza.
In scena: Fiorella Colombo, Mirea Dosi, Alice Pellegrini, Eleonora Vita. Corpo di ballo: Bruna Learchi, Serena Lisi, Valentina Musso, Ludovica Salvi, Martina Sieni, Angelica Trucco.
La biglietteria apre un’ora prima dello spettacolo
Prezzo intero € 14,00, ridotto € 11,00
Prevendite:
on line www.teatrogarage.it (alla voce Biglietti online) e www.happyticket.it
Ufficio T.G. v. Repetto n 18r canc. merc e giov ore 15,00 – 18,00, venerdì ore 11,00-14,00
Per informazioni tel 010 511447 info@teatrogarage.it
OPERALAND FEST AL MUSEO - OMAGGIO A PUCCINI
Domenica 17 novembre
Siamo lieti di annunciare che la prima data di “OperaLand Fest al Museo - omaggio a Puccini” ha registrato un enorme successo, con un pubblico entusiasta che ha applaudito il nuovo spettacolo PUCCINI NOIR con la regia di Paolo Vettori e gli interpreti Letizia Poltini, Ivo Rizzi, Delsi Gomes, Daniele Moscato e la presentazione del libro LE DONNE FERITE DI PUCCINI di Tabata Caldironi.
I prossimi appuntamenti sono fissati per il 17 e 24 novembre, con eventi pensati per soddisfare tutti.
A ospitare l’iniziativa di Associazione culturale OperaLand che celebra Puccini nel centenario della sua scomparsa, è ancora una volta il Museo d’Arte Orientale E. Chiossone con cui OperaLand collabora da tempo nel comune intento, fra gli altri, di promuovere la musica e l’opera in spazi non convenzionali.
“Siamo felici di proporre questo omaggio al grande Giacomo Puccini in una location che amiamo molto e che è in linea con il gusto per l’esotismo che era proprio del Maestro” afferma Fabiola Di Blasi, direttrice artistica del Festival. “Credo che nel mondo di oggi, in cui prevale il digitale, gli eventi culturali dal vivo siano sempre più necessari, fondamentali per arricchire la nostra vita e il nostro spirito, per ispirare nuove idee, stimolare il pensiero critico, scoprire talenti, connettersi con altre persone, creare collaborazioni e fare comunità. Non si tratta, dunque, solo di proporre spettacoli e occasioni di svago né di preservare il passato ma di promuovere un modus vivendi che integri la cultura, l’arte e l’interazione fra persone nel quotidiano delle nostre vite moderne. In questo senso, la figura di Giacomo Puccini, che visse tra il XIX e il XX secolo, è un esempio, rappresenta un ponte tra la tradizione e l'innovazione.”
OPERALAND FEST AL MUSEO – omaggio a Puccini si inserisce nell’ambito di “Genova città dei Festival”, iniziativa del Comune di Genova ed è realizzata con il sostegno e il patrocinio di Comune di Genova, Musei di Genova, Università di Genova, Associazione Amici del Teatro Carlo Felice e del Conservatorio Nicolò Paganini, Genova Vocal Consort, Opera a Colori, Associazione OperaOpera, Joyce De La Rosa graphic designer – illustrator e Vesta Home Rent.
L’ingresso agli eventi è gratuito (consigliata la prenotazione via e-mail scrivendo a info@operaland.it)
ETERNO VISIONARIO
Domenica 17 novembre
Michele Placido e Federica Luna Vincenti domenica 17 novembre 2024 saranno ospiti di Circuito al cinema Sivori (salita S. Caterina 54 r., tel. 010 55320564) per presentare il film “Eterno visionario” nelle due proiezioni delle ore 16.00 e delle ore 19.00.
Il dibattito alla fine della prima proiezione e il saluto all’inizio della seconda saranno moderati da Francesca Savino del Gruppo Ligure Critici Cinematografico SNCCI. Placido è regista del film sul grande drammaturgo Luigi Pirandello, premio Nobel per la letteratura nel 1934, nonché interprete di Saul Colin, l’agente per i diritti esteri che lo accompagna nel viaggio a Stoccolma. Federica Luna Vincenti nel film interpreta il ruolo di Marta Abba, attrice e musa di Pirandello, ma è anche coautrice delle musiche e produttrice dell’opera, distribuita da 01. Il cast comprende Fabrizio Bentivoglio nei panni dello scrittore, mentre Valeria Bruni Tedeschi ha il ruolo della moglie Antonietta Portulano, Giancarlo Commare, Aurora Giovinazzo e Michelangelo Placido quelli dei figli Stefano, Lietta e Fausto.
Siamo nel 1934. In treno verso Stoccolma, dove riceverà il premio Nobel per la letteratura, Luigi Pirandello rivive il fascino e la magia dei personaggi che hanno popolato la sua vita e ispirato la sua arte e capolavori come “Sei personaggi in cerca d’autore”, “I giganti della montagna” “Così è (se vi pare)” o il romanzo “Il fu Mattia Pascal”. Davanti al suo sguardo passano i fantasmi di un’intera esistenza: la follia della moglie, incapace di comprendere e accettare la scelta di vita di un artista predestinato; il burrascoso legame con i figli, schiacciati dal genio paterno e per questo incapaci di volare con le proprie ali; ilcontroverso rapporto con il fascismo; lo scandalo del suo teatro, sovversivo e troppo moderno per il perbenismo borghese; il sogno di un amore assoluto per Marta Abba, la giovane attrice eletta a sua musa ispiratrice in un’inestricabile compenetrazione fra arte e vita. “Eterno visionario” racconta infatti una fase della vita di Pirandello per rivelarne il mondo emotivo, l’umanità, le passioni, le ossessioni e l’esistenza più intima intrappolata fra l’amore dirompente e impossibile per Marta e il burrascoso rapporto con la dolorosa malattia della moglie Antonietta. Un racconto che si dipana fra Roma, la Stoccolma dei Nobel, la Berlino dei cabaret e di Kurt Weill con il cameo di Ute Lemper, la Sicilia arretrata degli zolfatari e degli arcaici paesaggi. Per restituire il ritratto autentico e vivido, il tormento e la forza di un artista immenso, un implacabile, eterno visionario: un genio capace di trasformare in Arte la propria infelicità.
