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Attualità | 13 novembre 2024, 08:45

La storica Libreria Bozzi chiuderà dopo Natale

Dopo aver attraversato guerre, crisi economiche e cambiamenti epocali, Paola e Laura Bozzi non riescono a trovare nuovi gestori per raccogliere l’eredità culturale di questo luogo, crocevia per generazioni di lettori e intellettuali genovesi

Ha attraverso guerre, crisi economiche e trasformazioni epocali, ma la sua lunga storia non è bastata a trovare nuovi gestori: la storica Libreria Bozzi chiuderà i battenti subito dopo Natale. Fondata nel 1810, riconosciuta come Bottega Storica di Genova, la Bozzi è una delle librerie più antiche d’Italia e forse del mondo, incastonata nel tempo come le pietre dei vicoli che la circondano. Fino al 1938 il suo nome era Beuf, cambiato poi in Bozzi, da allora punto fermo per generazioni di genovesi, custode silenziosa di un sapere che si accumulava sugli scaffali polverosi, ordinato con cura maniacale e amore per la cultura.

Chi almeno una volta è passato via Cairoli prima, e in via San Siro dal 2015 in poi, non ha potuto non notare quelle vetrine un po' sbiadite, con i libri disposti quasi come se volessero parlare direttamente ai passanti, ricordando loro che dietro quelle porte c'era un mondo di storie pronte a essere scoperte. All'interno, l'odore familiare della carta ingiallita e del legno antico accoglieva il visitatore, offrendo un rifugio dal caos del mondo esterno. Non c’erano schermi, nessuna frenesia digitale, solo l’immobilità rassicurante dei libri, testimoni di secoli di pensieri e sogni.

Le titolari Paola e Laura Bozzi, figlie dell’ex libraio ottantottenne Antonio, si trovano costrette ad abbassare la serranda definitivamente, che le ha viste impegnate dietro il bancone fin dalla loro giovinezza. Inutili, fino a oggi, i tentativi di cedere l’attività, ma la speranza delle sorelle è quella di riuscire a trovare qualcuno disposto a portare avanti la libreria che è sempre stata un un crocevia di storie: era il luogo dove molti di noi hanno acquistato il primo libro scolastico, o dove, da giovani, ci siamo avventurati alla ricerca di volumi rari per un esame, per una passione letteraria o per un regalo speciale. Dai corridoi di Bozzi sono passati Dickens, Flaubert e Melville, e si dice che persino Hemingway sia passato di qui, oltre a Calvino, Montale, Eco, Villaggio e De André in tempi più recenti: loro, come i tanti genovesi che si sono affacciati almeno una volta all’interno della Bozzi, hanno respirato un’atmosfera difficile da ricreare nelle moderne librerie. 

Oltre ai romanzi e ai grandi classici, Bozzi è stata punto di riferimento per i testi universitari, per i volumi per la preparazione dei concorsi pubblici. Fin dalla sua apertura, oltre al commercio di libri e stampe è stato annesso all’attività un “Gabinetto di lettura”, e la libreria è stata la prima sede della  Società di Letture  e Conversazioni Scientifiche, fondamentale riferimento per gli intellettuali genovesi a cavallo tra Ottocento e Novecento.

E adesso? Paola e Laura si dedicheranno, con l’anno nuovo, a una piccola attività nell’editoria, senza però portare avanti il negozio, che si spera possa trovare persone disposte a investire per tenere in vita un luogo magico fatto di storie e di parole. 

Chiara Orsetti

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