Attualità - 13 novembre 2024, 18:00

Multedo e Sampiedarena in attesa: domani la battaglia per i depositi chimici arriva al Consiglio di Stato

Il presidente del Municipio Centro-Ovest, Michele Colnaghi, è ottimista: “Mi aspetto una conferma di quanto già deliberato dai giudici del Tar che ci hanno dato ragione su tutta la linea”

Era una data segnata in rosso sul calendario e ora è arrivata. Domani, giovedì 14 novembre, è fissata l’udienza del Consiglio di Stato per il ricorso di Autorità Portuale e struttura commissariale contro il “no” del Tar allo spostamento dei depositi chimici da Multedo a Ponte Somalia, a Sampierdarena.

Una vicenda lunga, articolata, piena di curve e che ha visto finire nel bel mezzo della carreggiata gli abitanti di Multedo, ormai rassegnati ad avere come vicini di casa quei depositi che nessuno vuole, ma tutti dicono di voler spostare. La mazzata è arrivata a maggio con la bocciatura del Tar, una vittoria per le Officine Sampierdarenesi, per la ditta Silomar e per tutti i promotori del “no”.

A meno di 24 ore dal giorno del Consiglio di Stato, il presidente del Municipio Centro-Ovest, Michele Colnaghi, si dice ottimista: “Mi aspetto che confermi quanto già deliberato dai giudici del Tar che hanno valutato la documentazione nostra e degli altri ricorrenti dandoci ragione su tutta la linea, sia sul discorso della procedura, che evidentemente non era corretta, sia dal punto di vista ambientale con l’accoglimento delle osservazioni e la mancata applicazione della legge che prevede, tra l’altro, che i contenitori debbano essere interrati a una distanza di venti metri tra loro e una distanza dal bordo di almeno cinquecento metri. Una serie di normative che il progetto non rispetta”.

Se, invece, la cosa non dovesse andare bene ci turberebbe ma non significherebbe lo spostamento dei depositi, abbiamo altre carte da giocarci - aggiunge Colnaghi - ci sono ancora da definire molti aspetti e, oltretutto, come è stato detto dal nuovo ammiraglio Massimo Seno, la procedura per la VIA aveva il sessanta percento in meno di materiali stoccati, il progetto presentato in origine è completamente diverso”.

Una storia che ha visto finire in mezzo anche il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, che nel question time alla Camera ha risposto all’interrogazione firmata dal deputato Pd Luca Pastorino: “Qualsiasi valutazione sulla delocalizzazione dei depositi in esame sarà assunta nella più rigorosa ponderazione di tutti gli interessi coinvolti, a partire da quello imprescindibile della sicurezza dell’area portuale”.

In mezzo c’è anche il nuovo regolamento di sicurezza del porto, approvato il 10 ottobre, che prevede il divieto di ormeggio e transito di navi-cisterna che traportano prodotti infiammabili. Ad oggi, infatti, non c’è un terminal dedicato.

La vicenda dello spostamento dei depositi chimici ha avuto inizio nel 2021 quando Superba aveva chiesto la disponibilità di un’area di settantasettemila metri quadrati a Ponte Somalia per spostare i depositi chimici ora a Multedo. Una proposta che aveva ottenuto l’ok del Comune e dell’Autorità Portuale tra le proteste dei residenti di Sampierdarena e di Silomar che l’anno dopo aveva impugnato diversi documenti per chiedere lo stop al progetto. E le vie legali sono stata la strada seguita anche dai residenti del quartiere.
Il Tar, infine, lo scorso maggio ha dato ragione ai ricorrenti fermando, di fatto, lo spostamento dei depositi da Multedo a Ponte Somalia.