VOCI ALLA RIBALTA
Domenica 17 novembre
“Voci in movimento” di Alberto Nocerino con Andrea Benfante, Antonio Carletti e Anna Giarrocco è il cabaret futurista con cui venerdì 15 novembre alle ore 17.15 prosegue la terza edizione di “Voci alla ribalta” alla Biblioteca Universitaria di Genova (via Balbi 40).
All’insegna della molteplicità dei linguaggi artistici, lo spettacolo è un intersecarsi di musica e immagini, fra poesie, manifesti futuristi e documenti d’epoca, fra ironia ed epopea.
Lo spettacolo sarà replicato domenica 17 novembre alle ore 16 alla Corte dei Miracoli di via dei Cinque Santi 19a, dove alle 17 sarà proiettato il film “Il silenzio della violenza” di Antonio Carletti. Tratto dall’omonimo libro, nel film confluiscono le esperienze, le ricerche e le pratiche di laboratorio condotte dall’autore nel corso della sua attività di educatore con i sex offender.
È nato come uno sguardo, un ausilio per scalfire il silenzio di chi subisce, di chi sa e di chi compie violenza sessuale. Antonio Carletti è attore, sceneggiatore e regista, autore di racconti, poesie, canzoni e filastrocche pubblicati in autoproduzioni, educatore per ragazzi su progetti di autonomia.
L’ingresso è libero.
EM+ | EMANUELA ROSA E MARIA FOCARACCIO
Domenica 17 novembre - ore 21.00
Il tour 2024 proseguirà inoltre con la data del 17 novembre: i due performer torneranno in Italia per la prima nazionale di amən, nell’ambito della programmazione del Festival Testimonianze Ricerca Azioni del Teatro Akropolis di Genova.
Dopo la partecipazione alla NID Platform 2024 (sezione Open Studios), Emanuele Rosa e Maria Focaraccio di EM+ saranno in residenza artistica presso La Briqueterie CDCN di Parigi fino al 14 novembre e presenteranno in anteprima amən, performance sul tema degli stereotipi e delle rappresentazioni di genere realizzata con il sostegno del del MiC e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea” e il sostegno finanziario dell'Unione Europea - Progetto Culture Moves Europe; l’evento avrà luogo il 14 novembre presso La Briqueterie di Parigi (ore 19:00), Centro Nazionale di Sviluppo Coreografico (CDCN).
amən è una performance che nasce dal tentativo di raccontare come le norme sociali e culturali influenzano e impattano i nostri corpi. A partire dalla parola ebraica "amen" - il cui significato intrinseco è “essere sicuro, certo, vero” - l’opera ricerca il rapporto tra il corpo e la sua autenticità, l’interazione tra apparenza e verità; ma dove finiscono l’educazione e la cultura, e dove inizia la natura di ognuno? Tra toni a volte drammatici e a volte ironici, il lavoro coreografico esplora tematiche legate all'identità e alla relazione con l’altro da noi, volendo mettere in discussione le due grandi categorie che stabiliscono il nostro posto nella società: il “maschile” e il “femminile”.
Nel tentativo di smascherare le pluralità della mascolinità e della femminilità, e le molteplicità dei maschili e femminili che albergano in ognuno di noi, attraverso i linguaggi delle arti della danza, del suono e delle videoproiezioni, il lavoro si erge come una preghiera, un viaggio all’interno del sé; amən vuole diventare un invito alla riflessione sulle profonde complessità delle rappresentazioni di genere e sulla tensione tra costrutti sociali e identità personale.
"Molto ben congegnato e curato mi è anche sembrato amen di Emanuele Rosa e Maria Focaraccio in una cornice metanarrativa costruita apposta per il tempo e l’occasione di questa piattaforma. Se l’avvio sembra far tesoro delle figure senza volto di El Conde de Torrefiel, azzerando così ogni connotazione di genere, nel proseguo il duo imbastisce una intelligente riflessione sulle ragioni stesse dello stare in scena", Stefano Tomassini - Teatro e Critica | NID Platform 2024 (Open Studios).
EM+ è il progetto che unisce le pratiche coreografiche di Emanuele Rosa e Maria Focaraccio, in collaborazione con diversi artisti della scena europea.
I lavori di EM+ vengono presentati in numerosi festival e rassegne italiani, ma anche internazionalmente in Spagna, Portogallo, Francia e Grecia.
Il primo lavoro “HOW TO _ just another Boléro” (2021) è progetto vincitore di Call from the Aisle 2021, selezionato alla Vetrina della giovane danza d’autore 2021 e a dFeria 2023 (San Sebastián, Spagna). Il secondo lavoro di EM+, all you need is (2022), è vincitore del Premio TWAIN Direzioni Altre 2022, del “Premio del Pubblico” a Les Lendemains Qui Dansent 2024 e selezionato alla Vetrina della giovane danza d’autore 2022.
Nel 2023, Emanuele e Maria vengono selezionat* come artist* di ResiDance XL - azione del Network Anticorpi con il progetto “amən”. Nello stesso anno entrano a far parte del progetto Crossing the Sea e sono invitat* alla sezione Visiting del progetto europeo Big Pulse nell’ambito del Festival Tanec Praha. Nel 2024 EM+ è selezionata nel progetto trilaterale per residenze coreografiche internazionali (IT/DE/FR) Étape Danse
Per ulteriori informazioni
eemmeplus@gmail.com
https://www.eemmeplus.com/what
https://www.labriqueterie.org/agenda/amen
https://www.teatroakropolis.com/
LIGABUE IN TEATRO - DEDICATO A NOI
Sabato 16 novembre
Sabato 16 novembre 2024 Ligabue sarà sul palco del Teatro Carlo Felice a partire dalle ore 21 (i biglietti del live, disponibili online da 85 a 99 euro, risultano esauriti. Per restare aggiornati, consultare il sito di Ticketone).
A tredici anni di distanza dall'ultima volta, Ligabue dedica al suo pubblico un nuovo tour nei teatri più belli d'Italia, location intime d'eccezione, per ripercorrere insieme il passato, il presente e il futuro di quei suoi ''sogni di rock ‘n’ roll'' che hanno da sempre accompagnato la sua carriera.
MOSTRE E MUSEI
150 ANNI DI EMIGRAZIONE ITALIANA IN BRASILE
Sabato 16 novembre
Sabato 16 novembre, alle ore 15.30, nell’Auditorium del Galata Museo del Mare, si terrà l’incontro '150 ANNI DI EMIGRAZIONE ITALIANA IN BRASILE'.
La tavola rotonda organizzata dal MEI – Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana in collaborazione con Fondazione Casa America ETS sarà l’occasione per presentare la Crociera delle radici italiane, in partenza a bordo di Costa Diadema da Genova il prossimo 30 novembre direzione Santos, e le numerose attività culturali collaterali in programma.
Una nuova tappa di una serie di eventi, per l’importante ricorrenza, che il MEI ha avviato a inizio anno, con il progetto 'Il viaggio di Thaisa' – tour della memoria compiuto dalla giovane brasiliana italo-discendente Thaisa Bestetti sulle tracce del nonno Arlindo venuto a combattere con la Feb per la liberazione d’Italia.
Il viaggio a bordo di Costa Diadema inizierà il 30 novembre a Genova e si concluderà il 21 dicembre a Santos, unendo due città simbolo del più grande movimento migratorio internazionale nella storia del Paese sudamericano e un programma che prevede 150 attività per celebrare i centocinquanta anni dell'immigrazione, tra gastronomia, musica, danza, cultura e sport, in collaborazione con diversi enti, tra cui l'Istituto italiano di cultura di San Paolo.
Nel corso del convegno saranno presentate nel dettaglio le mostre che saranno esposte a bordo della Crociera delle Radici:
· La mostra di Fondazione Casa America ETS e Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini “Giuseppe Garibaldi e Anita Ribeiro da Silva: tra Brasile e Italia” dedicata alle figure storiche di Giuseppe Garibaldi e Anita Ribeiro da Silva che nell’Ottocento hanno dato vita a un grande racconto simbolo dell’intreccio di vite, lavoro, lingue e culture tra due paesi, al di là di ogni nazionalismo;
· "Una veranda sul Brasile" è invece la mostra di fotografie e dati sull'immigrazione italiana in Brasile in questi ultimi 150 anni realizzata da Hospedaria dos Imigrantes, il Museo dell'Immigrazione di San Paolo e il MEI - Museo Nazionale dell'Emigrazione di Genova.;
· A cura dell'Associazione di Amicizia Italia-Brasile e di Unione Italiani nel Mondo del Brasile, la mostra fotografica intitolata"Partecipazione italiana nella storia del movimento operaio e sindacale brasiliano”. Focus dell’esposizione i primi grandi effetti dell'emigrazione italiana in Brasile, la nascita delle prime organizzazioni di mutuo soccorso e l'organizzazione del mondo del lavoro in un Paese che aveva da poco intrapreso il cammino di emancipazione dalla schiavitù e che contemporaneamente assisteva alla nascita delle prime grandi industrie;
· "Nonni do Brasil" curata dal giornalista Oliviero Pluviano e reduce dall'esposizione presso il Galata Museo del Mare. La mostra riporta le storie e le biografie di italiani emigrati in Brasile che, con il loro lavoro, i loro sacrifici e la loro passione, hanno contribuito a costruire il Brasile di oggi.
· A cura della Società Dante Alighieri è invece la mostra storico-documentaria “Le bibliotechine di bordo”, dedicata all’iniziativa promossa nel 1901 dal Comitato di Napoli di mettere a disposizione degli emigranti durante il viaggio libri di argomento “popolare” per intrattenimento e formazione. L’iniziativa venne ben presto condivisa dal comitato di Genova che si fece promotore dell’istituzione di biblioteche di bordo all’interno di navi dirette perlopiù in Sud America.
Paolo Masini, presidente Fondazione MEI – Museo Nazionale dell'Emigrazione Italiana, e Carlotta Gualco, direttrice Fondazione Casa America ETS, apriranno l’iniziativa di presentazione dei vari progetti e della tavola rotonda moderata dal giornalista Francesco Margiocco in cui interverranno Pierangelo Campodonico, direttore Galata Museo del Mare, Fabio Niosi, coordinatore culturale Crociera delle Radici, Andrea Pedemonte, referente del progetto Italea Liguria, Fabio Porta, presidente Associazione di Amicizia Italia Brasile e Roberto Speciale, presidente di Fondazione Casa America ETS.
Interverranno inoltre Elinalva Henrique Da Silva, Console onoraria del Brasile a Genova, Dario Rustico, CEO Costa Crociere Brasile, Laura Carpini, Vicedirettore Generale, Direttore Centrale per i Paesi dell’America Latina e dei Caraibi del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Maurizio Daccà, presidente della associazione promotori e membro del CdA del MuMa, Pietro Piciocchi, Vicesindaco di Genova e un rappresentante di Regione Liguria.
Raffaella Ponte, presidente ANVRG, Pierangelo Campodonico, Fabio Porta, il giornalista Oliviero Pluviano e Giulia De Castro,archivista e bibliotecaria della Società Dante Alighieri, presenteranno poi le cinque mostre ospitate a bordo della Diamante.
Nel corso del convegno verrà anche proiettata la clip riguardante il murales inaugurato a Santos dal primo cittadino di Santos Rogerio Santos e dal vicesindaco di Genova Pietro Picciocchi in occasione del gemellaggio tra le due città. L’opera artistica, inclusa nel progetto Un mare di speranza di Fabio Niosi, è stata realizzata dagli artisti Apolo Torres e Juliana Rosa con la direzione artistica di Giulia Lupo. La versione completa della clip sarà proiettata in loop al MEI durante tutto il periodo della crociera delle radici.
IVO SAGLIETTI - UN FOTOGRAFO IN CAMMINO
Dal 14 novembre al 31 dicembre 2024
Aprirà a Genova Giovedì 14 Novembre 2024 alle ore 18, negli spazi espositivi di Palazzo Grillo – Primo Piano, la mostra fotografica Ivo Saglietti. Un fotografo in cammino, promossa dall’Associazione Archivio Saglietti APS e curata da Giovanni Battista Martini e Federico Montaldo, con il sostegno di Camera di Commercio di Genova e con il patrocinio del Comune di Genova.
La mostra presenterà circa quaranta fotografie “vintage” originali in bianco/nero e materiali di corredo, una prima grande retrospettiva per ricordare la figura e l’opera di questo grandissimo fotografo, schivo e silenzioso, nel primo anniversario della sua scomparsa proprio nella città dove aveva scelto di vivere e che oggi ospita il suo archivio. Costantemente sorretto da un forte senso etico, Ivo Saglietti ha da sempre orientato il suo sguardo e il suo obiettivo verso la parte più sofferente dell'umanità, percorrendo ed abitando le strade di Paesi in situazioni di crisi e di conflitto per raccontarne il dolore, ma anche la resistenza e la speranza.
Le sue opere sono state esposte in numerose mostre in sedi importanti in Italia e all’estero e i suoi reportages hanno conquistato il World Press Photo Award - uno dei premi internazionali più prestigiosi nel campo del fotogiornalismo – nel 1992 e due menzioni d’onore allo stesso concorso nel 1999 e nel 2011.
La retrospettiva genovese si propone di indagare e valorizzare, ad un anno dalla scomparsa e in un momento tanto delicato per l’intero scenario internazionale, il prezioso contributo di Saglietti al fotogiornalismo , italiano e non solo ; un contributo mai distaccato né univocamente documentativo; un lavoro profondo, mai autocompiaciuto, sempre rispettoso quanto duro e diretto ; un lavoro drammaticamente attuale nelle domande che ancora pone e nei temi che ha affrontato in oltre quarant’ anni di attività: la guerra e le sue conseguenze sulla popolazione civile, le migrazioni e le frontiere; le grandi questioni del cibo e dell’acqua , i nuovi sfruttamenti della manodopera.
GENOVA E LIVORNO PER GIAN FRANCO REVERBERI
Sabato 16 Sabato 16 novembre
L'omaggio di viadelcampo29rosso a Gian Franco Reverberi nel cuore della sua Genova alla presenza dei figli e del fratello Gian Piero.
I due geniali artisti, cresciuti nel quartiere della Foce entrambi con la musica nel DNA, sono stati promotori ed artefici della nascita del successo della "scuola genovese" dei cantautori. Amico del livornese Piero Ciampi, Il Maestro Gian Franco Reverberi è stato anche padre spirituale del premio a lui intitolato.
Sabato 16 novembre, in viadelcampo29rosso, spazio museo gestito dal 2012 da Solidarietà e Lavoro SCS Onlus, nel cuore pulsante della sua Genova, verrà ricordato il Maestro Gian Franco Reverberi, uno dei padri fondatori della "scuola genovese" dei cantautori e amico di un artista livornese geniale che risponde al nome di Piero Ciampi.
Per ripercorrere la storia del Maestro, alle ore 15.30 presso l'Aula De André in Via del Campo, si terrà un incontro aperto alla cittadinanza per ricordare la sua figura di grande musicista e compositore, alla presenza dei familiari e degli amici che con lui hanno condiviso vita e carriera. Modera l'incontro il giornalista de Il Secolo XIX, Claudio Cabona, che ha raccolto l'ultima bellissima video testimonianza pubblica di Gian Franco che è possibile rivedere nel film "La Nuova Scuola Genovese".
Tra le testimonianze quelle di alcuni storici amici quali Michele Maisano, Franco Ottone, Giorgio Carozzi,dei figli Michela e Gian Piero e del fratello, il Maestro Gian Piero Reverberi, del Presidente del Premio Piero Ciampi Massimiliano Mangoni, del Presidente della Giuria del Premio, Antonio Vivaldi e di molti altri personaggi del mondo della musica.
Genova e Livorno, città di mare e di vento che Gian Franco ha amato e che si uniscono nel tributare affetto e riconoscenza ad un artista e ad un uomo indimenticabile, che ha lasciato un segno indelebile nella musica e nella cultura del nostro paese e in tutto il mondo.
Per volontà dei familiari di Gian Franco Reverberi, saranno esposti al pubblico in viadelcampo29rosso nuove "memorabilia". Alle ore 17.30 nella Saletta Mostre Temporanee del Museo, verranno "rivelati" al pubblico per la prima volta, il vibrafono, la fisarmonica e due chitarre del Maestro Gian Franco Reverberi, evento condiviso con una delegazione degli organizzatori dello storico Premio Piero Ciampi che si tiene fin dal 1995 nella città toscana di cui l'artista genovese era una delle anime e "padre spirituale".
Presenzierà istituzionalmente Il Presidente del Municipio Centro Est – Andrea Carratù e l'Assessore del Municipio Centro Est – Daniela Marziano.
Con l'occasione l'annuncio del programma della serata livornese della XXVII edizione da parte del Presidente del Premio Piero Ciampi, Massimiliano Mangoni e di quello della Giuria Antonio Vivaldi, che si terrà al Teatro Goldoni di Livorno il prossimo 21 novembre, che concluderanno un pomeriggio ricco di suggestioni, un evento aperto a tutti coloro che vorranno partecipare nel ricordo di Gian Franco.
Presenti tra gli ospiti la vincitrice dell'edizione 2024 del concorso, Nicole Coceancig ed altri artisti come Flavia Ferretti (Premio Piero Ciampi 1999) e Matteo Troilo (Premio Piero Ciampi 2023).
INGRESSO LIBERO
Per informazioni:
tel.010.2474064
Facebook/viadelcampo29rosso
IMPRESSION, MORISOT
Fino al 23 febbraio
Oggi pochi sono al corrente che tra i fondatori del movimento che maggiormente ha riscritto i canoni artistici ci fosse anche una donna e proprio a Berthe Morisot è dedicata la mostra sarà visitabile dal 12 ottobre a Palazzo Ducale. Un’esposizione che celebra la vita di una pittrice, troppo spesso dimenticata o troppo poco conosciuta e lo fa nel centocinquatesimo anniversario della fondazione del movimento.
‘Impression, Morisot’ è la prima mostra in Italia che celebra la figura di questa grande donna ed è nata dalla collaborazione tra Palazzo Ducale e il Museo di Belle Arti Jules Chéret. Novanta opere capaci di sintetizzare la pennellata, l’ispirazione e la composizione della pittrice francese grazie a un’accurata selezione arricchita dai prestiti inediti degli eredi di Morisot. Il percorso attraverso le undici sale di Palazzo Ducale, visitabile fino al prossimo 23 febbraio 2025, vuole anche raccordare l’influenza che i soggiorni in Riviera hanno avuto su Morisot, rapita dai colori e dalle influenze della luce che si tramutano in opere dalla pennellata libera.
LISETTA CARMI, IL CUORE RIBELLE DELLA FOTOGRAFIA DEL DOPOGUERRA IN MOSTRA A PALAZZO DUCALE
Fino al 28 gennaio
Dal 22 ottobre al 28 gennaio 2025, il Sottoporticato di Palazzo Ducale di Genova ospita una grande retrospettiva dedicata a Lisetta Carmi, in occasione del centenario della sua nascita. La mostra, intitolata 'Molto Vicino, Incredibilmente Lontano', celebra una delle figure più importanti della fotografia italiana del dopoguerra. Autodidatta, Carmi ha iniziato il suo percorso come fotografa a Genova nei primi anni Sessanta, dove il suo lavoro divenne un mezzo per raccontare le storie degli ultimi e per dare voce a chi non ne aveva.
LIGHT AND DARKNESS
Fino al 12 gennaio
Il Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone presenta il nuovo progetto fotografico Light and Darkness, dedicato alle opere fotografiche di due artisti, l’italiano Andrea Lippi e il giapponese Katsuhito Nakazato.
Ospitata, dal 28 settembre al prossimo 12 gennaio, al Museo d’Arte Orientale Chiossone e alla Galleria d'Arte Moderna di Genova, la mostra mette a confronto il punto di vista dei due artisti sulla relazione tra luce e oscurità negli ambienti naturali e urbani del Giappone, al fine di far conoscere e promuovere i luoghi e i contesti del Paese, tra contemporaneità e tradizione, grazie alla fotografia e alla sua capacità espressiva.
Rappresentando idealmente l’antitesi tra luce Light e oscurità Darkness agli artisti vengono attribuite due sedi e due atmosfere diverse.
Ad Andrea Lippi è associata la sezione della luce Light ed espone negli ambienti luminosi e aperti del Museo Chiossone fotografie in bianco e nero realizzate dal 2015 al 2024. Tra i suoi lavori passati spicca infatti il progetto “Lights of Japan”, che l’artista ha sviluppato viaggiando più volte in Giappone negli ultimi dieci anni ed esponendo poi in diverse mostre, sia in Italia che in Giappone, e pubblicando nel 2017 l’omonimo progetto editoriale, grazie anche alla conoscenza con gli storici dell’arte Noriyuki Kai e Midori Sewake. La selezione delle fotografie, a cura di Aurora Canepari, è pensata per entrare in dialogo con le opere d’arte antica esposte nel museo, con cui condividono il grande spazio al piano terra.
Le immagini di Lippi rappresentano il Paese del Sol Levante dalle grandi città di Tokyo e Kyoto, fino al sacro monte Koya e alla neve di Shirakawa, trasmettendo una visione del Giappone tradizionale ma contemporaneo, autentico, estetico, sublimato nei suoi segni più affascinanti. Attraverso il sapiente uso di luci e ombre, Lippi affronta i temi della natura, della spiritualità e della percezione artistica giapponese.
Alle opere di Katsuhito Nakazato, raccolte nella sezione Darkness, si addicono gli spazi del piano ammezzato della Galleria d’Arte Moderna di Nervi dove presenta, per la prima volta in Italia, una selezione di opere tratte da due dei suoi più importanti progetti, De Chirico’s Shadow e Tōkei, selezionate dalla storica dell’arte e curatrice giapponese Miki Shimokawa.
Il progetto De Chirico’s Shadow, in particolare, trova una giusta dimora alla GAM, poiché ispirato da uno dei più importanti artisti italiani dell’arte moderna, Giorgio de Chirico. L’artista, infatti, a dieci anni vide le sue opere e rimase profondamente colpito dal suo mondo onirico e surreale, a metà tra la realtà e i sogni. Anni dopo, da adulto, ogniqualvolta gli sia capitato di incontrare scene dalla stessa atmosfera inquietante, ne ha catturato l’immagine con la sua macchina fotografica. Nel 2002 ha raccolto tutte queste immagini “metafisiche” nel suo progetto editoriale intitolato appunto Kiriko no machi (キリコの街) / De Chirico's Shadow (L’ombra di De Chirico), premiato nel 2003 con il premio Society of Photography Award. “È interessante – spiega Miki Shimokawa – osservare in un contesto tipicamente italiano come quello di Villa Serra, nei bellissimi parchi di Nervi, il Giappone visto da un fotografo giapponese, ispirato dal mondo surreale di un pittore italiano. Nelle foto di Nakazato non si riconoscono le tipiche caratteristiche del Giappone, al contrario si ha l’impressione che ritraggano un mondo ultraterreno.”
Lo stesso distacco dal Giappone “tipico” lo abbiamo anche nella selezione di opere tratte dal progetto Tōkei, pubblicato nel 2006. Qui l’artista ci svela un luogo insolito di Tokyo, Mukojima, un quartiere che preserva il fascino storico del periodo Showa, prima della Seconda Guerra Mondiale, in un complicato dedalo di vicoli fiancheggiati da vecchie abitazioni in legno, case a schiera (o nagaya), e laboratori. “Vagabondando smarriti per le strade – racconta Nakazato - si percepiscono gli strati accumulati della vita della città. Un paesaggio urbano originale ora scomparso da Tokyo (anzi da tutto il Giappone) torna a vivere, evocando un sospiro nostalgico per cose che ormai sono solo ricordi.” In questi scatti emergono le atmosfere più cupe dell’artista, in visioni notturne, con sola luce artificiale, un tratto distintivo già apprezzato anche nella serie De Chirico’s Shadows.
RIAPERTURA DEL MUSEO LUXORO
Dal 1 novembre
Il Museo Giannettino Luxoro, parte del polo museale di Nervi, riapre al pubblico domani, primo novembre, dopo una lunga chiusura iniziata nel 2016 per motivi di sicurezza. I lavori di restauro, finanziati anche grazie al sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, hanno restituito alla città un museo unico, che offre un’immersione nell’arte e nella cultura ligure dei secoli XVII e XVIII.
Gli interventi hanno interessato le pareti, gli arredi lignei, alcuni tessili e il prezioso sistema di orologi antichi. Il Museo Luxoro è uno dei pochi esempi di “museo-dimora” in Italia: una casa storica che conserva l’arredamento originale e permette di immergersi nella vita quotidiana di una famiglia collezionista ottocentesca, i Luxoro, che hanno donato l’edificio e le sue opere alla città nel 1945. Grazie a un accurato riallestimento, il museo oggi propone un percorso studiato per valorizzare i nuclei tematici delle collezioni e riportare il visitatore indietro nel tempo, in un’epoca in cui l’arte, la musica e la letteratura si incontravano nei salotti nobiliari genovesi.
L’allestimento attuale, curato originariamente dallo storico dell’arte Orlando Grosso, prevede un’espansione futura per promuovere l'arte settecentesca e ottocentesca attraverso eventi, incontri e attività divulgative. Le attività di restauro continueranno su altre opere della collezione, per preservare e valorizzare un patrimonio che, dopo otto anni, torna finalmente alla fruizione pubblica.
OTTOMANI, BARBARESCHI, MORI E ALTRE GENTI DELL’ARTE A GENOVA
Fino al 26 gennaio
Cinquantadue opere tra tele, bozzetti, disegni, sculture e libri, per raccontare il legame tra Genova e l’Oriente, indagandone il fascino per scoprire una complessità di rapporti troppo spesso ignorata: questo l’intento di ‘Ottomani, Barbareschi, Mori e altre genti dell’arte a Genova’, mostra che conclude le celebrazioni per i vent’anni di apertura di Palazzo Lomellino, visitabile e fino al prossimo 26 gennaio.
L’affascinante palazzo di via Garibaldi accoglie un percorso espositivo che vuole mettere in luce i legami tra la Superba e l’Oriente, raccontando le suggestioni delle culture lontane, la percezione degli Ottomani e non solo, evidenziando un ricco e complesso scambio di influenze.
Tramite opere di collezioni pubbliche e private, come i disegni del Louvre o le tele del museo di Capodimonte, si potrà ripercorrere la storia di Genova e quella dei suoi legami via mare, riscoprendo il fascino del diverso a cui si intreccia la paura per ciò che non si conosce, sentimento che muta nel corso delle epoche.
Curata da Laura Stagno e Daniele Sanguineti dell’Università di Genova, con il contributo di Valentina Borniotto, l’esposizione raccoglie manufatti artistici dal Cinquecento al Settecento. La collezione mette in dialogo le opere di celebri artisti genovesi, come Paggi, Carlone e Castiglione, con capolavori di autori internazionali come Paolo Veronese e Francesco Solimena, offrendo una visione ricca e sfaccettata dell’immagine del ‘Turco’ come nemico, con particolare riferimento al ruolo di Andrea Doria e alla celebre battaglia di Lepanto; la “missione diplomatica” di Giovanni Agostino Durazzo presso la corte ottomana; l’attrazione per gli oggetti e i costumi orientali; e la raffigurazione della vita quotidiana degli schiavi a Genova. La mostra si sviluppa in sezioni tematiche che tracciano le trasformazioni culturali e artistiche dei secoli, documentando la curiosità e il rispetto per le influenze straniere.
SERPENTI
Fino al 31 dicembre
Da giovedì 25 luglio al 31 dicembre il Museo di Storia Naturale “G. Doria” di via Brigata Liguria 9 ospita la mostra “Serpenti”. Nella grande sala a piano terra del museo sono stati allestiti speciali terrari che ospitano 100 esemplari appartenenti a 50 specie provenienti da tutto il mondo: boa, anaconde, pitoni e tanti altri serpenti. Tutti gli animali provengono da allevamenti e nessun prelievo è stato effettuato in natura.
L’esposizione è arricchita da numerosi pannelli didattici che illustrano gli aspetti morfologici e fisiologici dei serpenti, la sistematica, il commercio illegale delle loro pelli e forniscono notizie interessanti utili a comprendere la loro importanza ecologica.
All’ordine dei serpenti appartengono circa 3.400 specie; sono rettili dal corpo allungato e privi di zampe che si sono evoluti da lucertole con zampe corte nel periodo Cretaceo. Quasi tutti i serpenti sono carnivori. La pelle non cresce insieme al serpente per cui periodicamente viene cambiata con il processo della muta. La maggior parte delle specie depone le uova, ma alcune costruiscono nidi e li proteggono durante il periodo di incubazione. Questi rettili rappresentano uno dei più antichi e più diffusi simboli mitologici, associati quasi sempre all’immagine del male e del peccato e, ancora oggi, sono spesso vittime di pregiudizi ingiustificati e vengono inutilmente uccisi.
NON SOLO UN BACIO, S'IL VOUS PLAIT! NELL'INTIMITÀ DI PARIGI. LA POESIA FOTOGRAFICA DI DOISNEAU
Fino al 2 febbraio
Uno sguardo, un gesto, un movimento, impressi sulla pellicola, in un bianco e nero che delinea luci e ombre, che muove le città e blocca il divenire in un istante irripetibile.
Osservare la realtà attraverso le fotografie di Robert Doisneau vuol dire immergersi nella cultura di strada capace di raccontare la società e le sue fragilità, trattando personalità celebri con lo stesso occhio emozionante riservato a portieri d’albergo, danzatrici, musicisti, bambini e bambine.
Così accade che la carriera di uno dei più importanti fotografi del Novecento si ritrovi riassunta in uno spazio espositivo suggestivo come è quello di Palazzo della Meridiana.
È qui che da domani sarà visibile ‘Non solo un bacio, s’il vous plait! - nell’intimità di Parigi. La poesia fotografica di Doisneau’, un’esposizione di ottanta scatti scelti per l’occasione dalle figlie del fotografo tra migliaia di negativi.
Una sintesi di un percorso che ha visto Doisneau protagonista del XX secolo, occhio ‘imperfetto’ capace di catturare la vita parigina e di lanciare verso l’osservatore diversi spunti di riflessione.
LA MOSTRA DELLE ILLUSIONI
Fino al 15 gennaio
È stata prorogata fino al 15 gennaio 2025 la Mostra delle Illusioni allestita ai Magazzini del Cotone (modulo 1) del Porto Antico di Genova, una divertente mostra dedicata all'affascinante mondo delle illusioni ottiche, realizzata dalla società Innovation CGMZ, che si occupa da anni di mostre a carattere storico-divulgativo e di intrattenimento.
Info: info@lamostradelleillusioni.com, Tel. 389.554.0263 (anche Whatsapp)
OSSI DI SEPPIA. UGO MULAS, EUGENIO MONTALE
Fino al 16 febbraio
Dal 18 luglio 2024 al 16 febbraio 2025 il FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano ETS, in collaborazione con l’Archivio Ugo Mulas, ospita, presso l’Abbazia di San Fruttuoso a Camogli (GE), la mostra Ossi di Seppia. Ugo Mulas, Eugenio Montale, un intenso e suggestivo dialogo tra due linguaggi artistici, la fotografia e la poesia, e tra due grandi maestri della cultura italiana, Ugo Mulas e Eugenio Montale, che verte sulla stessa materia: l’impressione e il concetto del paesaggio ligure.
A cura di Guido Risicato e Archivio Ugo Mulas, la mostra, allestita in diversi ambienti dell’Abbazia, presenta venticinque fotografie in bianco e nero scattate da Ugo Mulas nel 1962 a Monterosso, nelle Cinque Terre, luogo dove Eugenio Montale ha trascorso la sua infanzia e che ha ispirato il poeta nella composizione della raccolta Ossi di Seppia.
TUTANKHAMON: LA TOMBA, IL TESORO, LA MALEDIZIONE
Fino al 15 gennaio
E' stata prorogata fino al 15 gennaio 2025, nella prestigiosa location di Porta Siberia, la Mostra “Tutankhamon: La tomba, il tesoro, la maledizione”.
Il percorso espositivo offre l’occasione per il visitatore di conoscere la storia delle origini del Faraone Bambino e di rivivere passo per passo la ricostruzione storica della più grande scoperta archeologica, avvenuta nel 1922, grazie all’abilità e alla tenacia dell’archeologo Howard Carter.
JOAQUÍN SOROLLA Y BASTIDA: L’IMPRESSIONISTA MEDITERRANEO
Fino al 26 gennaio
Sarà visitabile da giovedì 17 ottobre fino al prossimo 26 gennaio, Joaquín Sorolla y Bastida: l’impressionista mediterraneo, una mostra dialogica tra opere della collezione Frugone e un illustre ospite, che arriva dalla Galleria di Arte Moderna e Contemporanea: Casa Cavazzini di Udine. Si tratta di Ritorno dalla prima Comunione, un olio su tela del maestro Sorolla datato1892.
I due capolavori conservati al Museo delle Raccolte Frugone e firmati da Joaquin Sorolla Y Bastida, dialogheranno così con una delle opere più significative presenti in una collezione pubblica italiana.
Artista dalla rara abilità di rendere il rapporto tra luce e colore, un colore che esplode di intensità sotto il sole mediterraneo delle spiagge di Valencia, Sorolla è oggi uno dei più apprezzati pittori Impressionisti al di fuori della più nota compagine francese. Amante della natura, e soprattutto del mare, Sorolla mette in scena, senza alcun intento politico o critico, la vita che scorre davanti ai suoi occhi, rendendo esplicito il costante legame che nella seconda metà dell’Ottocento fonde arte e fotografia.
Orari: da martedì al venerdì h 9/19 (ultimo ingresso h 18.30) - sabato e domenica h 9.30/18.30 (ultimo ingresso h 18).
"ESEFOSSEVERO 2024/2025" DI BART HERREMAN
Fino al 31 gennaio 2025
Si intitola 'Esefossevero 2024/2025' la mostra fotografica di Bart Herreman, considerato uno degli autori internazionali più acuti della fotografia surrealista e visionaria, che sarà ospitata nella sede di Banca Generali Private in via XX Settembre 42 a Genova da lunedì 21 ottobre al 31 gennaio 2025. La mostra è promossa da Banca Generali private ed organizzata dalla Galleria Open One di Pietrasanta (Lu). In esposizione quarantasei immagini, alcune di grande formato, che descrivono il percorso creativo di un’artista, padrone delle tecniche di Photoshop, che usa la sua macchina fotografica, ma anche lo smartphone, per cogliere alcuni particolari della realtà per re-inventarli e collocarli in un nuovo mondo, del tutto irreale e immaginifico. Bart Herreman nasce in Belgio dove vive fino agli anni Sessanta, poi frequenta l'accademia Sint Joost di Breda in Olanda. Si trasferisce in Italia a Milano e inizia la sua carriera di fotografo: dalla moda alla fotografia di reportage, d'arredamento, architettura e Still life. Parallelamente con l'avvento della fotografia digitale continua la sua ricerca creando un mondo di fantasie e surrealismo: animali e personaggi vengono rappresentati all'interno di un mondo che di volta in volta rappresenta luoghi improbabili e momenti quotidiani.
Nei suoi lavori traspare con forza la lezione dei “maestri” del surrealismo; nelle immagini sconnesse e connesse insieme, che dicono tutto e niente, insignificanti o piene di simboli. Bar Herreman, con fotografie colme di straordinaria capacità realizzativa, ci svela il suo mondo immaginario fatto di convivenze impossibili, uomini sbigottiti e animali disinvolti, stimolando o, meglio, facendo riemergere dall’“io” di chi guarda l’irreale realtà, di stimolare l’immaginazione sopita, di imporre allo sguardo la rappresentazione di qualcosa che oltrepassa il reale. Siamo davanti ad una sorta di viaggio infinito senza limiti di tempo e luoghi. In ogni composizione c’è sempre qualcosa di sorprendente, di artificioso e nello stesso tempo di rivelatore. Ogni sua opera ha la capacità di rappresentare i sogni, visioni e le fantasie di chi la osserva. Di fronte alle opere di Bart Herreman la straordinaria capacità tecnica realizzativa passa in secondo piano rispetto al messaggio che l’artista ci vuole inviare, un modo di vivere, una “filosofia” che spinge a travalicare i nostri limiti, a perseguire obiettivi apparentemente irraggiungibili, a superare ostacoli apparentemente insormontabili.
TANDEM - XIX MOSTRA INTERNAZIONALE DI ILLUSTRATORI CONTEMPORANEI ED ESPOSIZIONE FRANCO MATTICCHIO
Fino al 1 dicembre
Dal 13 settembre al 1° dicembre 2024 sarà visitabile presso Castello D’Albertis Museo delle Culture del Mondo, Genova la XIX edizione della Mostra internazionale di illustratori contemporanei, annuale evento espositivo, realizzato e curato dall’Associazione Tapirulan, con la collaborazione del Comune di Genova. Il tema di questa edizione è “Tandem”. Molti staranno pensando alle biciclette a due o più posti, ma tandem ha molti significati, a cominciare da quello che deriva dal latino, traducibile come “finalmente”. Allora, grazie alla mostra e agli artisti esposti, “finalmente” scopriremo molti di questi significati.
Presso Castello D’Albertis sono allestite 2 mostre. La prima è dedicata agli illustratori che hanno partecipato all'annuale concorso di illustrazione di Tapirulan, interpretando il tema TANDEM: sono esposte 52 opere di altrettanti artisti selezionati dalla giuria. La seconda sezione ospita una mostra interamente dedicata all’ospite d’onore Franco Matticchio, dal titolo “Vietato l’ingresso”, con oltre 150 opere che ripercorrono 50 anni di carriera dell’artista.
LUZZATI. IL MEDIOEVO FANTASTICO
Fino al 7 gennaio
Il Medioevo è un filo rosso nell’arte di Lele Luzzati e l’esposizione inaugurata il 3 giugno 2024, per celebrare come ogni anno la data di nascita del Maestro, ne è un esempio tangibile. Da Dante a Jacopo da Varagine, da Boccaccio ad Ariosto, da Tasso a Boiardo e poi ancora Cristoforo Colombo, Marco Polo, i paladini: sono tantissimi i temi e i personaggi medioevali affrontati da Luzzati nella sua carriera di scenografo e costumista, illustratore e scrittore, ceramista e decoratore, autore di teatro e cinema d’animazione (ben due volte candidato all’Oscar).
E ci sono le città, prima fra tutte la sua Musa, Genova, che sarà esposta in varie raffigurazioni medioevali e poi Roma, Gerusalemme, Napoli, Venezia… Le loro architetture storiche, la loro storia, i loro protagonisti.
Una esposizione che non può tralasciare anche il contributo che Luzzati diede al cinema, a cominciare dalla sigla animata realizzata per ”L’armata Brancaleone” di Mario Monicelli (1966). Una mostra approfondita sul Medioevo che comprende anche opere di altri grandi artisti, a cominciare dal mirabile ciclo di 15 ceramiche policrome di Umberto Piombino dedicate a Cristoforo Colombo, concesse gentilmente da ERG a titolo gratuito per la realizzazione dell’esposizione.
Ingresso libero - Orari: giovedì e venerdì, ore 15 – 19; sabato e domenica, ore 10 – 19
ALBERTO PONIS - COSTRUIRE NELLA NATURA
Fino al 31 dicembre
Resterà allestita fino al 31 dicembre al Museo d’arte contemporanea Villa Croce, la mostra Alberto Ponis costruire nella natura che indaga l’opera dell’architetto genovese Alberto Ponis (1933), al quale il 12 ottobre è stata conferita la Medaglia della città di Genova nell’ambito delle celebrazioni colombiane.
La rassegna è curata dallo storico dell’architettura Emanuele Piccardo che, dopo due anni di meticoloso lavoro nell’Archivio Ponis, ha strutturato il progetto espositivo con l’obiettivo di presentare la ricerca progettuale di Ponis, tra le case unifamigliari e le case collettive per la vacanza in Sardegna, tra Palau e Costa Paradiso.
È la natura che condiziona e stimola l’architetto genovese a costruire attorno agli alberi di corbezzolo e alle rocce di granito, senza alterare l’orografia del terreno. Questi elementi naturali generano le forme dell’architettura delle case che riprendono alcuni caratteri dell’architettura vernacolare sarda, in particolare lo stazzo gallurese, ovvero la casa del pastore, per poi essere reinterpretato da Ponis con la sua sensibibilità e la sua etica del fare architettura.
Alberto Ponis costruire nella natura è strutturata in quattro sezioni: Architetture, Archivio Alberto Ponis, Pittura, Viaggi.
Architetture
Una sintesi della vasta produzione architettonica di Ponis, raccolta in 16 architetture, attraverso schizzi, disegni, fotografie da lui realizzate e fatte appositamente dal curatore della mostra Emanuele Piccardo. Case singole e collettive costruite tra il 1963 e il 2006 a Costa Paradiso e Punta Sardegna.
Archivio Alberto Ponis
Questa sezione è un attraversamento dell’Archivio con taccuini, riflessioni teoriche, schizzi, riviste di architettura, che consentono allo spettatore di entrare dentro le idee di Alberto Ponis.
Pittura
La pittura è importante nell’opera di Alberto Ponis per rappresentare gli spazi urbani e naturali. In questa sezione vengono presentati i quadri che ha realizzato sul porticciolo di Nervi, dipinto nel tempo tra la fine degli anni Ottanta e metà anni Novanta del secolo scorso.
Viaggi
Il tema del viaggio è centrale per la ricerca di Ponis, a partire dal 1963 quando attraversa i villaggi sardi della costa e dell’entroterra per immergersi nella architettura vernacolare per definire la sua idea di architettura. Nel decennio sessanta-settanta sono numerose le visite a New York, a Philadelphia per visitare le architetture di Louis Kahn e Robert Venturi, il Sea Ranch in California, a Ronchamp e La Tourette, le due opere iconiche di Le Corbusier; le architetture di Arno Jacobsen e Alvar Aalto in Scandinavia.
La mostra è accompagnata da una monografia di 400 pagine in italiano e in inglese, edita dalla casa editrice plug-in, con l’obiettivo di ricollocare la figura di Alberto Ponis nella storia dell’architettura del Novecento.